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Nuove tecnologie: il Garante avvia la consultazione via web

Dalla Newsletter n. 239 del 27 dicembre 2004 del Garante

Il Garante avvia una consultazione pubblica e chiede ad operatori e semplici cittadini di far pervenire indicazioni, notizie, suggerimenti anche in ordine ad esperienze, e di formulare la loro opinione in ordine a quattro  tematiche di grande attualità nel campo delle nuove tecnologie e della protezione dei dati personali: carte di “fedeltà” o tessere di “fidelizzazione”, televisione satellitare e interattiva, tecniche di Radio Frequency Identification (RFID, cioè le cosiddette “etichette intelligenti”), videotelefonini.

Su questi argomenti il Garante (Stefano Rodotà, Giuseppe Santaniello, Gaetano Rasi, Mauro Paissan) è in procinto di adottare alcuni provvedimenti allo scopo di evidenziare alcuni principi generali ed individuare le modalità per il trattamento dei dati personali in settori delicati e che riguardano migliaia di cittadini, utenti e consumatori.

A completamento degli elementi già acquisiti nei procedimenti amministrativi, l’Autorità intende avvalersi di eventuali altri elementi di valutazione attraverso la modalità della consultazione pubblica, che ha dato buoni frutti anche in altri contesti. A tal fine, l’Autorità ha invitato associazioni di utenti e consumatori, operatori nei settori interessati e singoli cittadini a far pervenire informazioni e commenti utili in merito ai quattro temi scrivendo per posta elettronica all’indirizzo sitoweb@garanteprivacy.it, entro il 15 gennaio 2005.  Sul sito www.garanteprivacy.it sono consultabili i documenti messi a punto dall’Autorità.

Gli ambiti indicati dal Garante sono le cosiddette  “carte di fedelta’” o tessere di  “fidelizzazione”, che sempre più spesso grandi catene di distribuzione, benzinai, centri commerciali, librerie, compagnie  aeree, tendono a proporre ai propri clienti; la televisione satellitare e interattiva, che per sua stessa natura richiede all’ utente dati che possono essere utilizzati per realizzare profili dei consumatori; i chip a radiofrequenza, cioè le cosiddette “etichette intelligenti” che consentono di “seguire” un prodotto, ma possono essere utilizzati anche per altri scopi (es. tutela della salute); i  videotelefonini e i profili di privacy connessi alle videochiamate e alla diffusione delle immagini scattate.

Il Garante richiama ovviamente anche alla sinteticità  dei contributi che sarà utile per la loro migliore valutazione (la dimensione suggerita per ogni scheda è quella di una cartella formato A4).