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Coronavirus: domande improbabili e non ricevute negli ultimi giorni

Tra le innumerevoli domande che ci sorgono spontanee in merito ad una situazione della quale un po’ tutti poco sappiamo, spiccano alcune domande “estreme”, che sono principalmente frutto di questa situazione di paura ed incertezza diffusa, che ha colpito buona parte della popolazione.

Di seguito si riporta un estratto delle domande più o meno strane che ci sono state poste correlate alla diffusione del Coronavirus ed alle problematiche ad esso collegate:

Ho un dipendente che tossisce. Cosa devo fare?
Consigliare autocontrollo della febbre contattando eventualmente il medico di base e applicare maggiore attenzione nelle prassi di igiene comune.

Se mi arriva un pacco dalla Cina può essere infetto?
No.

La mamma di una collega ha la febbre, cosa faccio?
Consigliare autocontrollo della febbre contattando eventualmente il medico di base e applicare maggiore attenzione nelle prassi di igiene comune.
In generale nel caso di manifestazione di sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare il numero di emergenza 112.

Ho una dipendente che arriva da Lodi ma che ora è in vacanza. Faccio fare una visita medica straordinaria a tutti i dipendenti?
No: il dipendente deve applicare le direttive ministeriali in relazione alla tipologia di zona di appartenenza.

I commessi dei negozi e gli addetti vendita devono indossare la mascherina?
No, ma usare dei guanti in nitrile è considerato un buon sistema protettivo-preventivo da superfici potenzialmente infette. Le raccomandazioni dell’OMS indicano il corretto lavaggio delle mani dopo aver toccato superfici potenzialmente contaminate come misura efficace di controllo e prevenzione della diffusione di questi virus. Le informazioni preliminari suggeriscono che il virus possa sopravvivere alcune ore; l’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone

Al cliente che entra in ufficio posso misurare la febbre?
No, posso esporre il regolamento interno secondo cui potrebbe essere previsto.

Al cliente posso chiedere attraverso un modulo dov’è stato, se ha febbre o se è stato in contatto con chi ha il virus, e poi decidere se farlo entrare in negozio?
No, posso esporre all’ingresso quanto previsto dalle direttive ministeriali.

Se è arrivato qualcuno con la tosse in ufficio, chiudo l’ufficio e faccio andare tutti a casa?
No, si può consigliare autocontrollo della febbre contattando eventualmente il medico di base e applicare maggiore attenzione nelle prassi di igiene comune.
In generale nel caso di manifestazione di sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare il numero di emergenza 112.

Le segnalo che la dipendente risulta al quarto mese di gravidanza; tenendo conto che la dipendente vive in zona classificata gialla, e che attualmente le attività di Smart working sono eventualmente previste per il solo personale con residenza o domicilio nei comuni inclusi nella zona rossa, Le chiedo se ci può fornire indicazioni in merito alle azioni da intraprendere per la tutela della dipendente e del feto.
Seguire le indicazioni previste dal documento valutazione rischio gestanti previste dal datore di lavoro: la modalità di telelavoro in Lombardia è applicabile come da Decreto Ministeriale.

Alcuni nostre merci che dobbiamo confezionare arrivano dalla Cina; posso chiedere al Medico Competente di farmi fare il tampone?
No. Le merci che provengono dalla Cina, come tutte le merci, non sono portatrici del virus COVID 19.

Ci occupiamo di manutenzione macchine presso aziende terze; nell’ultimo mese alcuni tecnici sono stati in zone limitrofe alla zona rossa: non hanno al momento sintomi influenzali. Come dobbiamo comportarci?
Sorveglianza attiva con permanenza domiciliare “fiduciaria” per chi è stato “nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni” con “obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali.

Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie):

  • contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500
  • indossare una mascherina chirurgica se si è in contatto con altre persone
  • utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente
  • avvisare HR aziendale.

Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus? Lo dobbiamo richiedere al Medico Competente?
No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino. Possono essere necessari anche anni per sviluppare un nuovo vaccino. Non rimangono comunque a carico del Medico Competente i vaccini.

Abbiamo in programma prossimamente alcune scadenze di visite mediche come da protocollo sanitario; come dobbiamo comportarci?
Per quanto riguarda le visite mediche aziendali l’orientamento generale è quello seguente:

  • visite mediche periodiche ed esami strumentali: per quanto possibile, anche in caso di superamento della periodicità prevista dal programma di sorveglianza sanitaria, rimandare le visite in epoca successiva al 10 marzo 2020;
  • visite mediche pre-assuntive/preventive: da effettuarsi solo in casi urgenti evitando l’affollamento dell’ambulatorio, adottando quindi tempi di prenotazione delle visite dilazionati.

Abbiamo in programma prossimamente alcune scadenze di visite mediche come da protocollo sanitario; facciamo fare anche il tampone per il Coronavirus in via cautelativa?
No, non è a carico del Medico Competente e non è possibile.