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Quali possono essere i problemi connessi con l’utilizzo delle macchine vibranti ?

Le macchine vibranti o i pezzi sottoposti a lavorazione possono trasmettere alle mani e alle braccia degli operatori vibrazioni, anche intense. Ciò si verifica quando una persona utilizza macchine pneumatiche, elettriche, idrauliche o a combustione interna come motoseghe, macchine a percussione (trapani, martelli pneumatici), smerigliatrici, flessibili.
A seconda delle condizioni di lavoro, le vibrazioni possono interessare alcuni arti in particolare (solo mano, braccio, spalla, schiena, mano-braccio, …).
L’unica regolamentazione di riferimento in materia è rappresentata dalla norma ISO 2631/1978 (Guida alla valutazione dell’esposizione umana a vibrazione su tutto il corpo).

Le vibrazioni sono state schematicamente suddivise in tre tipologie principali:
vibrazioni trasmesse simultaneamente all’intero corpo attraverso superfici di supporto vibranti (corpo immerso in mezzo vibrante – es. suono ad alta intensità nell’aria o nell’acqua);
vibrazioni trasmesse al corpo attraverso superfici di supporto vibranti (su veicoli, in prossimità di macchinari, …);
vibrazioni trasmesse a particolari parti del corpo (maniglie, pedali, poggiatesta,…);

Le vibrazione di parti del corpo e le vibrazioni percepite sono spesso causa di malessere e riduzione del rendimento e ciò in funzione della loro intensità, frequenza, direzione, durata. E’ stato dimostrato che l’uso continuo e abituale di macchine vibranti è stato collegato a diversi tipi di disturbi vascolari e neurologici e di lesioni a carico delle ossa, delle articolazioni, dei muscoli o dei tessuti connettivi della mano e dell’avambraccio.
Non si conoscono ancora con precisione i livelli di esposizione alle vibrazioni necessari a determinare questi disturbi, né per quanto riguarda l’intensità e il contenuto spettrale delle vibrazioni né la durata giornaliera e complessiva dell’esposizione.