IA a scuola: il Garante Privacy approva le linee guida del Ministero
Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole al decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito che introduce, all’interno della Piattaforma Unica, un servizio digitale dedicato all’Intelligenza Artificiale (IA) per le scuole. Contestualmente, sono state pubblicate le Linee guida che stabiliscono principi e regole per l’utilizzo di queste tecnologie negli istituti scolastici.
Un passo importante per la scuola italiana
L’adozione delle linee guida rappresenta un momento di svolta: per la prima volta viene definito un quadro ufficiale che consente di sperimentare e integrare strumenti di IA nella didattica, pur mantenendo alta l’attenzione su etica, sicurezza e tutela dei dati personali.
L’obiettivo è duplice: sfruttare le potenzialità dell’IA per migliorare i processi educativi e al tempo stesso evitare rischi legati ad abusi, discriminazioni o violazioni della privacy.
I principi cardine
Le linee guida ruotano attorno ad alcuni punti fondamentali.
- Centralità della persona: gli studenti restano al centro, con la garanzia che dignità, libertà e inclusione non vengano compromesse. È esplicitamente vietato l’uso di sistemi di riconoscimento delle emozioni o altre pratiche invasive.
- Tutela dei dati personali: i dati devono essere trattati solo se strettamente necessari e, quando possibile, in forma anonimizzata. Le scuole devono attenersi al GDPR e alle norme vigenti in materia di protezione dei dati.
- Chiarezza dei ruoli: istituti scolastici, fornitori e sviluppatori devono avere responsabilità ben definite. Questo è essenziale per garantire trasparenza e accountability.
- Approccio basato sul rischio: in linea con l’AI Act europeo, i sistemi ad alto rischio saranno soggetti a requisiti più stringenti, con controlli mirati per prevenire possibili criticità.
Opportunità concrete per il mondo scolastico
Se applicate correttamente, queste linee guida possono portare benefici significativi:
- strumenti di supporto per personalizzare l’apprendimento in base alle esigenze di ciascun alunno;
- sistemi di analisi dei dati utili a individuare tempestivamente difficoltà di apprendimento;
- soluzioni digitali in grado di alleggerire alcune attività amministrative delle scuole, lasciando più spazio alla didattica.
Le sfide da affrontare
Accanto alle opportunità, non mancano però le sfide:
- formazione del personale scolastico, per consentire a docenti e dirigenti di usare in modo consapevole gli strumenti di IA;
- prevenzione dei bias algoritmici, che possono portare a discriminazioni involontarie se i sistemi non vengono monitorati e aggiornati;
- coinvolgimento delle famiglie, che dovranno essere informate in maniera chiara su come vengono utilizzati gli strumenti e i dati;
- aggiornamento continuo delle regole, visto che l’IA è una tecnologia in rapida evoluzione.
Una sfida che riguarda tutti
Il parere positivo del Garante non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Per garantire che l’innovazione sia davvero al servizio della scuola e non il contrario, servirà un impegno corale: dal Ministero alle istituzioni scolastiche, dai fornitori tecnologici alle famiglie.
L’Italia, con queste linee guida, si colloca nel solco delle politiche europee e apre la strada a un uso dell’IA che vuole essere responsabile, sicuro e orientato al bene degli studenti. La sfida, ora, sarà tradurre questi principi in pratiche quotidiane efficaci.