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Il pendolarismo e l’astensione obbligatoria del lavoro prima del parto

Il D.lgs. 151/01  prevede che, fino all’emanazione di un decreto che meglio definisca i casi di astensione obbligatoria pre parto l’anticipazione del divieto sia disposta dalla Direzione Provinciale del Lavoro, sulla base di accertamento medico rilasciato dai competenti organi del Servizio Sanitario Nazionale. In tale ambito il pendolarismo viene valutato dalle direzioni provinciali come motivo di astensione dal lavoro.

Il viaggio tra il luogo di lavoro e l’abituale residenza non viene contemplato dalla legislazione, ma viene comunque citato come fattore di rischio nelle Linee Direttrici UE.

Infatti alla voce “spostamenti all’interno o all’esterno del luogo di lavoro” troviamo la seguente descrizione: “Gli spostamenti durante il lavoro e da e verso il luogo di lavoro possono essere problematici per le donne gestanti e comportare rischi, tra cui fatica,, vibrazioni, stress, posture statiche, disagi e infortuni. Tali rischi possono avere effetti significativi sulla salute delle lavoratrici gestanti e puerpere”.

Si ritiene pertanto opportuno, nell’analisi del rischio per stabilire il periodo di astensione obbligatoria effettuare una valutazione caso per caso considerando i seguenti elementi:

a) distanza (indicativamente otre 100 Km complessivi tra andata e ritorno)
b) tempo di percorrenza (indicativamente oltre 2 ore complessive tra andata e ritorno)
c) numero e tipo di mezzi di trasporto utilizzati (impiego di 2 o più mezzi)
d) caratteristiche del percorso (strade di montagna, condizioni meteorologiche sfavorevoli, ecc. )

In linea di massima, si applica il seguente criterio:
un mese anticipato se presente solo il requisito della distanza o il tempo di percorrenza
tutto il periodo del pre-parto se presenti almeno due degli elementi su indicati.

Articolo tratto da : LINEE GUIDA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DELLE LAVORATRICI MADRI( DECRETO LEGISLATIVO 151/2001) a cura del Gruppo Tecnico di Coordinamento dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della provincia di Bologna