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Piu’ trasparente la valutazione di impatto ambientale

Il Ministero dell’ambiente mette on line tutta la documentazione sulle procedure di VIA. Come accedervi.

Accessibile con un click, da parte di tutti i cittadini, la documentazione e i progetti relativi alle opere soggette a Valutazione d’Impatto Ambientale, come ad esempio la nota Tav Torino-Lione.

Il Ministero dell’Ambiente ha infatti deciso di rendere più facilmente fruibili tali informazioni, altrimenti consultabili tramite lunghi percorsi burocratici.
Sul sito del ministero è stata pubblicata la documentazione tecnico-amministrativa fornita dai soggetti (pubblici o privati) proponenti i progetti soggetti a V.I.A., e gli atti prodotti dalle Commissioni VIA e dal Ministero stesso.

La V.I.A. è una proceduta tecnico-amministrativa di verifica della compatibilità ambientale di un progetto.
Sono sottoposti alle procedure di  V.I.A. (in ambito nazionale o regionale) i progetti, pubblici o privati, che possono avere un impatto ambientale rilevante.
Ad esempio, infrastrutture stradali o ferroviarie, elettrodotti, acciaierie, centrali termiche sono sottoposti a procedure di V.I.A. nazionale.
Mentre progetti relativi, ad esempio, a industrie alimentari, piste da sci, gasdotti, trasformazione di metalli sono oggetto di V.I.A. in ambito regionale.

La pubblicazione on-line della documentazione intende facilitare i cittadini a visionare la documentazione dei progetti e formulare osservazioni entro il termine utile di 30 giorni dalla pubblicazione sui quotidiani della richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale.
Per l’esercizio del diritto, previsto dalla legge,  a partecipare alla formazione del parere della Commissione, i cittadini possono inviare le loro osservazioni direttamente via e-mail.
”Vogliamo che tutto sia pubblico – ha detto il Ministro Alfonso Pecoraro Scanio –  […]. Comitati, associazioni e cittadini potranno così esercitare il loro diritto alla formazione del parere della Commissione, entro i termini previsti.”

Il Ministro ha inoltre sottolineato la necessità per le Regioni di dotarsi di un Piano di qualità dell’aria. Il pericolo è infatti quello di bloccare le valutazioni di impatto ambientale perchè mancano le informazioni dovute per legge. ”Su 62 istruttorie sono 49 quelle interessate da questo problema” ha detto Pecoraro. In futuro poi non si dovrà tenere conto solo delle Pm10, ma anche delle emissioni di CO2: ”rischiamo di pagare multe enormi – ha concluso Pecoraro – se non adeguiamo la nostra progettazione agli obiettivi fissati da Kyoto e dalla Ue per la lotta contro i mutamenti climatici”.

La documentazione sulla Valutazione di Impatto Ambientale è consultabile qui.
Le istruzioni per la consultazione sono disponibili alla sezione Guida del sito VIA.