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ISO 9001:2000

La pubblicazione della nuova norma di riferimento UNI EN ISO 9001:2000 pone una serie di dubbi a tutte le aziende già certificate, o in fase di certificazione e di rinnovo del certificato: cosa dovrò fare ora?

Implicazioni generali per le aziende

  1. Come concordato a livello internazionale (consultare anche il sito sincert.it), i certificati emessi a fronte della edizione 1994 della serie di norme contrattuali UNI EN ISO 9000 (9001, 9002 e 9003) dovranno avere una validità massima di tre anni dalla data della pubblicazione della ISO 9001:2000, quindi scadranno sostanzialmente il giorno 14 Dicembre 2003.
  2. Fino a tale data convivremo quindi con due edizioni di norme, pertanto le aziende potranno ancora chiedere certificazioni secondo l’edizione 1994, tenendo sempre in considerazione la suddetta scadenza.
  3. In sostanza, dal 15 Dicembre 2003 non esisteranno più, perché ritirati, certificati di conformità al set di norme edizione 1994 ma esisterà un’unica certificazione alla norma UNI EN ISO 9001:2000
  4. Poiché la nuova norma presenta modifiche sostanziali rispetto alla precedente edizione 1994, consigliamo di non attendere l’ultimo momento per effettuare la transizione in quanto potrebbero evidenziarsi alcune anomalie:
    L’azienda si presenta frettolosamente alla certificazione secondo nuova norma con rischio di segnalazioni di non conformità da parte dell’organismo di certificazione che potrebbero anche comportare il mancato rilascio e/o la sospensione della certificazione, con tutto ciò che ne consegue (ad es. per le aziende certificate, dover comunicare al mercato l’avvenuta sospensione e/o il ritiro del marchio dell’ente da tutta la documentazione pubblicitaria, ecc.)
    Creazione di “colli di bottiglia” per gli organismi di certificazione con tutti i rischi che una situazione di questo tipo può comportare.
  5. Molti organismi di certificazione spingono le aziende già certificate ad effettuare il passaggio alla nuova norma in occasione della visita di sorveglianza e/o rinnovo della certificazione, in modo da non esporre sovracosti.

Ad oggi ancora molte aziende richiedono la certificazione secondo il set di norme edizione 1994 (circa il 40-50% da nostre informazioni attendibili), probabilmente perché non si conoscono ancora in concreto le implicazioni sul sistema qualità. Di seguito sono indicale le linee guida utili

 (Traduzione del documento ISO/TC176/SC2 N525R)

 Documenti elaborati dall’APG

I documenti riguardanti la verifica ISO 90001:2000 sviluppati fino ad ora dall’APG riguardano in particolare i seguenti aspetti:

– La necessità di un approccio in due tempi alla verifica.
– La misurazione dell’efficacia e dei miglioramenti del SGQ.
– L’identificazione dei processi.
– La comprensione dell’approccio per processi.
– L’identificazione dei processi applicabili.
– La verifica dei requisiti del processo identificato.
– La dimostrazione della conformità alla norma.
– L’associazione di una verifica ad un particolare compito, attività o processo particolare del sistema.
– La verifica del miglioramento continuo.
– La verifica di QMS che presenta una documentazione minima.
– La modalità di verifica dei processi relativi all’alta direzione.
– Il modello e l’utilità delle check list delle verifiche.
– Lo scopo delle ISO 9001:2000, scopo del QMS e definizione dello scopo della certificazione.
– Il valore aggiunto della verifica.
– La verifica dell’appropriatezza e dell’efficacia delle azioni intraprese.
– L’efficacia dell’uso dell’ISO 19011:2002, Linee guida per la verifica dei sistemi gestione qualità e/o gestione ambiente.
– La verifica dei requisiti cogenti e normativi.
– La verifica della politica della qualità e degli obiettivi della qualità.
– La verifica dei dispositivi di monitoraggio e di controllo.

L’APG ha recentemente accettato di elaborare ulteriore documentazione in aggiunta, in merito ai seguenti argomenti:

– La verifica della soddisfazione del cliente
– La redazione delle non conformità rilevate e che possono rappresentare ulteriori fonti di informazioni.
– L’esame delle soluzioni adottate nei casi di non-conformità per assicurarsi che la soluzione considerata sia stata apportata e che si sia rivelata efficace.

Guide IAF sull’applicazione della ISO 9001:2000

 (Traduzione del documento ISO/TC176/SC2 N524R2)

Guida n° 1

Tutti i requisiti della ISO 9001:2000 sono di carattere generale e predisposti per essere applicati a tutte le organizzazioni. Le situazioni per le quali è possibile escludere taluni requisiti sono chiaramente riportate al punto 1.2 “Applicazione” della ISO 9001:2000.
L’ISO/TC 176/SC2 ha pubblicato il documento guida ISO/TC 176/SC”2/N524R sulla applicazione della ISO 9001:2000, documento che è stato avallato da questo gruppo. Va richiamata l’attenzione sul fatto che questo è un documento “vivo” e potrà subire successive revisioni. L’ultima versione del documento può essere trovata sul sito dell’ISO/TC 176/SC2 (http://www.bsi.org.uk/iso-tc176-sc2).
Dato che l’ISO 9001:2000 sostituirà l’edizione 1994 delle ISO 9001, 9002 e 9003, occorre prestare particolare attenzione nel richiamare i requisiti del punto 7.3 dell’ISO 9001:2000 “Progettazione e sviluppo”, dato che l’inclusione o l’esclusione di questo processo non risulterà più evidente dal titolo e numero della norma utilizzata per la certificazione.

Guida n° 2

Se l’organizzazione è responsabile della progettazione e sviluppo di prodotti/servizi che rientrano nell’ambito della certificazione, indipendentemente dal fatto che tale processo sia svolto in proprio o sia stato appaltato, il punto 7.3 della ISO 9001:2000 deve essere incluso nel SGQ.
Nel valutare la validità delle esclusioni richieste al punto 7.3 dell’ISO 9001:2000, occorre prestare attenzione alla definizione di “progettazione e sviluppo” riportata sulla ISO 9000:2000, quando riferita al prodotto/servizio:

“Insieme di processi che trasforma requisiti in caratteristiche specificate o nella specifica di un prodotto/servizio, di un processo o di un sistema.”

La ISO 9000:2000 definisce anche “requisito” come
“esigenza o aspettativa che può essere espressa, generalmente implicita o cogente”

Se all’organizzazione non vengono precisate le caratteristiche del prodotto necessarie per pianificare i connessi processi produttivi e se è l’organizzazione che deve precisare tali caratteristiche in base ai requisiti del cliente od a quelli cogenti, questo, per definizione, è considerato “progettazione e sviluppo del prodotto/servizio”. Questo processo va quindi incluso nel SGQ, in accordo con i requisiti del punto 7.3 della ISO 9001:2000.

Note:
La “progettazione e sviluppo” è vista tradizionalmente come incentrata su prodotti “tangibili”, ma è parimenti applicabile se il prodotto dell’organizzazione è un servizio.
L’organizzazione può decidere di appaltare all’esterno il processo di progettazione e sviluppo, nel qual caso deve essere applicato il punto 4.1 “Requisiti generali” della ISO 9001:2000.
Una organizzazione può non essere responsabile della progettazione e sviluppo di tutti i prodotti che rientrano sotto il proprio SGQ.
Una organizzazione può avere la responsabilità e l’autorità per apportare modifiche alla specifica o alle caratteristiche del prodotto/servizio, pur non essendo responsabile del processo di progettazione e sviluppo originario. In questi casi alcuni dei requisiti del punto 7.3 potrebbero risultare non applicabili, ma il punto 7.3 non potrà essere escluso nella sua interezza.

Guida 3

I certificati emessi a fronte della ISO 9001:2000 devono chiaramente descrivere il campo di applicazione del SGQ in modo da non trarre in inganno i clienti, e deve assicurare la disponibilità di informazioni in modo da permettere agli utilizzatori di sapere quali categorie di prodotti/servizi e quali processi di realizzazione di tali prodotti/servizi sono coperti dalla certificazione. Deve in particolare essere esplicitata sul certificato la responsabilità per la progettazione e sviluppo del prodotto/servizio e per gli altri principali processi realizzativi quali la produzione, la commercializzazione, i servizi.

  1. a) La esclusione dei requisiti del punto 7 può essere applicata a tutte o parte delle categorie di prodotti/servizi che rientrano sotto il SGQ. Nel manuale della qualità dell’organizzazione deve essere riportata la giustificazione per l’esclusione di qualunque requisito e l’organismo di certificazione deve esaminare la validità di tutte le eventuali esclusioni nel corso delle verifiche ispettive di certificazione e di sorveglianza.
  2. b) Se l’organizzazione è responsabile della progettazione e sviluppo, sia se sviluppa tale processo in proprio o lo appalta all’esterno, la formulazione del campo di applicazione riportato sul certificato deve contenere espressioni quali: “La progettazione del …”, o “Lo sviluppo del …”, o “La progettazione e sviluppo del …”
  3. c) Per assicurare trasparenza alle certificazioni, sui certificati emessi a fronte della ISO 9001:2000 deve essere riportata la seguente frase:
    “Ulteriori chiarimenti sul campo di applicazione di questo certificato e sulla applicabilità dei requisiti della ISO 9001:2000 possono essere ottenuti consultando l’organizzazione certificata”.

Guida alla documentazione

Le linee guida, sintetiche, facili da leggere e da capire, fanno parte del pacchetto auditing e rappresentano un valido strumento per un approccio pratico all’uso delle norme.
Le linee guida sono state studiate principalmente per il personale degli organismi di certificazione che verificano sistemi di qualità per organizzazioni che intendono certificarsi secondo le ISO 9001:2000, come una conferma ulteriore e indipendente dalla certificazione, della conoscenza e applicazione delle norme ISO.

Le linee guida possono essere utili al personale per svolgere verifiche interne volte ad aggiornare il management in merito alle performance del sistema qualità dell’organizzazione, ai consulenti, ai formatori e a tutti coloro che abbiano interessi per la qualità. Le linee guida non sono emesse dall’ISO a titolo normativo, né costituiscono un ulteriore prodotto dell’elaborazione della normativa. I documenti hanno lo scopo di fornire un ulteriore aiuto per coloro che utilizzano le ISO 9001:2000, senza modificare i requisiti della norma.

 (Traduzione del documento ISO/TC176/SC2 N525R)

  1. Introduzione

Nel 2000, due dei più importanti obiettivi della revisione delle norme serie ISO 9000 sono stati:

a) sviluppare un modello semplificato per tenere conto delle piccole nonché delle medie e grandi organizzazioni.
b) far in modo che la quantità ed i dettagli della documentazione risultassero più aderenti ai risultati desiderati delle attività dell’organizzazione.

La ISO 9001:2000 “Sistemi Gestione Qualità: Requisiti” ha raggiunto questi obiettivi. Lo scopo di questo documento guida è quello di precisare le finalità della nuova norma per quanto riguarda la documentazione.

La ISO 9001:2000 è meno prescrittiva della sua precedente edizione del 1994 e permette alle organizzazioni una maggior flessibilità di scelta sul come documentare il proprio SGQ. Ciò consente ad ogni singola organizzazione di sviluppare il minimo di documentazione necessaria per dimostrare di aver pianificato, svolto e tenuto sotto controllo i suoi processi nonché di aver messo in atto e migliorato con continuità l’efficacia del proprio SGQ.

Occorre ricordare che la ISO 9001:2000 richiede (come ha sempre richiesto, peraltro) un “sistema gestione qualità documentato” e non un “sistema di documenti”.

  1. Che cos’è un documento – Definizioni e riferimenti

Indipendentemente dal fatto che un’organizzazione abbia adottato, o meno, un SGQ formalizzato, i principali obiettivi di una documentazione sono i seguenti:

a) Trasferimento di informazioni

la documentazione è un mezzo per trasmettere e comunicare informazioni. Tipo ed estensione della documentazione dipendono dalla natura dei prodotti/servizi e dei processi dell’organizzazione, dal grado di formalismo e di abilità di comunicazione nell’ambito della organizzazione nonché dal suo livello culturale.

b) Evidenza di conformità

la documentazione può fornire evidenza che quanto pianificato è stato effettivamente fatto

c) Condivisione di conoscenze

la documentazione permette di divulgare e conservare le esperienze dell’organizzazione. Un esempio tipico è quello delle specifiche tecniche, che possono essere utilizzate come base per la progettazione e sviluppo di nuovi prodotti.

L’Allegato 1 (derivato dalla ISO 9000:2000) presenta un elenco di termini comunemente utilizzati per quanto riguarda la documentazione. Occorre segnalare che il punto 4.2 della ISO 9001:2000 “Requisiti relativi alla documentazione” precisa in una nota che “la documentazione può avere qualunque forma o tipo di supporto” e che la definizione di documento, nel punto 3.7.2 della ISO 9000:2000, riporta, in una nota, i seguenti esempi:

-carta
-nastro magnetico
-disco elettronico o ottico
-fotografia
-campione di riferimento (master sample)

Il Rapporto Tecnico ISO/TR 10013 “Guida per la documentazione del SGQ” fornisce ulteriori precisazioni in merito.

  1. I requisiti della ISO 9001:2000 per la documentazione

Il punto 4.1 della ISO 9001:2000 “Requisiti generali” richiede che una organizzazione debba “stabilire, documentare, attuare, e migliorare con continuità l’efficacia del SGQ in accordo con i requisiti della presente norma internazionale “.

Il punto 4.2.1 “Generalità” precisa che la documentazione del SGQ deve includere:

-una dichiarazione documentata della politica per la qualità e degli obiettivi per la qualità,
-un manuale della qualità,
-le procedure documentate richieste dalla norma,
-i documenti necessari all’organizzazione per assicurare, in modo efficace, la pianificazione, la -operatività ed il controllo dei suoi processi,
-le registrazioni per la qualità richieste dalla norma.

Le note del punto 4.2 precisano che dove la norma richiede espressamente una “procedura documentata”, tale procedura deve essere predisposta, documentata, messa in atto e tenuta aggiornata e che l’estensione della documentazione del SGQ può differire da un’organizzazione all’altra in funzione della:

-dimensione dell’organizzazione e del tipo di attività,
-complessità dei processi e della loro interazione,
-competenza della persona.

Tutti i documenti che fanno parte del SGQ devono essere gestiti in accordo con il punto 4.2.3 dell’ISO 9001:2000, o, nel caso delle registrazioni, in accordo con il punto 4.2.4.

  1. Guida al punto 4.2 dell’ISO 9001:2000

I commenti sotto riportati mirano ad assistere gli utilizzatori della ISO 9001:2000 nella comprensione delle finalità dei requisiti generali della norma internazionale per la documentazione.

a) Dichiarazioni documentate sulla politica e sugli obiettivi per la qualità

I requisiti per la politica per la qualità sono definiti al punto 5.3 della ISO 9001:2000. Dato che la politica per la qualità è un documento, occorre che questo sia gestito in accordo con i requisiti del punto 4.2.3.

Alcune organizzazioni potrebbero essere in fase di revisione della propria politica per la prima volta, per allinearla alla ISO 9001:2000, e dovranno porre particolare attenzione ai punti 4.2.3 (c), (d) e (g).

I requisiti per gli obiettivi per la qualità sono precisati al punto 5.4.1 della ISO 9001:2000. Questi obiettivi documentati per la qualità sono anch’essi soggetti ai requisiti del punto 4.2.3 della norma.

b) Manuale della qualità

Il punto 4.2.2 della ISO 9001:2000 precisa il contenuto minimo del manuale qualità. Ciascuna organizzazione è libera di decidere Il tipo di presentazione e di struttura del manuale, in relazione alla dimensione, alla cultura ed alla complessità dell’organizzazione stessa.

Alcune organizzazioni possono scegliere di utilizzare il manuale della qualità anche per scopi diversi da quello di documentare semplicemente il SGQ.

Una piccola organizzazione può trovare utile descrivere il suo SGQ in un unico manuale, includendovi anche le procedure richieste dalla norma. Organizzazioni di maggiori dimensioni, o multi nazionali, possono aver bisogno di più manuali, a livello generale, regionale o nazionale, e di una gerarchia della documentazione più complessa.

Il manuale della qualità è un documento che va tenuto sotto controllo in accordo con i requisiti del punto 4.2.3.

c) Procedure documentate

La ISO 9001:2000 richiede espressamente che l’organizzazione abbia delle “procedure documentate” per le seguenti sei attività:

– (4.2.3) Tenuta sotto controllo dei documenti
– (4.2.4) Tenuta sotto controllo delle registrazioni della qualità
– (8.3) Tenuta sotto controllo dei prodotti non conformi
– (8.2.2) Verifiche ispettive interne
– (8.5.2) Azioni correttive
– (8.5.3) Azioni preventive

Queste procedure documentate vanno tenute sotto controllo in accordo con i requisiti del punto 4.2.3.

Alcune organizzazioni possono trovare utile accorpare le procedure relative a diverse attività in una singola procedura documentata (ad esempio per le azioni correttive e preventive).

Altre organizzazioni possono scegliere di documentare una data attività utilizzando più di una procedura (come nel caso delle verifiche ispettive interne). Entrambe le soluzioni sono accettabili.

Alcune organizzazioni (in particolare quelle di grandi dimensioni o con i processi più complicati), per mettere in atto un SGQ efficace, possono aver bisogno di più procedure documentate (e particolarmente di quelle relative ai processi di realizzazione dei prodotti/servizi).

Altre organizzazioni possono aver bisogno di ulteriori procedure, ma la dimensione e/o cultura dell’organizzazione potrebbero permettere una loro efficace adozione senza che esse debbano essere necessariamente documentate.

L’organizzazione tuttavia, per dimostrare la sua conformità alla ISO 9001:2000, deve essere in grado di fornire evidenza oggettiva (non necessariamente documentata) che il proprio SGQ è stato attuato efficacemente.

d) Documenti necessari all’organizzazione per assicurare l’efficace pianificazione, operatività e controllo dei suoi processi

Per dimostrare la efficace messa in atto del SGQ, può essere necessario che una organizzazione predisponga altri documenti oltre alle procedure documentate.

Gli unici altri documenti espressamente richiamati dalla ISO 9001:2000 sono:

– Politica per la qualità (4.2.1a)
– Obiettivi per la qualità (4.2.1a)
– Manuale della qualità (4.2.b)

La ISO 9001:2000 contiene diversi altri requisiti che potrebbero fornire valore aggiunto al SGQ dell’organizzazione e dimostrare la conformità alla norma qualora un’organizzazione utilizzasse altri documenti, pur se non espressamente richiesti dalla norma. Ad esempio:

– Diagrammi o schemi di flusso dei processi, e/o descrizioni dei processi
– Organigrammi
– Specifiche
– Istruzioni di lavoro o di prova
– Comunicazioni interne
– Programmi di produzione
– Elenco dei fornitori approvati
– Piani di controllo qualità
– Piani della qualità

e) Tutti questi tipi di documenti vanno tenuti sotto controllo in accordo con i requisiti del punto 4.2.3 e/o del punto 4.2.4, ove applicabile.

f) Registrazioni della qualità

L’Allegato 2 riporta degli esempi di registrazioni della qualità espressamente richiesti dal-la ISO 9001:2000. Le organizzazioni sono libere di predisporre altri tipi di registrazioni della qualità che possono essere necessari per dimostrare la conformità dei suoi processi, dei prodotti e del SGQ.

5) Organizzazioni che intendono adattare il proprio SGQ

I commenti sotto riportati mirano ad assistere le organizzazioni che hanno un SGQ conforme ai requisiti della ISO 9001 o 9002:1994, nel comprendere i cambiamenti della documentazione che potrebbero essere richiesti o facilitati dalla transizione alla ISO 9001:2000.

Una organizzazione che già opera con un SGQ non è necessario che riscriva tutta la sua documentazione per rispondere ai requisiti della ISO 9001:2000. Questo è valido in particolare per quelle organizzazioni che hanno impostato il SGQ sul proprio modo di operare, secondo l’approccio per processi. In questo caso la documentazione esistente può risultare adeguata e può essere semplicemente richiamata nella revisione del manuale della qualità.

Una organizzazione che non ha adottato in precedenza l’approccio per processi dovrà porre particolare attenzione alla definizione dei suoi processi, alla loro sequenza ed interazione, e può essere opportuno che li documenti con schemi di flusso. Va segnalato, comunque, che la norma ISO 9001:2000 non richiede che questi schemi di flusso siano documentati.

Dato che la ISO 9001:2000 è meno prescrittiva della sua precedente edizione, una organizzazione può essere in grado di snellire e/o di confermare i documenti in uso, in maniera da semplificare il suo SGQ.

6) Organizzazioni che si preparano ad adottare un SGQ

I commenti sotto riportati possono essere utili per le organizzazioni che sono in procinto di adottare un SGQ e che desiderano conformarsi ai requisiti della ISO 9001:2000.

Alle organizzazioni che sono in procinto di adottare un SGQ, o che devono ancora adottarlo, la nuova ISO 9001:2000 enfatizza l’adozione di un approccio per processi. Questo approccio comporta:

– Individuare i processi necessari per una efficace messa in atto del SGQ
– Capire le interazioni esistenti tra questi processi
– Documentare i processi per quanto necessario ad assicurare il loro efficace sviluppo e controllo

I processi per un’efficace attuazione del SGQ comprendono quelli relativi alla direzione, alle risorse, alla realizzazione di prodotti/servizi ed alle misure.

L’analisi dei processi dovrebbe essere l’elemento trainante per la definizione dell’entità della documentazione necessaria per il SGQ, tenuto conto dei requisiti della ISO 9001:2000. Non dovrebbe essere la documentazione che trascina i processi, ma viceversa.

7) Dimostrazioni di conformità alla ISO 9001:2000

È importante ricordare, alle organizzazioni che desiderano dimostrare la conformità ai requisiti della ISO 9001:2000 (per motivi di certificazione, o contrattuali, o altri ancora), che è necessario fornire evidenza della effettiva attuazione del SGQ.

Le organizzazioni possono essere in grado di dimostrare la conformità alla norma senza l’esigenza di un’ampia documentazione.

Per poter dichiarare la conformità alla ISO 9001:2000 l’organizzazione deve essere in grado di fornire evidenze oggettive della efficacia dei propri processi e del proprio SGQ. Il punto 3.8.1 della ISO 9000:2000 definisce “evidenza oggettiva” come “dati che supportano l’esistenza o la veridicità di qualcosa” e precisa che “l’evidenza oggettiva può essere fornita da osservazioni, misure, prove o da altri mezzi”.

L’evidenza oggettiva non dipende necessariamente dalla esistenza di procedure documentate, di registrazioni della qualità o di altra documentazione (salvo quelle espressamente richieste dalla ISO 9001:2000). In alcuni casi (ad esempio per il punto 7.1. “Pianificazione della realizzazione del prodotto” e per il punto 8.2.4 “Monitoraggio e misurazione del prodotto”), spetta all’organizzazione stabilire quali sono le registrazioni necessarie per fornire questa evidenza oggettiva.

Qualora un’organizzazione non abbia una specifica procedura interna per una particolare attività e tale procedura non sia richiesta dalla norma (come nel caso del punto 5.6 “Riesame della direzione”), è accettabile che questa attività sia condotta utilizzando come base il punto corrispondente della norma ISO 9001:2000. In queste situazioni, sia le verifiche ispettive interne sia quelle esterne possono utilizzare il testo della ISO 9001:2000 per effettuare valutazioni di conformità.

ALLEGATO 1 – Termini e definizioni relative ai documenti (dalla ISO 9000:2000)

documento: informazioni, con il loro mezzo di supporto
guida: documento che fornisce raccomandazioni o suggerimenti
manuale della qualità: documento che descrive il sistema di gestione per la qualità di un’organizzazione
piano della qualità: documento che, per uno specifico progetto, prodotto, processo o contratto, specifica quali procedure, e le risorse associate, devono essere utilizzate e da chi e quando
procedura: modo specificato per svolgere un’attività o un processo
registrazione: documento che riporta i risultati ottenuti o fornisce evidenza delle attività svolte
specifica: documento che stabilisce requisiti

ALLEGATO 2 – Registrazioni richieste dalla ISO 9001:2000

5.6.1 Riesame da parte del vertice dell’organizzazione
6.2.2 (e) Istruzione, addestramento, capacità ed esperienza del personale
7.1(d) Evidenza che i processi realizzativi ed i prodotti risultanti ottemperino ai requisiti
7.2.2 Risultati dei riesami dei requisiti relativi al prodotto/servizio e delle conseguenti azioni
7.3.2 Elementi in ingresso alla progettazione e sviluppo
7.3.4 Risultati dei riesami della progettazione e sviluppo e necessarie azioni conseguenti
7.3.5 Risultati delle verifiche della progettazione e sviluppo e necessarie azioni conseguenti
7.3.6 Risultati della validazione della progettazione e sviluppo e necessarie azioni conseguenti
7.3.7 Risultati del riesame delle modifiche alla progettazione e sviluppo e necessarie azioni conseguenti
7.4.1 Risultati della valutazione dei fornitori e azioni conseguenti tale valutazione
7.5.2 (d) Quanto stabilito dall’organizzazione per dimostrare la validazione dei processi qualora i relativi risultati non possono essere verificati con monitoraggi o misurazioni successive
7.5.3 La identificazione univoca del prodotto/servizio, quando ne è richiesta la rintracciabilità
7.5.4 Proprietà del cliente perse, danneggiate o comunque trovate non adatte all’uso
7.6.(a) Criteri adottati per la taratura o la verifica delle apparecchiature di misura, in assenza di campioni internazionali o nazionali
7.6 Validità dei precedenti risultati, qualora si accerti che le apparecchiature di misura non sono conformi ai relativi requisiti
7.6 Risultati delle tarature e verifiche delle apparecchiature di misura
8.2.2 Risultati delle verifiche ispettive interne
8.2.4 Evidenza della conformità dei prodotti/servizi ai criteri di accettabilità e indicazione della o delle persone che autorizzano il rilascio del prodotto/servizio
8.3 Natura delle non conformità di prodotto/servizio e azioni conseguenti intraprese, incluse le eventuali concessioni ottenute
8.5.2 Risultati delle azioni correttive
8.5.3 Risultati delle azioni preventive