Consulenza e Formazione Sicurezza, Medicina Del Lavoro, Sistemi Di Gestione, Qualità, Privacy, Ambiente e Modelli Organizzativi

Cause e rimedi per lo stress lavoro-correlato dovuto allo smart working

È stato osservato che lavorare in telelavoro, spesso o quasi sempre, senza gli spazi di condivisione o i rapporti diretti con i superiori o con i colleghi, comporta conseguenze che non possono essere trascurate. L’assenza di questa condivisione non riguarda solo lo svolgimento del lavoro, ma anche la mancanza di contatti diretti, come ad esempio le conversazioni durante la pausa caffè al mattino.

Di conseguenza, i lavoratori che operano in smart working sono maggiormente esposti al rischio di tecnostress, che si riferisce allo stress causato dall’utilizzo delle nuove tecnologie, inclusi i loro malfunzionamenti (fonte: Wikipedia). Il tecnostress rappresenta un rischio informativo e cognitivo che può causare danni psicofisici, tipici del burnout, come ansia, attacchi di panico, depressione, insonnia, eccetera. Pertanto, il lavoro a distanza, quando svolto per la maggior parte del tempo lontano dalla sede aziendale, può rappresentare una fonte di stress correlato al lavoro.

È estremamente importante che l’azienda presti molta attenzione alle conseguenze dello smart working quando praticato in modalità di lavoro solitario, soprattutto dai dipendenti che sono spesso fuori sede senza alternare momenti di presenza in azienda o che non possono utilizzare gli spazi comuni. Inoltre, è importante che il medico competente tenga in considerazione questo aspetto e che sia lui a consigliare al datore di lavoro le migliori soluzioni per i dipendenti a rischio, suggerendo visite periodiche presso l’azienda in base alla mansione svolta.

Un altro aspetto che potrebbe generare stress nelle attività di smart working è la mancanza di una corretta organizzazione del confine tra lo spazio lavorativo e quello domestico. Inoltre, si dovrebbe considerare il potenziale danno psicologico-relazionale che potrebbe portare a un significativo aumento delle patologie ansioso-depressive, nonché a possibili compromissioni delle capacità empatiche e cooperative. Infatti, lavorare a distanza comporta un cambiamento nell’identificazione della persona stessa, che diventa un individuo indefinito dietro uno schermo, rendendo difficile l’associazione di sentimenti e la creazione di relazioni. Questo può essere risolto creando momenti comuni, ad esempio programmando regolari contatti diretti tra i collaboratori o in generale tra i lavoratori che operano nello stesso ambito, utilizzando videochiamate o attività che richiedono confronto sugli obiettivi e sull’andamento dei compiti aziendali.

In sintesi, la principale causa di questo tipo di stress è l’isolamento e la mancanza di rapporti interpersonali. Il modo più efficace per prevenirlo è essere coinvolti in qualcosa e lavorare in squadra. Come disse Ryunosuke Satoro, uno scrittore giapponese: “A livello individuale, siamo una goccia. Insieme, siamo un oceano.”