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In Italia uomini casalinghi 2 ore a settimana, donne 16

Le faccende domestiche? Secondo l’ultimo rapporto di Eurostat, in Italia una donna vi dedica 16 ore a settimana, un uomo poco più di due. Un divario che accomuna, con piccole variazioni, tutti i paesi dell’Unione europea e che lo stesso rapporto considera come uno dei tanti fattori che poi sono causa del divario tra i salari degli uomini e delle donne in Europa.

Secondo l’analisi, presentata il 18 luglio a Bruxelles dal commissario Ue per le pari opportunità Vladimir Spidla, le donne continuano a guadagnare in media il 15% in meno rispetto agli uomini (17% dieci anni fa), nonostante abbiano un’educazione secondaria superiore (il 59% tra i diplomati universitari in Europa). Ma le carriere in gonnella rendono di meno, sono più frammentate e finiscono prima per colpa delle responsabilità familiari. A determinare lo scarto salariale, anche la natura dell’occupazione: le donne manager sono il 32% del totale, contro il 68% maschile e più in generale è il settore finanziario a registrare il divario maggiore tra i due sessi in relazione agli stipendi percepiti. Come si legge in una comunicazione approvata lo stesso giorno dalla Commissione europea, è ristretto anche il numero delle professioni al femminile: quattro donne su dieci in Europa lavorano nei settori della sanità, dell’educazione e della pubblica amministrazione contro il 20% degli uomini.

“Questa situazione assurda deve cambiare. La sola soluzione é mobilitare gli uomini e le donne, le organizzazioni non governative, i partner sociali e i poteri pubblici per risolvere il problema a tutti i livelli” , ha detto il commissario Spidla. Quattro i campi d’intervento: lotta contro lo scarto salariale nel contesto delle politiche dell’impiego degli Stati membri, una migliore applicazione della legislazione esistente, la promozione dell’uguaglianza retributiva presso i datori di lavoro e il coinvolgimento delle parti sociali.Commission acts to bridge gender pay gap.

>> leggere la comunicazione “Communication from the Commission to the Council, the European Parliament, The European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions ‘Tackling the pay gap between women and men'” (documento in inglese)