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Visita medica preassuntiva: cos’è, quando è obbligatoria

Il D.Lgs. 106/09 introduce la possibilità da parte di lavoro di procedere ad accertare l’idoneità al lavoro prima dell’effettivo instaurarsi di un rapporto di lavoro cioè prima che datore di lavoro e lavoratore abbiano sottoscritto un contratto.

Nel momento in cui il lavoratore viene formalmente a conoscenza, ricevendolo per iscritto, del giudizio del medico competente, può, se non lo condivide, attivare il ricorso ai sensi del comma 9 dello stesso art. 41 che recita:
“Avverso i giudizi del medico competente, ivi compresi quelli formulati in fase preassuntiva, è ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla data di comunicazione del giudizio medesimo, all’organo di vigilanza territorialmente competente che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio stesso.”

Trattandosi di una vista medica relativa all’espressione di un giudizio di idoneità specifica prevede che siano rispettati tutti i criteri della visita preventiva.

La normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro prevede che nel caso di assunzione bisogna prevedere anche una visita medica del lavoro, che ha come obiettivo quello di valutare l’idoneità del lavoratore alla mansione che gli verrà assegnata. Questo avviene nei casi in cui per la mansione è prevista la sorveglianza sanitaria come definito dal Decreto Legislativo n.81 del 2008.

A seguito della visita il Medico Competente rilascia un documento chiamato giudizio di idoneità alla mansione, al quale il datore di lavoro deve attenersi per assegnare la mansione al lavoratore.

In particolare, la normativa di riferimento identifica due differenti tipologie di visita medica: la visita medica preventiva in fase preassuntiva e visita medica preventiva, la quale viene svolta successivamente all’assunzione ma prima di iniziare a lavorare.

La visita medica preassuntiva in cosa consiste? Quando è obbligatoria? Queste sono alcune delle domande frequenti, cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento.

Visita medica preassuntiva: in cosa consiste?

La visita medica preassuntiva è una visita effettuata da parte del Medico Competente su richiesta del Datore di Lavoro, la quale ha lo scopo di verificare se il lavoratore è idoneo alla mansione che in caso di assunzione gli verrebbe assegnata.

La visita medica in fase preassuntiva rappresenta per il datore di lavoro una forma di tutela, grazie alla quale può essere certo di assumere solamente coloro che sono effettivamente idonei alla mansione.

Visita medica preassuntiva: quando è obbligatoria?

Inizialmente questo tipo di visita medica era espressamente vietata dall’art. 41 del D.Lgs. 81/08. Successivamente, con il D.Lgs. 106/2009, questo divieto è stato abrogato.

Nonostante ciò, la normativa di riferimento non indica alcun obbligo di effettuare visite mediche preassuntive, le quali sono facoltative. Risulta, invece, obbligatorio prevedere la visita medica preventiva a seguito dell’assunzione del lavoratore.

La visita in fase preassuntiva deve essere legata esclusivamente ad una mansione per la quale è prevista la sorveglianza sanitaria. In nessun caso può essere effettuata per accertare lo stato di gravidanza di una potenziale lavoratrice.

Questa fase è inserita nella nostra consulenza medicina del lavoro, dove aiutiamo le aziende non solo a pianificare, ma anche a coordinare le varie visite mediche dei dipendenti.

Quali esami sono previsti?

La tipologia di visita che viene svolta varia in base alla tipologia di mansione a cui verrà attribuito il lavoratore. Alcuni degli accertamenti sanitari che possono essere previsti sono:

  • Visita oculistica: per valutare eventuali problemi alla vista, il quale è ad esempio un accertamento sanitario essenziale per i videoterminalisti.
  • Spirometria: per valutare la capacità polmonare, utile ad esempio per tutte quelle mansioni in cui si è esposti a polveri o sostanze tossiche.
  • Audiometria: per valutare problemi e deficit dell’udito, fondamentale nel caso in cui i lavoratori saranno soggetti a forti rumori.
  • Esami del sangue: utili a valutare in linea generale lo stato di salute del potenziale lavoratore.
  • Test alcol e droga: per valutare l’assunzione di droghe o alcol, necessario ad esempio per le mansioni che implicano la guida di veicoli.

Novità 2025

 

Negli ultimi mesi, la normativa sulla sorveglianza sanitaria in ambito lavorativo ha subito un’importante modifica. Una delle principali novità 2025 sulla visita medica preassuntiva è che ora diventa di competenza esclusiva del medico competente nominato dall’azienda (mentre prima la facevano i Dipartimenti di Prevenzione delle ASL).

 

Se, dunque, fino a poco tempo fa le visite mediche preassuntive potevano essere eseguite anche dai medici delle ASL, fornendo così un’alternativa alle aziende nella valutazione dell’idoneità dei candidati, con la nuova normativa, questa possibilità viene meno e le aziende sono obbligate a rivolgersi esclusivamente al proprio medico competente per svolgere tale accertamento.

Obblighi e responsabilità del datore di lavoro

Con la modifica normativa 2025, il datore di lavoro è tenuto a:

  • Nominare un medico competente per la sorveglianza sanitaria della propria azienda;
  • Organizzare le visite preassuntive per i candidati a mansioni che richiedono la sorveglianza sanitaria;
  • Garantire che l’intero processo di valutazione dell’idoneità lavorativa sia conforme alla normativa vigente;
  • Conservare la documentazione sanitaria relativa ai dipendenti per garantire un monitoraggio continuo dello stato di salute.

Questa nuova disposizione mira a rendere più efficiente il processo di valutazione medica preassuntiva e a garantire che solo professionisti specializzati, con una conoscenza approfondita dei rischi specifici del settore lavorativo, possano effettuare le valutazioni necessarie.

Benefici della nuova normativa

L’assegnazione esclusiva delle visite preassuntive ai medici competenti offre diversi vantaggi:

  • Maggiore specializzazione: i medici competenti sono esperti nelle problematiche sanitarie legate agli ambienti di lavoro e sono in grado di valutare in modo più preciso l’idoneità del candidato.
  • Riduzione del rischio di infortuni: assicurarsi che i lavoratori siano fisicamente idonei alle mansioni riduce il rischio di incidenti e problemi di salute legati al lavoro.
  • Procedure più snelle e controllate: il datore di lavoro ha un unico interlocutore per la gestione della sorveglianza sanitaria, facilitando la comunicazione e la gestione della documentazione.
  • Per i lavoratori, questa modifica normativa significa maggiore sicurezza sul posto di lavoro dato che permette di prevenire problemi di salute a lungo termine anche grazie al fatto che il medico competente può fornire indicazioni su eventuali adattamenti ergonomici o precauzioni specifiche per evitare stress fisici o patologie professionali.

Rischi per le imprese che non si adeguano

L’esclusività del medico competente nella gestione delle visite preassuntive rappresenta un passo avanti nella tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per le aziende, è essenziale adeguarsi a questa modifica, assicurandosi di avere un medico competente a disposizione per garantire la regolare esecuzione delle visite e la conformità alle normative vigenti.

Le imprese che non si adeguano rischiano sanzioni e, soprattutto, compromettono il benessere e la sicurezza dei propri lavoratori. Adottare un approccio proattivo alla sorveglianza sanitaria non solo garantisce il rispetto delle normative, ma contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sicuro ed efficiente.