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Registro degli Esposti: cos’è e perché è importante

Il registro degli esposti è un documento che la lo scopo di identificare i lavoratori esposti al rischio derivante dall’esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni, ecc. Cerchiamo di fare chiarezza su come funziona questo registro, chi sono i lavoratori esposti e chi ha il compito di indentificarli.

Che cos’è il registro degli esposti?

Il registro degli esposti è un documento necessario in tutti i luoghi di lavoro in cui i lavoratori sono esposti ai rischi derivanti da agenti cancerogeni, mutageni, ecc., la sua compilazione è un obbligo previsto all’art. 243 del D. Lgs. 81/08. Tale documento deve essere poi inviato all’organismo di vigilanza territoriale competente e all’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), il quale svolge funzioni di raccolta dei dati ai fini della sorveglianza epidemiologica.

Il registro è istituito ed aggiornato dal Datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente, inoltre, deve esserne garantito l’accesso all’RSPP e agli RLS.

Il suo aggiornamento deve essere previsto ogni tre anni dall’ultima valutazione effettuata, in occasione di modifiche significative del processo produttivo e ogni qualvolta l’organo di vigilanza e l’Inail ne facciano richiesta.

La normativa di riferimento per l’istituzione e il mantenimento del registro degli esposti a sostanze cancerogene e mutagene è, a livello nazionale, il Decreto del Ministero della Salute n.155 del 2007, in cui viene istituito il Registro delle Esposizioni ad Agenti Cancerogeni e Mutageni e i relativi modelli da utilizzare. Dal 2017 la trasmissione dei dati può essere effettuata unicamente in via telematica, grazie al Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP) raggiungibile dal portale INAIL.

A cosa serve il registro degli esposti?

Il registro degli esposti ad agenti cancerogeni ha lo scopo di tracciare le esposizioni nell’arco della vita lavorativa dei soggetti esposti, anche nel caso in cui i lavoratori dovessero cambiare azienda. Pertanto, l’obiettivo finale è quello di tutelare la salute dei lavoratori.

Occorre, prima della compilazione, che il datore di lavoro effettui un’approfondita valutazione dei rischi per esaminare il grado di esposizione e le misure di prevenzione e protezione da attuare a tutela dei lavoratori.

Quali informazioni sono riportate nel registro degli esposti?

Il Decreto del Ministero della Salute 155/2007, citato in precedenza, fornisce dei modelli a cui attenersi per la compilazione del registro. In generale, le informazioni che sono contenute riguardano: i dati identificativi del lavoratore, l’attività svolta dallo stesso, i dati inerenti agli agenti cancerogeni/mutageni impiegati, i valori di intensità, frequenza e durata dell’esposizione.

Chi sono i lavoratori esposti?

Sono considerati lavoratori esposti ad agenti cancerogeni e mutageni tutti coloro che durante l’attività lavorativa entrano in contatto in maniera diretta o indiretta con gli stessi. Ovvero, tutti quei lavoratori, per cui la valutazione dell’esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni ha evidenziato un rischio per la salute (art. 236 D.Lgs. 81/08), e che di conseguenza sono soggetti a sorveglianza sanitaria.

Chi identifica i lavoratori esposti a rischi?

La valutazione del rischio e la conseguente istituzione del registro degli esposti è un obbligo del Datore di lavoro che può avvalersi di altre figure professionali per gli aspetti tecnici.

Il datore di lavoro è responsabile per l’identificazione dei lavoratori esposti a rischi. In particolare, il datore di lavoro deve valutare i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e adottare le misure di prevenzione e protezione necessarie. La valutazione dei rischi può essere effettuata attraverso un’analisi delle attività svolte, delle condizioni di lavoro e delle eventuali fonti di pericolo presenti nell’ambiente di lavoro.

Inoltre, il datore di lavoro deve informare i lavoratori dei rischi a cui sono esposti e delle misure di prevenzione e protezione adottate, e deve fornire loro la formazione e l’attrezzatura di sicurezza necessarie per svolgere in modo sicuro le proprie mansioni.

Se necessario, il datore di lavoro può chiedere il supporto di esperti in sicurezza e salute sul lavoro per identificare i rischi e adottare le misure di prevenzione e protezione adeguate.