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ISO 9001:2026, cosa cambia e perché le PMI devono prepararsi ora

La nuova edizione della norma ISO 9001 è ormai alle porte.

Il Draft International Standard (DIS) è stato pubblicato ad agosto 2025, e la versione definitiva è attesa per il 2026, con un periodo di transizione di circa tre anni.

Si tratta della revisione più importante dal 2015, ancor di più della versione ISO9001:2025, pensata per rendere la norma più moderna, digitale e orientata alla sostenibilità.

Per le imprese già certificate ISO 9001 o per chi sta valutando la certificazione, questa revisione non è solo un aggiornamento tecnico: è un’occasione per rafforzare la competitività, migliorare i processi interni e integrare la cultura della qualità con quella della sostenibilità.

Revisione della ISO 9001: perché è stata fondamentale

Dal 2015 a oggi il mondo è cambiato profondamente: digitalizzazione, automazione, nuove competenze, attenzione alla sostenibilità e gestione dei rischi sono diventati pilastri della competitività.

La revisione 2026 nasce per rendere la norma più aderente al contesto attuale, offrendo alle aziende un modello gestionale capace di affrontare i cambiamenti in modo strutturato.

Gli obiettivi principali della revisione sono:

  • Integrare la sostenibilità nei sistemi di gestione della qualità, in linea con gli obiettivi ESG.
  • Rafforzare la leadership e la cultura etica aziendale, dando più centralità al fattore umano.
  • Rendere più chiaro il concetto di rischio e opportunità, aiutando le imprese a prevenire e innovare.
  • Promuovere l’uso dei dati e delle misurazioni per prendere decisioni più consapevoli.

Per le PMI, questo significa poter utilizzare la certificazione non come mero adempimento, ma come strumento di crescita organizzativa e di reputazione.

ISO 9001:2026: le principali novità

Le modifiche non cambiano la struttura generale della norma, ma ne ampliano il campo di applicazione, introducendo nuovi concetti e aggiornando il linguaggio.

Ecco i punti chiave da conoscere.

  1. Cambiamento climatico e sostenibilità

La nuova ISO 9001 richiede alle organizzazioni di valutare se e come il cambiamento climatico influisce sul contesto aziendale (clausole 4.1 e 4.2).

Non si tratta di introdurre nuovi obblighi ambientali, ma di riconoscere la sostenibilità come fattore che può incidere sulla qualità e sulla continuità dei processi.

Per le PMI significa iniziare a integrare il tema ambientale nella pianificazione strategica e nei rapporti con clienti e fornitori.

  1. Etica e cultura della qualità

Nella nuova clausola 5, la leadership aziendale dovrà promuovere comportamenti etici, trasparenza e una cultura della qualità condivisa.

Nelle piccole e medie imprese, dove il ruolo dell’imprenditore è spesso diretto e centrale, questo può trasformarsi in un motore di coesione e responsabilità interna.

  1. Rischi e opportunità: due facce della stessa medaglia

Il nuovo testo distingue in modo più netto i concetti di rischio e opportunità (clausola 6).
L’obiettivo è aiutare le imprese a non vedere solo la minaccia, ma anche la possibilità di innovare e migliorare.Un approccio utile per pianificare con metodo e adattarsi ai cambiamenti del mercato.

  1. Consapevolezza e formazione del personale

Tutti i collaboratori devono comprendere il proprio ruolo nel sistema qualità e sapere come contribuire al suo miglioramento (clausola 7).

Per una PMI è un invito a investire in formazione e coinvolgimento, rendendo la qualità un valore condiviso e non solo una procedura.

  1. Dati, indicatori e decisioni basate su evidenze

La nuova ISO 9001:2026 dà maggiore importanza alla raccolta e analisi dei dati (clausola 9).
Le imprese devono imparare a misurare le prestazioni, utilizzare indicatori (KPI) e prendere decisioni fondate su risultati misurabili.

Un cambiamento culturale che aiuta a trasformare la qualità in vantaggio competitivo concreto.

Vantaggi per le PMI con la nuova ISO9001:2026

Molte piccole e medie imprese vedono ogni aggiornamento ISO come un potenziale aumento di burocrazia.

In realtà, la revisione 2026 offre benefici tangibili, semplificando i processi e valorizzando le buone pratiche.

Ecco i vantaggi principali:

  • Processi più chiari e misurabili: la distinzione tra rischi e opportunità facilita la pianificazione strategica.
  • Maggiore coerenza con gli obiettivi ESG: l’allineamento alla sostenibilità aiuta a rispondere ai requisiti di bandi pubblici e filiere internazionali.
  • Cultura aziendale più solida: la qualità diventa parte dell’identità d’impresa, non solo una certificazione.
  • Reputazione e fiducia: essere pronti alla nuova versione potrà essere un elemento di valore nelle relazioni commerciali.
  • Transizione graduale: chi inizia oggi l’adeguamento potrà aggiornarsi con calma, senza urgenze né costi eccessivi.

Come prepararsi alla ISO 9001:2026

La versione definitiva è attesa nel 2026, ma le imprese possono iniziare subito a pianificare la transizione.
Il periodo di adattamento sarà di circa tre anni, ma chi si muove per tempo potrà ridurre tempi e costi.

Ecco una roadmap operativa per le PMI:

  1. Analizzare lo stato attuale
    Confronta il tuo sistema qualità ISO 9001:2015 con le novità del Draft 2025. Identifica i punti di forza e le aree da aggiornare.
  2. Coinvolgere la direzione e il personale
    La revisione rafforza il ruolo della leadership e della cultura aziendale: serve un approccio partecipativo, non solo tecnico.
  3. Integrare rischio e opportunità
    Aggiorna la pianificazione strategica con una visione preventiva: ogni rischio può nascondere un’opportunità di crescita.
  4. Gestire i dati con metodo
    Introduci strumenti semplici (dashboard, KPI, report) per monitorare le performance e dimostrare miglioramenti concreti.
  5. Pianificare la transizione
    Definisci un piano di adeguamento con obiettivi e tempi. Un percorso graduale consente di distribuire l’impegno nel triennio.

Impatti sulla competitività aziendale

La revisione ISO 9001:2026 non introduce nuovi obblighi burocratici, ma un nuovo modo di interpretare la gestione d’impresa.
Per le PMI, questo significa:

  • Allinearsi ai criteri ESG, ormai centrali in appalti e finanziamenti.
  • Dimostrare trasparenza e affidabilità, elementi sempre più richiesti nei rapporti B2B.
  • Rendere la qualità un valore strategico, non solo un requisito normativo.

In un mercato dove la fiducia e la sostenibilità contano tanto quanto il prezzo, un sistema di gestione aggiornato diventa una leva di crescita concreta.

Prepararsi oggi per competere domani

La ISO 9001:2026 rappresenta la naturale evoluzione della norma più diffusa al mondo in materia di qualità.
Non è una rivoluzione formale, ma una trasformazione culturale che mette al centro persone, dati e sostenibilità.

Per le PMI italiane, iniziare ora a pianificare la transizione significa arrivare pronte, evitare corse dell’ultimo minuto e utilizzare la norma come strumento di innovazione organizzativa.

Frareg supporta le imprese nel percorso di adeguamento alla ISO 9001:2026 con:

  • analisi dei gap rispetto alla versione 2015,
  • aggiornamento documentale,
  • formazione del personale e dei responsabili qualità,
  • consulenza per la transizione certificativa.

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