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Le banche dati genetiche devono tutelare la privacy

Il Presidente dell’Authority sulla privacy si esprime sul futuro provvedimento che prevede il prelievo coattivo di materiale biologico per fini investigativi.

Il Garante Francesco Pizzetti a riguardo del contenuto della nuova banca dati genetica:”E’ possibile che conservi, seppure in via transitoria, i dati raccolti per fini investigativi, insieme a quelli acquisiti del Ministero dell’Interno per motivi di sicurezza.

Ma allora si tratterà di approntare un sistema che risponda a due necessità molto diverse tra loro, perché in un caso c’è un prelievo coattivo disposto da magistrato di fronte ad un reato, nell’altro di una raccolta a scopo preventivo”.

Pensare a regole uguali e a procedure di conservazione univoche diventa complicato.

Conclude il Garante: “Se si intende raccogliere dati di uno e dell’altro tipo servono regole articolate e complesse; se si immagina una banca con un solo tipo di dati, riteniamo che sia difficilmente accettabile che per tutte le finalità si conservino campioni biologici.

Da parte nostra, c’è una contrarietà pregiudiziale a conservare il materiale biologico. Anche se questo atteggiamento non è interdittivo  di fronte a particolari esigenze”.