Valutazione della movimentazione manuale dei carichi
Il Titolo VI del nuovo D.Lgs. 81/08 (articoli 167 a 171) e l’allegato XXXIII dello stesso nome elencano una serie di obblighi (valutazione, formazione, ..) di sanzioni e di considerazioni tecniche in merito alla valutazione della movimentazione manuale dei carichi.
Ma come effettuare nel concreto la valutazione? L’ultimo punto dell’Allegato XXXIII recita:
Le norme tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3) relative alle attività di movimentazione manuale (sollevamento, trasporto, traino, spinta, movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza) sono da considerarsi tra quelle previste all’articolo 152, comma 3
Viene quindi spontaneo approfondire le 3 norme ISO (non ancora tradotte dall’UNI) proposte. Senza scendere troppo nei particolari tecnici:
ISO 11228-1 Ergonomia – Movimentazione manuale – Parte 1: Sollevamento e spostamento è riconducibile nell’approccio al metodo NIOSH.
Facciamo notare che è stato abolito in condizioni ottimali il limite di 30 kg per gli uomini e 20 kg per le donne che conduceva – nel D.Lgs. 626/94 – ad un’applicazione del metodo NIOSH adattata all’italiana (con un peso massimo di 30 kg contro i 23 kg indicati dal metodo). Il peso massimo (in condizioni ottimali) consentito è ora di 25 kg per gli uomini e di 15 kg per le donne.
ISO 11228-2:2007- Ergonomia – Movimentazione manuale – Parte 2: Spinta e traino è riconducibile nell’approccio al metodo Snook & Ciriello. La norma da’ valori guida per azioni di spinta e traino da parte di tutto il corpo. Offre linee guida per la valutazione dei fattori di rischio ritenuti rilevanti per le azioni manuali di spinta e traino, permettendo la valutazione dei rischi per la salute dei lavoratori.
ISO 11228-3:2007 – Ergonomia – Movimentazione manuale – Parte 3: Movimentazione di piccolo carichi con grande frequenza è riconducibile nell’approccio al metodo OCRA.
Ricordiamo infine in modo sintetico i 3 metodi oggetti delle 3 parti della norma:
Metodo NIOSH:
Il metodo NIOSH (1993) è in grado di determinare, per ogni azione di sollevamento, il cosiddetto “limite di peso raccomandato” attraverso un’equazione che, a partire da un massimo peso ideale sollevabile in condizioni ideali, considera l’eventuale esistenza di elementi sfavorevoli e tratta questi ultimi con appositi fattori di demoltiplicazione.
Il NIOSH, nella sua proposta parte da un peso ideale di 23 kg valido per entrambi i sessi.
Ciascun fattore demoltiplicativo previsto può assumere valori compresi tra 0 ed 1.
Quando l’elemento di rischio potenziale corrisponde ad una condizione ottimale, il relativo fattore assume il valore di 1 e pertanto non porta ad alcun decremento del peso ideale iniziale. Quando l’elemento di rischio è presente, discostandosi dalla condizione ottimale, il relativo fattore assume un valore inferiore a 1; esso risulta tanto più piccolo quanto maggiore è l’allontanamento dalla relativa condizione ottimale: in tal caso il peso iniziale ideale diminuisce di conseguenza. In taluni casi l’elemento di rischio è considerato estremo: il relativo fattore viene posto uguale a 0 significando che si è in una condizione di inadeguatezza assoluta per via di quello specifico elemento di rischio
Metodo Snook & Ciriello
Il metodo fornisce separatamente per le azioni di spinta e di traino 2 tipi di valori limite raccomandati:
– le forze massime iniziali (FI)
– le forze massime di mantenimento (FM) espresse tutte 2 in chilogrammi (kg).
I valori limiti – intesi per una popolazione adulta sana – dipendono da:
– sesso
– distanza di spostamento
– frequenza di azione
– altezza delle mani da terra
Metodo OCRA
Il metodo OCRA (OCcupational Ripetitive Actions) (Colombini e Occhipinti, 1996) è stato sviluppato per analizzare il rischio WMSD per gli arti superiori di lavoratori addetti a compiti in cui sono presenti i vari fattori di rischio (ripetitività, forza, posture/movimenti incongrui, assenza di periodi di recupero, … ). L’indice di rischio è diviso in fasce (verde, gialla, rossa) corrispondente rispettivamente ad un rischio assente, lieve e presente. A differenza di altri metodi, il metodo OCRA consente di valutare un indice complessivo nel caso di più compiti svolti durante il turno di lavoro.