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Codice di condotta per la libertà di espressione su internet

Secondo un’anticipazione riportata dal Wall Street Journal, Google, Yahoo! e Microsoft – nemici giurati nel mercato dell’ICT – hanno raggiunto un accordo sui principi di base da adottare per tutelare i diritti e la privacy dei loro utenti, sopratutto nei Paesi in cui i governi adottano una politica d’ingerenza e limitano la libertà di espressione.

Il documento, che sarà formalizzato martedì prossimo, prevede tra l’altro di “interpretare e applicare in modo riduttivo le richieste [dei Governi] che potrebbero mettere a rischio la privacy degli utenti stessi”. Sempre secondo il Wall Street Journal, si tratterebbe di una risposta alle critiche piovute sui colossi dell’informatica americana, accusati di aver ceduto alle richieste dei regimi anteponendo le ragioni del business alla tutela delle persone (ricordiamo la vicenda del blocco del sito di Apple iTunes in Cina).

Alla stesura del documento hanno collaborato associazioni per la difesa dei diritti umani, come Human Rights First” e “Committee to protect Journalists”, di New York, e gruppi no profit, come il Center for Democracy e il Technology and Business for Social Responability .

Altro impegno preso dalle tre compagnie è quella di valutare le politiche dei singoli Paesi  prima di lanciare nuove iniziative di business, discutendone i rischi per i diritti degli utenti insieme alle aziende partner.

Fonti: Wall Street Journal