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Nomina Garante Privacy

ll Parlamento italiano ha proclamato il giorno 14 luglio 2020 i componenti dei collegi di due autorità indipendenti: Privacy (Garante) e Comunicazioni (AgCom). In questo articolo daremo maggiori informazioni sulla prima autorità, continuate la lettura se siete interessati a ricevere maggiori informazioni.

Antonello Soro, l’ex Garante che è rimasto in carica ben oltre la ordinaria scadenza del suo mandato (maggio 2019), vede finalmente i suoi successori eletti dal Parlamento.

Ricordiamo che il Garante privacy è un’importante autorità amministrativa indipendente, che ha il compito di attuare in Italia il Regolamento generale sulla protezione dei dati personali, il famoso GDPR, per assicurare la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali e il rispetto della dignità nel trattamento dei dati personali.

Il Collegio del Garante per la protezione dei dati personali è costituito da quattro componenti, eletti due dal Senato della Repubblica e due dalla Camera dei deputati.

il Senato ha eletto l’imprenditore e giornalista Agostino Ghiglia e il giurista Pasquale Stanzione. La Camera ha eletto gli avvocati Guido Scorza e Ginevra Cerrina Feroni.

I quattro componenti eletti dal Parlamento avranno poi il compito di eleggere il Presidente del Collegio e in caso di pareggio sarà eletto il più anziano. Il mandato per il Collegio dell’Autorità è di sette anni, non rinnovabile.

Questa autorità sta acquisendo sempre più importanza con il tempo, questo perché la privacy e la protezione dei dati personali stanno diventando sempre più importanti nelle nostre vite tramite l’avvento di nuove tecnologie. Il Garante della privacy è molto attivo sul fronte delle ispezioni, basti pensare che tra il 2014 e il 2019 ha prodotto 202 notizie di reato all’autorità giudiziaria e inflitto molte multe.

I casi più famosi di sanzioni italiane riguardano i casi di Google “Street view” (1 milione di euro), a Tim per un data breach avvenuto nel 2013, a Facebook per il caso Cambridge Analytica, e la multa di 50mila euro all’associazione Rousseau per mancanza di adeguate misure per la protezione dei dati personali degli iscritti alla piattaforma (votazioni online non adeguatamente protette). Segnaliamo che pochi giorni fa il Garante ha inflitto una multa di 600mila euro alla banca Unicredit per un data breach che ha interessato informazioni e credenziali (nome, cognome, indirizzo, datore di lavoro, propensione al rischio) di 700mila piccoli risparmiatori.