Valutazione dei rischi collegati ai campi elettromagnetici
E’ da un po’ di tempo a questa parte che ci giungono numerose domande sull’argomento: si deve effettuare la valutazione dei rischi da campi elettromagnetici? Qual è la normativa di riferimento? E’ cambiato qualcosa in merito con il Testo Unico? Che tipo di valutazione effettuare? Che tipi di rilievi strumentali effettuare?
Aggiungo che la tematica è molto sentita: E’ vero che siamo circondati da apparecchiature creando campi elettromagnetici (dai cellulari, ai dispositivi wireless, …)
Soffermiamoci quindi sull’argomento.
Il quadro normativo arriva come spesso da una Direttiva Europea: la Direttiva 2004/40/CE del 29 aprile 2004. La Direttiva è stata recepita in anticipo dall’Italia con il D.Lgs. 257 del 19 novembre 2007 e il suo allegato (l’Italia aveva fino al 30 aprile 2008), decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 9 del 11 gennaio 2008 e quindi entrato in vigore 15 giorni dopo vale a dire il 26 gennaio 2008. L’entrata in vigore dell’articolo 2 del decreto (che è l’articolo tecnico di fondo che integrava il D.Lgs. 626/94 con l’inserimento del titolo V/ter e l’allegato VI bis) era fissato al 30 aprile dall’articolo 6 dello stesso decreto. La direttiva – e quindi il decreto di recepimento – adotta la stessa filosofia di tutti i decreti successivi al D.Lgs. 277/91 e affronta gli aspetti della valutazione dei rischi, della valutazione strumentale (con valori limiti), della formazione e informazione dei dipendenti, delle misure di prevenzione e protezione nonché della sorveglianza sanitaria.
Vediamo adesso i riferimenti presenti nel D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico) e suo allegato. Il D.Lgs. 257/07 è stato ripreso nel Testo Unico e inserito nel Titolo VIII Agenti Fisici Capo IV Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici dall’articolo 206 all’articolo 212 compreso con rimandi all’allegato XXXVI per gli aspetti tecnici.
L’entrata in vigore è stabilita dall’articolo 306 – Disposizioni finali – del Testo Unico che recita al comma 3:
3. Le disposizioni di cui al titolo VIII, capo IV entrano in vigore alla data fissata dal primo comma dell’articolo 13, paragrafo 1, della direttiva 2004/40/CE […]
quindi sempre al 30 aprile 2008.
Il 26 aprile scorso, però, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva n. 2008/46/CE del Parlamento Europeo e Consiglio del 23 aprile 2008 (Direttiva che modifica la direttiva 2000/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) che recita all’articolo 1:
Articolo 1
All’articolo 13, paragrafo 1, della direttiva 2004/40/CE, il primo comma è sostituito dal seguente:
«1. Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 30 aprile 2012. Essi ne informano immediatamente la Commissione.»
Tale direttiva proroga quindi di 4 anni l’entrata in vigore del titolo VIII capo IV del Testo Unico: slittano gli obblighi specifici relativi ai valori limite di esposizione, alla valutazione strumentale, alla sorveglianza sanitaria, …. Attenzione però: deve comunque essere contemplata la valutazione dei rischi da campi elettromagnetici come lo devono essere tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori dandone evidenza nel documento di valutazione dei rischi. In particolare l’articolo 181 recita:
Articolo 181 – Valutazione dei rischi
1. Nell’ambito della valutazione di cui all’articolo 28, il datore di lavoro valuta tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici in modo da identificare e adottare le opportune misure di prevenzione e protezione con particolare riferimento alle norme di buona tecnica ed alle buone prassi.[…]