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Quali sono i soggetti maggiormente a rischio rispetto allo stress?


Lo stress non colpisce tutte le persone allo stesso modo.

L’azione patogena dello stress a parità d’intensità e durata, è in funzione di fattori condizionanti che possono esaltare o bloccare una conseguenza o l’altra dello stress.
Può trattarsi di condizionamento interno (costituzione, predisposizione genetica, carattere, età o sesso) oppure esterno (farmaci, dieta, fattori ecologici, abitudini, esperienza).
E’ possibile così che uno stress ben tollerato da alcuni individui possa in altri diventare patogeno e provocare malattia sotto l’influenza negativa di tali fattori condizionanti.
Può verificarsi però anche il contrario, e cioè che l’effetto di uno stimolo a elevata carica stressante per la maggioranza degli individui può essere ridimensionato in altre persone grazie all’azione protettiva di condizionamenti esterni o interni.

Dobbiamo considerare quindi che:
La risposta allo stress è variabile da persona a persona. Stimoli dotati dello stesso potere stressante non provocano necessariamente la stessa reazione in individui diversi; così come condizioni stressanti di vario genere possono indurre la medesima risposta in persone diverse. Ciò significa che l’organismo, pur rispondendo allo stress secondo uno schema biochimico e somato-viscerale stereotipato, è in grado di modulare, a seconda del singolo individuo, l’entità e il grado di risposta (che in alcuni casi assume il significato di agente patogeno) cui è ripetutamente esposto.
Lo stress per assumere un ruolo importante nella genesi d’alcune malattie, deve avere carattere reiterato nel tempo, oltre che possedere un’intensità tale da innescare sempre processi biochimici che sottendono la reazione di stress.
Nel considerare il ruolo dello stress nell’eziologia di certe malattie, è da chiedersi se esso sia rilevante o causale, se il suo effetto sia causa essenziale e necessaria o solo una concausa o solo un elemento accessorio. E’ necessario inoltre sapere se lo stress agisce come fattore predisponente alla malattia.

Nelle varie prospettive di ricerca e nei vari modelli che le principali scuole adottano nello studiare e nel definire il fenomeno dello stress organizzativo, viene data una giusta enfasi alle caratteristiche di personalità che un individuo può presentare e che possono essere, a un tempo, una componente facilitatoria o inibitoria degli effetti negativi dello stress.