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Contagio da coronavirus: indicazioni per il primo soccorso e la formazione dei soccorritori

A due settimane dalla redazione, il Ministero della Salute ha aggiornato con circolare n. 21859 del 23 giugno 2020 la precedente circolare contenente le indicazioni da attuare nell’attività di primo soccorso e nella formazione dei soccorritori in relazione alla presenza del rischio contagio da coronavirus. La pandemia da SARS-CoV-2 ha innalzato il livello di pericolosità per tutti i soccorritori (laici e sanitari) a causa della possibilità di contagio durante le manovre di rianimazione cardiorespiratoria; queste sono manovre salvavita indispensabili ma a rischio di contaminazione virale per i soccorritori e quindi devono essere attuate con specifiche precauzioni apportando modifiche temporanee ai protocolli di rianimazione. Il documento è composto da tre punti:

1. Soccorso balneare
Con la riapertura delle spiagge il rischio annegamento si è fatto più concreto e l’assistente bagnanti (soccorritore non sanitario di elevata specializzazione per l’ambiente di balneazione), deve essere in grado di poter intervenire preservando la propria sicurezza.
L’attività dell’assistente bagnanti si può articolare in due fasi
– La fase di salvataggio consiste nella rimozione della vittima dalle condizioni di pericolo, deve essere effettuata indossando maschera/boccaglio dotato di filtro e con attrezzature come salvagente a cinta, “Rescue can” o “Rescue Tube”. Sono da sconsigliare la tavola di salvataggio e la barella per moto d’acqua in quanto non permettono il distanziamento dal pericolante.
– Nella fase di soccorso la ventilazione deve essere effettuata con sistemi e modalità che assicurino un distanziamento e riducano l’eventuale contatto con il paziente. Pertanto, si ritiene necessario raccomandare la ventilazione solo con uso di pallone auto-espandibile (tipo Ambu) dotato di filtro antivirale tra pallone e maschera. La pocket-mask deve essere utilizzata solo in caso di malfunzionamento del pallone AMBU. Sono da evitare ventilazioni bocca-bocca o con telino da interposizione poiché́ aumentano l’esposizione potenziale al contagio virale.

2. Indicazioni sul soccorso e sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare extra ospedalieri per soccorritori “laici”
Durante la pandemia i soccorritori laici eseguiranno, previa verifica dello stato di coscienza e respiro senza avvicinarsi al volto della vittima ed allertamento del sistema di emergenza (112/118), la rianimazione con le sole compressioni toraciche senza ventilazione; se a disposizione un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) si è invitati ad utilizzarlo.
Nel caso di soccorso a persona convivente, è da incoraggiare l’utilizzo delle ventilazioni.
Una modifica al protocollo è data dalla sequenza T-CPR (Telephone-Cardio-Pulmonary Resuscitation): nel caso in cui ci si trovi dinnanzi ad una persona priva di coscienza, senza respiro e segni di circolo (MO-TO-RE), chiamando il numero di Emergenza 112 o 118 si viene GUIDATI alla RCP e autorizzati al massaggio cardiaco ed all’uso del DAE se disponibile.
Si consiglia di scaricare l’app “SALVAUNAVITA”, applicazione che aiuta le persone ad affrontare in modo corretto un’emergenza sanitaria di primo soccorso.

3. Formazione dei soccorritori
Le misure cautelative di distanziamento sociale e di prevenzione del contagio rendono anche necessario identificare modalità diverse per la formazione e l’addestramento pratico. Le indicazioni fornite sono dedicate ai corsi BLSD, ma sono da ritenersi utili in generale per la formazione che preveda una parte pratica.
La formazione e l’apprendimento delle conoscenze ed abilità pratiche potrà avvenire nelle seguenti modalità per tutelare la salute dei discenti e degli istruttori:
corso “blended”: teoria in remoto e pratica ridotta in presenza.
corso in aula ma con nuove regole relative al distanziamento, alla disinfezione e ai DPI per tutti i partecipanti. Sarà obbligatorio rispondere ai seguenti requisiti fondamentali:
a. ampi spazi che garantiscano la distanza sociale di almeno 1 metro durante le attività di supporto e di due metri durante l’attività di training, ampia aerazione naturale
b. se possibile utilizzare un manichino riservato ad ogni discente altrimenti, se utilizzato in maniera promiscua, tutte le attrezzature (manichini, trainer DAE e gli strumenti per la ventilazione) verranno sanificate ad ogni cambio di mano. I discenti dovranno indossare mascherina e guanti monouso dopo aver sanificato le mani.
c. Dovrà essere garantita la tracciabilità dei presenti (telefono/mail).

 

Circolare