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Nuova edizione norma UNI EN ISO 14001: tempistiche e modifiche previste

La norma ISO 14001 è uscita nel 1996 e il comitato ISO TC 207 ha avviato i lavori di revisione del documento che termineranno nel dicembre 2003. Allo stato attuale è stato emesso un primo Draft “CD”, per ottobre si attende l’uscita dell’ISO/DIS 14001 che rimarrà in discussione per 6 mesi.
Le modifiche apportate non sono assolutamente di sostanza, riguardano più che altro il miglioramento del testo e l’allineamento con ISO 9001:2000. Occorre infatti considerare che la norma, di fatto, è appena partita in molti stati (compreso l’Italia) ed è uscito da poco il Regolamento EMAS II che cita la ISO 14001:1996.
Di seguito le modifiche, con riferimento ai paragrafi dell’attuale ISO 14001:1996:

Nell’appendice A. sarà creato un punto specifico (A.1) dedicato all’Analisi Ambientale Iniziale (prima se ne parlava nel punto A.3.1, non strettamente dedicato a tale attività);
Introdotta anche per la nuova ISO 14001 una spiegazione basata sul modello PDCA (ruota del miglioramento) per quanto concerne il loop del miglioramento;
Nello scopo e campo di applicazione della norma si sottolinea come la 14001 si applichi “a quegli aspetti ambientali sui quali l’organizzazione può esercitare un controllo”. In questo modo si distinguono meglio gli aspetti controllati dall’organizzazione e quelli sotto controllo d terzi;
Nelle definizioni, le “prescrizioni legislative” diventano “prescrizioni legali”, tre nuove definizioni, già contenute nella norma ISO 9000:2000, entrerebbero nel paragrafo 3.:”sistema”, “sistema di gestione” e “procedura”;
Nel paragrafo 4.1 “Requisiti generali” , si dichiara che il sistema deve essere stabilito, mantenuto e (novità) documentato, attuato e migliorato continuamente;
Nel paragrafo 4.2 “Politica ambientale” si prescrive che la politica sia diffusa “a tutte le persone che lavorano all’interno delle strutture dell’organizzazione”, includendo quindi fornitori, interinali, etc.;
Nel paragrafo 4.3.4, relativo ai “Programma/i di gestione ambientale”, si prescrive come si debba riconsiderare gli aspetti ambientali a seguito di nuovi sviluppi o modifiche nelle attività, prodotti o servizi dell’organizzazione.
L’appendice poi, avverte che non esiste un unico approccio per identificare gli aspetti ambientali, suggerendo comunque quello relativo alla “catena del prodotto” da fornitore all’organizzazione. L’appendice si dilunga suggerendo che nella catena del prodotto occorre:
1 – identificare gli aspetti significativi in modo da avere una visione complessiva lungo la citata catena;
2- che l’organizzazione valuti su quali aspetti possa esercitare un controllo;
3- definisca modalità all’interno del sistema per realmente controllare gli aspetti e migliorare le prestazioni ambientali lungo la catena;
Il requisito 4.3.2 “prescrizioni legali e altre” viene spezzato in due sotto requisiti: identificazione delle prescrizioni ed applicazione delle prescrizioni. Questo secondo nuovo paragrafo enfatizza come le prescrizioni debbano realmente essere applicate agli aspetti ambientali significativi che l’organizzazione ha identificato;
I paragrafi 4.3.3 “Obiettivi e traguardi” e 4.3.4 “Programma/i di gestione sono fusi in unico paragrafo 4.3.3 “Obiettivi e traguardi”. Gli obiettivi e traguardi devono essere coerenti anche con le prescrizioni legali ed il miglioramento continuo. Le ultime tre righe del paragrafo 4.3.4 relative alla revisione dei programmi a seguito di nuovi progetti ch implicano nuovi sviluppi, attività o servizi. Ciò poiché il concetto è già stato ribadito all’inizio dello stesso paragrafo, quando si chiede di riconsiderare gli aspetti ambientali a seguito, appunto, di nuovi sviluppi o modifiche nelle attività, prodotti o servizi dell’organizzazione.
Il requisito 4.4.1 cambia titolo e diventa “Risorse, ruoli, responsabilità ed autorità”. Secondo la nuova 14001, quindi, prima occorre pianificare le risorse, poi realizzare la struttura delle responsabilità;
Il requisito 4.4.2 cambia titolo e diventa “Competenze, formazione e sensibilizzazione. Così come la ISO 9001:2000, occorre prima definire le competenze per poi costruirle tramite formazione – addestramento. Il paragrafo 4.4.1 termina chiedendo registrazione dell’addestramento. Questo era richiesto prima nel paragrafo 4.5.3 “Registrazioni”. L’appendice nel punto A.4.2, richiede che:
1- il personale sia consapevole delle problematiche ambientali;
2- il personale legato ad aspetti ambientali significativi riceva un addestramento specifico;
3- il personale che può causare impatti significativi abbia la competenza necessaria;
Nel requisito 4.4.3 “Comunicazione” è stato modificata, alla fine del paragrafo, l’espressione che l’organizzazione deve “prendere in considerazione procedimenti di comunicazione esterna” con deve decidere se comunicare o meno all’esterno e registrare la propria decisione in merito”. L’organizzazione che intende comunicare all’esterno dovrà, poi, dichiarare quali siano i procedimenti di comunicazione scelti (es. Dichiarazione Ambientale, Bilancio ambientale, etc.);
Migliorata la compatibilità alla norma ISO 9001:2000 per quanto concerne del punto 4.4.4 “Documentazione del sistema di gestione ambientale”. Si chiarisce meglio che i documenti da predisporre sono:
– la descrizione degli elementi fondamentali del sistema di gestione e le loro interazioni;
– tutti i documenti citati dalla norma;
– tutti i documenti predisposti dall’organizzazione;
– le registrazioni richieste dalla norma.
Nel requisito 4.4.5 “Controllo della documentazione” si sottolinea che le registrazioni sono documenti ma non sono soggetti ai controlli tipici degli altri documenti (es. procedure);
Il requisito 4.4.6 “Controllo operativo” è stato tolta nel punto b) la richiesta di procedure. I criteri operativi possono così essere definiti anche in altri documenti;
Il requisito 4.4.7 “Preparazione alle emergenze e risposta” rimane sostanzialmente immutato;
Il requisito relativo alla “Sorveglianza e misurazioni” viene diviso in due paragrafi, 4.5.1 “Monitoraggio e misurazione” e 4.5.2 “Valutazione della conformità legislativa”;
Il requisito 4.5.3 diventa quello di “Non conformità, azioni preventive e correttive” (Le azioni preventive vengono prima). Viene specificata meglio la differenza fra azione preventiva, tesa a prevenire le potenziali non conformità ed azione correttiva, tesa a rimuovere cause di non conformità. La non conformità viene definita come scostamento da requisiti specificati. Le azioni correttive – preventive devono essere gestite tramite procedure. In buona sostanza un allineamento maggiore con Vision 2000;
Il requisito 4.5.4 diventa quello delle “Registrazioni”. La registrazione viene presentata come evidenza oggettiva dell’ottenimento della conformità. Le registrazioni devono essere rintracciabili ed è richiesta una procedura per la loro gestione. Si chiarisce che le registrazioni sono documenti non soggetti a cambiamenti. Rispetto alla versione 96 non sono più citate le tre registrazioni obbligatorie: addestramento, risultati degli audit e riesami. Le registrazioni obbligatorie sono, infatti, citate all’interno dei vari requisiti, così come ISO 9001:2000;
Il requisito 4.5.5 diventa “Verifiche ispettive interne, evidenziando meglio che si tratta di audit interni. Si cita, poi, la nuova norma ISO 19011 per la conduzione degli audit, anziché le ISO 14010;
Il requisito 4.6 “Riesame della direzione” specifica in tutti i punti che si tratta dell’alta direzione. Il riesame deve essere registrato e, come nella ISO 9001:2000, è diviso in “input del riesame” (risultati degli audit, modifiche di processo, azioni intraprese a seguito dei precedenti riesami) e “output del riesame” che devono portare al miglioramento continuo.