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FAQ – Trattamento dati nel contesto scolastico nell’ambito dell’emergenza sanitaria

Il garante nelle sue recenti FAQ riguardanti il trattamento dei dati personali, ha rilasciato alcuni chiarimenti attinenti il mondo della scuola.

1) Le scuole sono tenute ad acquisire il consenso di alunni, genitori e insegnanti per attivare la didattica a distanza?
Non è necessario acquisire il consenso da parte delle scuole, esse possono trattare i dati personali nell’ambito delle proprie finalità istituzionali.

2) Gli Istituti scolastici devono informare gli interessati in merito ai trattamenti dei dati personali effettuati nelle attività di didattica a distanza?
Sì, gli istituti scolastici hanno l’onere di informativa, essi sono tenuti ad assicurare la trasparenza informando gli interessati, utilizzando una comunicazione facilmente comprensibile, specificando che le finalità perseguite sono limitate esclusivamente all’erogazione della didattica a distanza, con presupposti e garanzie analoghe a quelle della didattica tradizionale.

3) La scuola può comunicare alle famiglie degli alunni l’identità dei parenti di studenti risultati positivi al COVID 19?
No, questo tipo di comunicazione spetta esclusivamente alle autorità sanitarie competenti, al fine di attivare le previste misure di profilassi.

4) Le scuole possono svolgere riunioni dei docenti in video conferenza?
In questa situazione di emergenza è consigliato utilizzare le molteplici piattaforme informatiche presenti nel web, che permettono di poter comunicare a distanza. Per questo motivo, come per le lezioni scolastiche, ogni forma di riunione deve essere svolta con modalità telematiche.

Il Garante aveva già condiviso alcune indicazioni alle scuole per orientare le scelte per l’utilizzo delle piattaforme digitali. Segnaliamo che il famoso servizio ZOOM, dopo le recenti critiche sotto il punto di vista privacy, si sta adoperando sempre più ad innalzare la sicurezza del suo servizio vista l’esponenziale popolarità a seguito del coronavirus.