La sfida del risparmio energetico passa anche dai Comuni
I continui aumenti del prezzo del petrolio rendono sempre più impellente la necessità di ridurre i consumi.
Per quanto riguardo l’illuminazione secondo l’Enea, l’Italia ha un consumo elettrico per illuminazione pari a 7 miliardi di kwh, 5 dei quali si potrebbero risparmiare se ognuno di noi illuminasse la propria casa con più razionalità.
Un’indagine nazionale condotta da Legambiente e l’Università di Padova denominata “Facciamo piena luce!” e presentata lo scorso marzo ha mostrato che l’illuminazione pubblica rappresenta l’1,9% dei consumi del Paese con un impatto complessivo sulla bolletta energetica pari a 12,6 milioni di tonnellate di petrolio. Sarebbe, dunque buona norma, ancora prima di implementare nuove centrali, agire sul risparmio energetico. Sempre secondo l’indagine condotta su 103 Comuni italiani è emerso che migliorare in tal senso è possibile; sono di esempio realtà come Pavia che è risultata avere il parco lampade migliore con il 47% di efficienza energetica in più rispetto a tutte le altre città; segue Siena, prima per minore consumo su punto luce. Per quanto riguarda il sud, punte di eccellenza si dimostrano Caltanissetta, la città che spende meno per illuminare un chilometro quadrato, e Catanzaro.
Da sottolineare, infine, la volontà di Padova di realizzare un piano energetico che razionalizzi la spesa di illuminazione attraverso la sostituzione di lampade e l’installazione di dispositivi che porteranno ad un risparmio stimato di circa 5.838.000 kwh, pari a 560mila euro all’anno.
Fonte: “Il sole 24 ore”del 27 aprile 2006, n. 114.