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Trasporto di merci pericolose e rifiuti industriali, richiesta la certificazione di qualità

fonte: sito UNI
E’ entrato in vigore il 24 gennaio il decreto legislativo 286 del 21 novembre 2005 “Disposizioni per il riassetto normativo in materia di liberalizzazione regolata dell’esercizio dell’attività di autotrasportatore”.

In base a tale provvedimento – e in particolare al primo comma dell’articolo 11 – la “adozione di sistemi di certificazione di qualità da parte dei vettori per il trasporto su strada di categorie merceologiche particolarmente sensibili, quali le merci pericolose, le derrate deperibili, i rifiuti industriali ed i prodotti farmaceutici, è effettuata, nel rispetto dell’autonomia imprenditoriale degli stessi vettori ed ai sensi della normativa nazionale e comunitaria in materia di certificazione, allo scopo di offrire agli utenti un servizio di trasporto efficiente e vantaggioso in termini di sicurezza, razionalizzazione dei costi e competitività”.

Lo sforzo normativo in tema di regolamentazione del trasporto di merci pericolose – che oltre alla certificazione di qualità prevede numerosi altri requisiti e procedure di sicurezza – è un passo importante e trae spunto in particolare dalla direttiva 2003/59/CE “sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri”.