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Il Garante privacy scrive al MIUR per sensibilizzare il mondo scolastico sul tema della vaccinazione contro il Covid-C19

L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali (di seguito anche Garante) è intervenuta con un comunicato stampa indirizzato al Ministero dell’istruzione, affinché sensibilizzi maggiormente le scuole sui rischi per la privacy derivanti da iniziative finalizzate all’acquisizione di informazioni sullo stato vaccinale degli studenti e dei rispettivi familiari. Nello specifico, il Garante ha richiamato di prestare attenzione sulle possibili conseguenze per i minori, anche sul piano educativo, derivanti da simili iniziative.

Il comunicato stampa ha sottolineato che non è possibile chiedere informazioni sullo stato vaccinale degli studenti del primo e secondo ciclo di istruzione, né tanto meno è possibile richiedere il possesso e l’esibizione della certificazione verde per accedere alle strutture scolastiche (diversamente dal mondo universitario). Anche per quanto riguarda i familiari degli studenti, non è possono trattare informazioni relative all’avvenuta o meno vaccinazione, ma le scuole dovranno limitarsi a verificare, mediante il personale autorizzato, il mero possesso della certificazione verde all’ingresso dei locali scolastici tramite l’app VerificaC19.

Lo spirito del comunicato è quello di evidenziare il principio di minimizzazione, ovvero quello di trattare il minor numero di dati, e di scongiurare possibili discriminazioni, che nel contesto scolastico possono essere davvero pericolose per gli studenti così giovani.