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RenTRi: nuovo registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti

Entrerà in vigore il 15 giugno 2023 il decreto 4 aprile 2023, n. 59 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 31 maggio 2023, che disciplina il sistema di tracciabilità dei rifiuti e il registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti.

Il nuovo decreto interministeriale stabilisce le regole per il funzionamento di RenTRi, la piattaforma gestita direttamente dal Ministero dell’Ambiente, che avrà il compito di raccogliere e rendere disponibili in formato digitale i dati sui rifiuti prodotti e gestiti dai soggetti obbligati all’iscrizione. L’obiettivo principale di questo sistema è digitalizzare le pratiche aziendali al fine di semplificare le procedure cartacee attuali e migliorare l’efficienza delle azioni di contrasto alla gestione illecita dei rifiuti.

RenTRI, il nuovo registro elettronico dei rifiuti

A differenza del precedente sistema di tracciabilità chiamato Sistri, introdotto nel 2009 ma successivamente abrogato senza mai entrare in funzione, RenTRi sarà avviato gradualmente. I soggetti obbligati non dovranno affrontare un “click day”, ma è previsto un periodo transitorio più ampio, con adesioni scaglionate nell’arco di 18-30 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, a seconda delle dimensioni delle aziende. Le prime iscrizioni, riservate ai produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, inizieranno solo a partire da dicembre 2024.

Il decreto interministeriale introduce anche i nuovi modelli di registri di carico e scarico e formulari, che saranno utilizzati in formato cartaceo dai soggetti non obbligati all’iscrizione alla piattaforma. Tuttavia, i soggetti obbligati dovranno utilizzare tali modelli in formato digitale a partire dalla data d’iscrizione, per inviare al RenTRi i dati sulle movimentazioni di rifiuti. I formulari digitali potranno essere visualizzati anche su dispositivi mobili durante il trasporto.

Le modalità tecniche di compilazione dei formulari e tutte le principali modalità operative del sistema, inclusa la trasmissione dei dati al RenTRi, saranno definite successivamente dal Ministero dell’Ambiente tramite uno o più decreti direttoriali. A differenza di quanto accaduto con Sistri, non saranno necessari veri e propri decreti ministeriali. Durante il periodo transitorio, verranno affinate le istruzioni operative per la gestione della piattaforma, sia attraverso gli applicativi forniti alle aziende, sia garantendo l’interoperabilità con i principali software gestionali presenti sul mercato.

 

RenTRI, le sfide della digitalizzazione

Questo nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti rappresenta un passo significativo verso una gestione più efficiente ed ecologicamente sostenibile dei rifiuti in Italia. La digitalizzazione delle pratiche aziendali consentirà una gestione più rapida, accurata e trasparente dei dati relativi alla produzione e alla movimentazione dei rifiuti. Questo porterà a una migliore tracciabilità lungo l’intera catena di gestione dei rifiuti, dall’origine alla destinazione finale.

Una delle principali sfide nella gestione dei rifiuti è la prevenzione della gestione illecita, come lo smaltimento abusivo o la truffa sui quantitativi dichiarati. Con il nuovo sistema RenTRi, le autorità competenti potranno monitorare in tempo reale le operazioni legate ai rifiuti, verificando la correttezza delle informazioni fornite dalle aziende e identificando eventuali irregolarità o frodi.

Inoltre, la digitalizzazione dei dati semplificherà le procedure amministrative per le aziende, riducendo la burocrazia e i costi associati alla gestione cartacea dei documenti. Le informazioni sui rifiuti potranno essere inviate e consultate in modo più efficiente, accelerando i processi di autorizzazione e consentendo una maggiore collaborazione tra le parti interessate, come produttori, trasportatori e impianti di trattamento.

Un altro beneficio del sistema RenTRi è la sua capacità di generare dati statistici accurati e aggiornati sulla produzione e la gestione dei rifiuti. Queste informazioni saranno utili per monitorare e valutare l’impatto delle politiche ambientali, nonché per sviluppare strategie di gestione dei rifiuti più efficaci a livello nazionale.

Da un punto di vista ambientale, la tracciabilità dei rifiuti permetterà di ottimizzare i processi di smaltimento e di riciclo. I dati raccolti forniranno informazioni preziose sulle quantità e sulla tipologia di rifiuti prodotti, consentendo di identificare potenziali aree di miglioramento e promuovendo pratiche di gestione più sostenibili.

È importante sottolineare che il successo di questo nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti dipenderà dalla piena collaborazione e conformità delle aziende coinvolte. Sarà necessario che tutte le parti interessate aderiscano al sistema RenTRi e forniscano dati accurati e tempestivi. Solo attraverso una stretta cooperazione tra il settore pubblico e quello privato sarà possibile raggiungere gli obiettivi di una gestione dei rifiuti più efficiente ed ecologicamente sostenibile.

I corsi di formazione ambientale così come il corso di Gestione dei rifiuti sono essenziali in un’epoca in cui la sostenibilità e la conservazione ambientale sono al centro dell’attenzione globale. Questi programmi formativi forniscono approfondimenti su argomenti come la gestione ecocompatibile, la salvaguardia degli ecosistemi e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

In conclusione, l’entrata in vigore del decreto 4 aprile 2023, n. 59 e l’introduzione del sistema RenTRi segnano un importante passo avanti per l’Italia nella gestione dei rifiuti.