Consulenza e Formazione Sicurezza, Medicina Del Lavoro, Sistemi Di Gestione, Qualità, Privacy, Ambiente e Modelli Organizzativi

Buone Pratiche per il Risparmio Energetico

Il risparmio energetico rappresenta una delle sfide più pressanti del nostro tempo, essenziale sia per proteggere l’ambiente sia per ridurre le spese. Risparmiare energia significa non solo utilizzare meno elettricità o carburante, ma anche ottimizzare l’efficienza dei dispositivi e delle abitazioni che utilizziamo ogni giorno. Adottare soluzioni come l’isolamento termico, l’uso di elettrodomestici a basso consumo e l’illuminazione LED sono solo alcune delle misure che possiamo implementare. Quando riusciamo a risparmiare energia, contribuiamo direttamente alla diminuzione delle emissioni di CO2 e alla protezione del nostro pianeta. Inoltre, la riduzione dei consumi si traduce in una diminuzione delle bollette, portando benefici tangibili anche sul fronte economico.

Risparmiare Energia, i migliori “N” metodi

Nel mondo contemporaneo, l’importanza del risparmio energetico non può essere sottovalutata. Ecco i migliori “N” metodi per risparmiare energia efficacemente:

Riscaldare e rinfrescare abitazioni  e scuole

Ogni grado in meno di temperatura nell’appartamento dà un risparmio del 7%. In casa e a scuola, anche in inverno, la temperatura massima non dovrebbe essere maggiore di 20 °C.
Attenzione ai condizionatori che sono dei veri e proprio divoratori di energia: negli ultimi anni il loro uso è aumentato moltissimo e spesso senza buon senso!

Isolare l’appartamento

I pannelli isolanti nei muri perimetrali, nel solaio del tetto o in cantina danno un risparmio fino al 30%, i doppi vetri riducono le dispersioni di calore fino al 40%, i feltri autoadesivi lungo i bordi delle finestre, delle porte, dei casset­toni delle finestre riducono gli sprechi.

Muoversi bene

È bene sviluppare l’uso della bicicletta oppure, ove possibile, andare a piedi. L’auto dovrebbe essere sempre la seconda alternativa. Organizzarsi con i colleghi o con i compagni di classe per recarsi al lavoro o a scuola con un unico mezzo potrebbe es­sere un passo verso una mobilità più sostenibile.

L’illuminazione in casa

È possibile contenere i consumi di energia utilizzata per l’illuminazione. Non è necessario aumentare la potenza delle lampadine, e quindi i consumi, basta scegliere le lampadine giuste: le lampade a incandescenza (cioè quelle tradizionali) consumano più energia e durano meno delle lampade a risparmio energetico (a fluorescenza). Naturalmente bisogna ricordarsi di spegnere le luci inutili.

Gli elettrodomestici

Le nostre case sono dotate di ogni tipo di elettrodomestici: asciugacapelli, forni elettrici, condizionatori, persino macchine elettriche che impastano e cuociono il pane. Insomma c’è proprio di tutto. Come utilizzarli in maniera efficiente diminuendo i consumi e quindi l’impatto sull’ambiente?
Attualmente gli elettrodomestici (i cosiddetti “classe A”) che si trovano in commercio permettono di consumare meno elettricità, meno acqua e anche meno detersivo. Se possibile poi, è meglio usarli di mattina presto o di sera. Privilegiare l’utilizzo del forno a microonde per scongelare e riscaldare i prodotti, anche se la potenza richiesta da tali tipi di forni è notevole la velocità con la quale si scaldano gli alimenti è altissima. Scegliere una lavatrice che consuma meno acqua e meno energia

Televisione e stereo

Gli apparecchi in stand-by sono una delle maggiori fonti di spreco energetico in casa. Se il televisore è in posizione standby, vale a dire con la luce rossa accesa, continua a consumare energia: in media 20 watt per ogni ora.
Una famiglia di 3-4 persone orientativamente consuma annualmente:
3.000 kWh elettrici, 6.000 kWh termici per il riscaldamento degli ambienti e 3.000 kWh termici per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria.
La stessa famiglia, utilizzando elettrodomestici a basso consumo e dispositivi per il risparmio dell’acqua, con una buona coibentazione dell’appartamento, potrebbe consumare annualmente:
1.500 kWh elettrici, 3.500 kWh termici per il riscaldamento degli ambienti e 2.000 kWh termici per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria.
Con l’istallazione di 1 kWp fotovol­taico e 4 m2 di collettori solari, la stessa famiglia potrebbe coprire il 50% del fabbisogno di energia elettrica e il 50% del fabbisogno di energia termica per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitari, evitando di immettere in atmosfera circa 2,5 tonnellate di anidride carbonica.

Il risparmio energetico non è solo una responsabilità individuale, ma un imperativo collettivo. In questo contesto, i corsi di formazione ambientale rivestono un ruolo cruciale, fornendo le conoscenze e gli strumenti necessari per adottare pratiche sostenibili. Adottando misure di efficienza, non solo riduciamo le spese e proteggiamo l’ambiente, ma tracciamo anche una via sostenibile per le future generazioni. L’energia conservata oggi è il patrimonio di domani.