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Corsi di formazione: pronti, partenza, via !

Finalmente si riparte a pieno regime anche con ogni sorta di corsi di formazione. È stato infatti pubblicato sulla G.U. decreto-legge 18 maggio 2021 n.65, recante “Misure urgenti relative all’emergenza epidemiologica da COVID-19, che introduce nuovi “allentamenti” delle restrizioni per l’emergenza COVID-19. Il decreto riprende le Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (versione 20 Maggio 2021) , il cui ultimo punto fa riferimento proprio alla possibilità di riprendere attività formative in presenza.

La normativa, in parte, riprende e puntualizza quanto già attuato con la riapertura delle scuole e valorizzando tutto ciò che è emerso dall’esperienza di questi lunghi mesi in cui si è combattuto contro la diffusione del virus. Elementi chiave dell’ordinanza sono infatti sostanzialmente quattro: da un lato si ribadisce l’importanza di una frequente igienizzazione non solo delle mani di docenti e discenti ma anche delle eventuali apparecchiature utilizzate, oltre che degli spazi ogni qualvolta vengano a cambiare le persone che li stanno occupando o vi siano dei punti di passaggio che necessitino di una disinfezione frequente; anche i dispositivi utilizzati dai docenti (es. microfoni) devono essere sanificati prima dell’uso e, in caso di più relatori, è opportuno evitare il passaggio di questi dall’uno all’altro. Viene poi confermata l’importanza del distanziamento, che deve essere di un metro tra gli allievi e di due metri tra i docenti e la prima fila di allievi; la distanza può essere aumentata a due metri a che tra tutti i partecipanti al corso in condizioni di aggravamento epidemiologico. La normativa rende poi obbligatorio un costante ricircolo di aria proveniente dall’esterno, sia mediante l’apertura di porte e finestre che tramite l’utilizzo costante e/o l’adeguamento dei sistemi di ricircolo dell’aria. Questo obbligo costituisce probabilmente il principale elemento di  novità, non tanto dal punto di vista della fondamentale utilità della misura, già nota da tempo, quanto da quello della perentorietà della misura stessa, che spesso veniva considerata “accessoria” o comunque adeguata alla temperatura percepita dai presenti. Da ultimo, si riscontra l’importanza della possibilità di tracciamento dei contatti, infatti i nominativi dei partecipanti ad ogni corso devono essere conservati per 14 giorni e poter essere quindi comunicati ad ATS in caso di presenza di un contagio.

La misurazione della temperatura prima dell’accesso in aula (la soglia limite è confermata a 37,5°) è consigliata ma non obbligatoria, viene evidentemente ribadito l’uso della mascherina (o visiera per i docenti) e si esplicita che, per rispettare le misure suddette, potrebbe essere necessario modificare l’organizzazione degli ambienti e/o la modalità di realizzazione di alcuni corsi (non sono ad esempio consentiti giochi o attività che non consentano il mantenimento della distanza e/o l’utilizzo esclusivo di alcuni dispositivi), ma sono sicuramente questioni trascurabili o, quantomeno, a cui si siamo già in buana parte adattati.

Quindi che dire, che sia davvero una buona ripresa della formazione per tutti, noi continuiamo ad offrirvi non solo formazione ma anche informazione.