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Pubblicazione di foto e/o video on-line: il Vademecum del Garante per la Privacy

L’Autorità Garante per la privacy ha pubblicato recentemente un’infografica/vademecum offrendo alcuni preziosi spunti da ricordare prima della pubblicazione di foto e/o video online (ovvero internet e social network) in modo tale da gestire questo aspetto secondo le regole previste dalla normativa.

Occorre ricordare, che l’immagine di una persona presente in una foto e/o video, deve essere considerata come un dato personale, questo comporta la necessità di seguire le regole della normativa europea sulla protezione dei dati personali (nota anche come GDPR).

Alla luce di questa doverosa precisazione, sintetizziamo i suggerimenti pubblicati dal Garante privacy sul proprio sito istituzionale, in particolare l’Autorità suggerisce di:

  • Procedere alla pubblicazione di foto e/o video ritraenti altre persone solo dopo aver acquisito il loro consenso esplicito;
  • Inserire i tag con i nomi delle altre persone solo quando esse siano d’accordo con la pubblicazione;
  • Monitorare la sezione privacy dei vari social network per capire a quale utenza verrà mostrata la foto e/o video (es. “tutti, amici degli amici, solo amici, solo io”);
  • Controllare la gestione del proprio nome in relazione ai tag (l’interessato può bloccare o limitare l’associazione del proprio nome o nickname alle foto e/o video pubblicate in rete);
  • Verificare i consensi che chiedono le vare App relativamente all’accesso alle gallerie multimediali dei propri dispositivi e prima di autorizzarli, verificare per quali scopi essi potrebbero essere usati.

Queste buone prassi sono dei suggerimenti molto utili in quanto permettono una corretta gestione delle file multimediali nel mondo di internet e dei social network, in quanto come sappiamo, una volta pubblicato un qualsiasi tipo di informazione/dato in rete esso sfugge al nostro pieno controllo, potendo essere salvato e scaricato e poi ripubblicato da altri utenti. Pertanto, occorre prestare molta attenzione prima di effettuare una pubblicazione online. Gli strumenti per far valere i propri diritti in rete, in particolare, per attivare il diritto all’oblio/cancellazione (art. 17 GDPR) sono stati implementati a livello europeo, ma possono risultare non sempre efficaci.