Prime riflessioni sui criteri di redazione del Documento programmatico sulla sicurezza
Comunicato stampa del Garante per la protezione dei dati personali del 13 maggio 2004
Si       avvicina la scadenza del 30 giugno, prevista dal Codice in materia di       protezione dei dati personali, quale termine ultimo per adottare le nuove       “misure minime” di sicurezza.
 Tra queste misure rientra anche l’obbligo di redigere o aggiornare il       documento programmatico sulla sicurezza (Dps).
 Con un parere del 22 marzo scorso, l’Autorità ha già fornito       alcuni chiarimenti.
Al fine di fornire un     contributo utile alla redazione del Dps, il Garante ha chiesto ad alcuni     esperti in tema di sicurezza informatica di valutare, in autonomia e in un     gruppo di lavoro, talune modalità operative per agevolare i soggetti tenuti     a tale adempimento, specie quelli che non dispongono di competenze     specifiche.
 Il gruppo ha terminato la prima fase dei lavori.
 L’Autorità ritiene opportuno pubblicare     il contributo he ne è scaturito, per stimolare osservazioni, richieste di chiarimento e     proposte che esaminerà al fine di pubblicare su questo sito, entro il 1°     giugno prossimo, un documento rivisto che potrà essere liberamente     utilizzato come guida operativa per redigere il Dps.
 Sia questo contributo, sia la guida operativa non si propongono come     riferimento obbligato per gli operatori.
 Considerata l’estrema varietà delle realtà interessate, l’analisi dei     rischi richiede una valutazione di carattere tecnico che può variare     sensibilmente a seconda del contesto pubblico o privato in cui opera il     titolare del trattamento.
 L’elencazione degli eventi prevedibili inserita nella tabella     all’interno del documento non deve essere quindi considerata né     obbligatoria, né esaustiva, e va considerata come promemoria da cui     ciascuno può trarre richiami utili.
 
  
 