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Impianti di illuminazione di sicurezza negli edifici

fonte: sito www.uni.com

Sei all’interno di un edificio e suona l’allarme antincendio. Non sai se si tratta di una prova di evacuazione o se sei di fronte ad un reale pericolo. Ma se i criteri progettuali per l’illuminazione di sicurezza dell’edificio sono stati seguiti in modo corretto, sono stati verificati, revisionati e collaudati, immediatamente si accendono le luci di emergenza, le vie di fuga risultano bene indicate, i segnali ben visibili… ti ritrovi all’esterno dell’edificio nel più breve tempo possibile.

Messa a punto dalla commissione “Luce e illuminazione” dell’UNI, è stata recentemente pubblicata la norma nazionale UNI 11222:2006 “Luce e illuminazione – Impianti di illuminazione di sicurezza negli edifici – Procedure per la verifica periodica, la manutenzione, la revisione e il collaudo” che specifica le procedure per effettuare le verifiche periodiche, la manutenzione, la revisione ed il collaudo degli impianti per l’illuminazione di sicurezza negli edifici, costituiti da apparecchi per illuminazione di emergenza -sia di tipo autonomo sia di tipo centralizzato- e di altri eventuali componenti utilizzati, al fine di garantirne l’efficienza operativa.

Le verifiche periodiche che riguardano gli apparecchi di illuminazione e segnalazione di sicurezza consistono in operazioni in grado di controllare lo stato di funzionamento e di segnalazione, individuandone le eventuali anomalie e/o guasti. Tali verifiche periodiche -che devono essere eseguite da personale qualificato- possono essere suddivise nelle seguenti tipologie:
verifica di funzionamento
verifica dell’autonomia
verifica generale
per le quali si devono tenere in considerazione sia la legislazione vigente applicabile nella specifica situazione sia le specifiche fornite dal costruttore e/o installatore.

Oltre alle verifiche si deve poi prestare attenzione alla manutenzione periodica: si tratta di operazioni programmate che consentono di mantenere gli apparecchi in condizioni di efficienza, far sì che l’impianto esplichi le proprie funzioni di sicurezza nel tempo e di ridurre la probabilità che insorgano eventuali condizioni di guasto e/o pericolo. Deve infine essere previsto un processo di revisione dopo un periodo stabilito di esercizio ed una fase di collaudo, perché a seguito delle operazioni di manutenzione periodica deve essere verificata l’efficacia dell’intervento.

In conformità alla legislazione vigente deve essere tenuto un registro dei controlli periodici, strutturato in modo da poter essere utilizzato per più interventi e per più anni. Nell’appendice A alla UNI 11222:2006 sono riportate delle schede esemplificative del registro dei controlli, nell’appendice B sono indicati i riferimenti legislativi in vigore alla data di pubblicazione della norma.