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Il Garante privacy blocca l’app Mitiga

Il Garante della privacy italiano ha disposto il blocco provvisorio nei confronti dell’app “Mitiga Italia”, ovvero, ha imposta il blocco dei trattamenti alla società che gestisce l’App creata per permettere alle persone di accedere a grandi eventi in maniera sicura. Vediamo più nel dettaglio i fatti per capire il motivo del blocco da parte dell’Autorità italiana.

Stiamo vivendo ad un progressivo ritorno alla vita normale, quella pre-Covid-19, questo sarà possibile anche grazie all’utilizzo della tecnologia. L’App Mitiga ha come obiettivo quello di favorire la partecipazione delle persone a grandi eventi, in totale sicurezza, permettendo l’accesso a queste manifestazioni solamente a persone negative al Covid-19 (ovvero persone vaccinate o persone con tampone negativo).

Come funziona tecnicamente Mitiga? L’utente, una volta scaricata l’App, dovrà rivolgersi a farmacie o laboratori di analisi convenzionate, le quali, una volta effettuato il riconoscimento dell’utente, dovranno registrare nella piattaforma i risultati di un test antigenico rapido, molecolare o la somministrazione del vaccino. I Creatori dell’App hanno scelto questa impostazione per garantire affidabilità al sistema, non sono quindi ammesse autocertificazioni o certificati rilasciati da enti non convenzionati.

L’App è stata utilizzata per l’evento calcistico della Coppa Italia, ovvero il 19 maggio 2021, e si era rilevata molto utile in quanto non sono stati registrati casi di positività legati alla finale calcistica. Adesso però, nella prospettiva di un utilizzo più diffuso, il Garante della Privacy ha disposto il blocco provvisorio in quanto non esiste al momento una valida base giuridica per il trattamento dei dati (appunto lo svolgimento di eventi Covid Free). La società che gestisce Mitiga, avendo sottoposto il 1° aprile l’App all’Autorità italiana, avrebbe dovuto astenersi da ogni trattamento di dati non essendo decorso il tempo previsto dal Regolamento GDPR per l’assunzione di una decisione da parte del Garante. Il blocco, quindi, sarà efficace fino alla definizione dell’istruttoria avviata.

Mitiga ha comunicato di visualizzare «solo la quantità minima di informazioni personali necessarie», ovvero nome, cognome e foto dell’utente per il riconoscimento. Le informazioni sulla salute, si legge sul sito ufficiale, «sono archiviate solo presso le farmacie e i laboratori d’analisi o sul telefono dell’utente» mentre i dati «vengono utilizzati solo per garantire l’accesso agli eventi e mai per altri scopi». Non ci resta che attendere la decisione del Garante per capire se potremo utilizzare questa App nel prossimo futuro.