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Malattia professionale

Una malattia professionale è una malattia o un danno che deriva dallo svolgimento di un’attività lavorativa. Può essere causata da fattori presenti nel luogo di lavoro, come ad esempio sostanze chimiche, polveri, rumori e vibrazioni, o da condizioni di lavoro particolarmente stressanti o pericolose. Le malattie professionali possono essere di diversi tipi, come ad esempio disturbi dell’apparato respiratorio, dermatiti, disturbi muscoloscheletrici, disturbi dell’apparato uditivo, tumori e altre patologie. La legge stabilisce quali malattie possono essere considerate professionali e quali invece no, e prevedono che le imprese adottino misure per prevenirle.

Per ottenere riconoscimento e indennità per le malattie professionali da parte dell’INAIL, inizialmente era stato riconosciuto il diritto solamente alle casistiche rientranti in una tabella definita da INAIL stessa, in seguito, è stata estesa la tutela assicurativa anche alle patologie non rientranti in suddetta tabella.

L’indennizzo è riconosciuto al lavoratore il quale deve dimostrare di essere affetto da una delle malattie riferibili all’elenco, ovvero di essere stato adibito a una delle attività lavorative ivi comprese, non essendo necessario provare l’origine della malattia.

La presunzione di origine professionale è da considerarsi assoluta.

Quando sia carente anche una sola delle condizioni indennizzabili previste dalle tabelle, al fine di veder riconosciuta la tutela economica e previdenziale, il lavoratore ha l’onere di provare il nesso di causa presente  tra la patologia da cui è affetto e la lavorazione che ha effettuato.

Il verificarsi di una malattia professionale obbliga il datore di lavoro all’invio di una denuncia all’INAIL, nella quale devono essere indicati i riferimenti del certificato medico, entro i 5 giorni successivi alla comunicazione del lavoratore riguardante l’inizio della malattia.

Nel caso in cui dalla malattia sia derivata la morte, la denuncia deve essere anticipata, entro le 24 ore successive all’evento.

L’omessa o tardiva denuncia di malattia professionale all’INAIL comporta una sanzione amministrativa a carico del datore di lavoro.

Al verificarsi dei sintomi di una malattia di possibile origine professionale, il lavoratore è obbligato a comunicarlo al datore di lavoro entro 15 giorni dalla data in cui si è manifestata la patologia, in caso contrario  decade il  diritto all’indennità. Tale termine non opera nel caso in cui la malattia:

  • non determini astensione dal lavoro;
  • si manifesti dopo che il lavoratore ha cessato di prestare la propria attività lavorativa.

Circa il periodo entro il quale la patologia debba presentarsi, la normativa di riferimento prevede che la malattia tabellare deve manifestarsi entro un determinato lasso di tempo, previsto dalla tabella, allo scadere del quale il lavoratore è tenuto a provare cha la malattia stessa è derivata dall’attività lavorativa tabellata cui era esposta, venendo meno la presunzione legale di origine professionale della malattia.

Per le malattie non tabellate, al fine del riconoscimento della prestazione assicurativa, il lavoratore è tenuto a dimostrare, secondo le regole di diritto comune, il nesso eziologico tra la malattia contratta e l’esecuzione di una data attività lavorativa.

Il lavoratore al quale è stata riconosciuta la malattia professionale ha diritto al relativo trattamento economico, alla conservazione del posto di lavoro, al computo del periodo di assenza nell’anzianità di servizio.