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Prodotti alimentari: un nuovo strumento normativo per controllarne i pericoli

fonte: uni

La pubblicazione di un nuovo documento nella famiglia delle norme ISO 22000, volto a prevenire e a controllare i pericoli relativi alla sicurezza degli alimenti, porterà su scala mondiale dei benefici alle migliaia di operatori del settore alimentare.
Si tratta della specifica tecnica ISO/TS 22002-1:2009 “Prerequisite programmes on food safety – Part 1: Food manufacturing”, che stabilisce i requisiti dei programmi di prerequisiti necessari a realizzare prodotti sicuri e a fornire alimenti sicuri per il consumo umano. La ISO/TS 22002-1 è destinata ad essere utilizzata in combinazione e a supporto della ISO 22000 (UNI EN ISO 22000:2005 “Sistemi di gestione per la sicurezza alimentare – Requisiti per qualsiasi organizzazione nella filiera alimentare”), norma che specifica i requisiti per un sistema di gestione della sicurezza alimentare in cui una organizzazione della filiera necessita di dimostrare la propria capacità di controllo dei pericoli sulla sicurezza alimentare in modo da assicurare che gli alimenti siano sicuri al momento del consumo umano.

Elaborata nel sottocomitato tecnico ISO/TC 34 “Food products” SC 17 “Management systems for food safety”, la specifica tecnica si applica a tutte le organizzazioni coinvolte nella fase di produzione della catena alimentare, indipendentemente dalle dimensioni o dalla loro complessità; può essere utilizzata interamente o in parte, a seconda della natura delle operazioni coinvolte nella produzione di alimenti.

Si tratta della prima di altre specifiche tecniche da elaborare che trattano i programmi di prerequisiti relativi allo specifico settore alimentare.

La ISO/TS 22002-1 specifica i requisiti per stabilire, attuare e mantenere programmi di prerequisiti progettati per aiutare i produttori di alimenti a controllare:

  • la probabilità di introdurre pericoli per la sicurezza alimentare provenienti dall’ambiente di lavoro,
  • la contaminazione biologica, chimica e fisica del prodotto, inclusa la contaminazione incrociata tra prodotti,
  • i livelli di pericolo per la sicurezza alimentare del prodotto stesso e dell’ambiente in cui il prodotto alimentare è lavorato.