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Rivalutazione delle ammende e sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro: approvato il Decreto 111/2023

Il panorama normativo in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro si evolve con l’approvazione del Decreto Direttoriale n. 111 del 20 settembre 2023 da parte del Ministero del Lavoro. Questo decreto, entrato in vigore dal 1° luglio 2023, introduce una rivalutazione quinquennale delle ammende e delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e da atti aventi forza di legge.

La rivalutazione, prevista espressamente nel Testo Unico di Sicurezza, è basata sull’indice ISTAT dei prezzi al consumo e riflette l’incremento avvenuto nel quinquennio 2019-2023, arrotondato ai sensi dell’articolo 306, comma 4 bis, del decreto legislativo 81/2008, che ammonta al 15,9%.

La rivalutazione delle ammende e sanzioni, secondo quanto previsto dall’articolo 306, comma 4-bis, del Testo Unico di Sicurezza, avviene ogni cinque anni con decreto del direttore generale della Direzione generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. L’automatismo di ricalcolo si basa sull’aumento degli indici ISTAT al consumo, garantendo una periodica revisione delle sanzioni in linea con l’andamento economico.

Questa disposizione, introdotta dall’art. 147 del D.Lgs. 106/2009, ha rivisitato significativamente l’assetto sanzionatorio del Testo Unico, mantenendo la pena del solo arresto per le violazioni più gravi e riducendo la durata delle pene detentive e l’importo delle ammende in generale.

Il D.Lgs. 81/2008, nel suo impianto sanzionatorio, ha subito significative modifiche grazie al D.Lgs. 106/2009. Quest’ultimo ha mantenuto la pena del solo arresto per le violazioni più gravi, ridotto la durata delle pene detentive e l’importo delle ammende. Una rimodulazione delle sanzioni è stata introdotta in conformità agli obblighi dei vari soggetti del sistema prevenzionistico aziendale.

L’attuale impianto sanzionatorio consente ai contravventori di adottare meccanismi deflativi a condizione che vengano ripristinate le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. La “sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria” è una delle novità, con un importo minimo di 2000 euro, prevista per reati specifici, ma solo se vengono ripristinate le condizioni di sicurezza e non si sono verificati infortuni gravi.

Altri strumenti introdotti dal D.Lgs. 106/2009 includono la “prescrizione obbligatoria” per reati contravvenzionali, l'”estinzione agevolata degli illeciti amministrativi a seguito di regolarizzazione” e l'”oblazione nel caso di contravvenzioni” che stabilisce la pena alternativa dell’arresto o dell’ammenda.

In conclusione, il decreto 111/2023 rappresenta un passo significativo nella costante evoluzione delle normative sulla sicurezza sul lavoro, garantendo una periodica revisione delle sanzioni e una maggiore aderenza agli standard di sicurezza aziendale.