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Il censimento delle sostanze chimiche utilizzate

Per poter procedere a una corretta valutazione è necessario censire tutte le sostanze chimiche (pericolose e non) che sono in uso presso la nostra attività produttiva.
E’ un lavoro lungo e che dovrà essere compiuto minuziosamente.
Spesso si ha a che fare con agenti chimici che a prima vista non hanno nessun nesso logico con la produzione considerata oppure con composti che vengono utilizzati, per così dire, “a margine” di lavorazioni principali.
Facciamo un esempio:
Durante l’uso di macchine utensili per la lavorazione dei metalli spesso sono utilizzati olii lubrorefrigeranti in grosse quantità, individuarli è semplice ma se si osserva la lavorazione più da vicino si scopre che potrebbero essere utilizzati altri prodotti. Pensiamo al grasso che viene messo sulle ganasce dei mandrini durante le manutenzioni o agli olii lubrificanti presenti all’interno della macchina. Anche queste sono sostanze chimiche che non sono immediatamente visibili, che vengono manipolate saltuariamente e magari in quantità molto ridotte ma che dovranno essere comunque censite.
Questa prima fase di indagine è molto impegnativa e getta le basi per tutto il resto della valutazione e per questa ragione dovrà essere portata a termine nel modo più completo possibile.
Consigliamo di organizzare il censimento come una tabella in cui ogni riga corrisponderà ad una sostanza e in ogni colonna saranno indicate le informazioni annesse al censimento.
Le principali informazioni da raccogliere durante questa fase sono:
Nome commerciale
genere (es. solvente, grasso, vernice, etc)
presenza della scheda di sicurezza aggiornata (successiva al 2000; questa ricerca mi permette di richiedere in anticipo ai fornitori le schede mancanti o troppo vecchie)
presenza nel composto di eventuali sostanze pericolose
concentrazioni delle sost. pericolose
etichettatura della sostanza (es. nociva, tossica, infiammabile, etc.)
stima delle quantità utilizzate riferite ad un periodo temporale  (dare un’idea se la sostanza è utilizzata in pochi gr o migliaia di chili ogni giorno, mese, anno…)
Eventuali altre informazioni utili per caratterizzare la sostanza.
La sorgente di tutte queste informazioni è la scheda di sicurezza, documento che verrà descritto più approfonditamente nella prossima pubblicazione.

Alla fine di questa prima fase è già possibile ottenere delle informazioni per poter fare una prima valutazione del rischio chimico, se non dovessero essere presenti sostanze etichettate come pericolose (ai sensi del D.Lgs. 52/97 e D.Lgs. 285/98 e s.m.i.) è possibile terminare la procedura con la classificazione di rischio moderato (eventuali eventi dannosi sono molto improbabili e le conseguenze sono poco gravi, temporanee e reversibili).
Nel caso più comune si troveranno sostanze che presentano un certo grado di pericolosità e quindi sarà necessario procedere con valutazioni più approfondite che verranno affrontate nei prossimi dossier.