Cosa si intende con i termini BET e Bilancio energetico?
IL BET…
Il Bilancio Ecologico Territoriale è uno strumento di valutazione della sostenibilità ambientale di un territorio e delle politiche di sviluppo che in esso si vogliono intraprendere.
Qualsiasi agglomerato urbano può essere descritto come un ecosistema che consuma risorse non rinnovabili, genera rifiuti ed emissioni, consuma energia con modalità lontane dalla autosufficienza, o, come si dice, con modalità che comportano nella maggioranza dei casi il superamento della capacità di carico del territorio.
Il Bilancio Ecologico Territoriale rappresenta quindi lo strumento di lettura del territorio e delle sue dinamiche; la sua realizzazione è quindi utile per orientare gli indirizzi di sviluppo dell’area in questione.
Concretamente un BET è un documento che riporta ed analizza per un dato territorio sia i dati riguardanti lo stato dell’ambiente (aria, acqua, suolo e sottosuolo, rumore, biodiversità, paesaggio) che i fattori di pressione (popolazione, trasporti, consumi energetici, rifiuti, attività industriali, commerciali, agricoltura e turismo).
Trattandosi di un documento pubblico, risulta di notevole importanza l’aspetto della comunicazione esterna e diffusione del BET presso i cittadini.
La realizzazione da parte di alcune amministrazioni locali (Regioni, Province e Comuni) della “Relazione sullo Stato dell’Ambiente” rappresenta già un punto di partenza per la definizione del Bilancio Ecologico Territoriale.
IL BILANCIO ENERGETICO…
Il Bilancio Energetico territoriale è un’efficace strumento operativo di supporto alla pianificazione territoriale e all’uso razionale dell’energia, alla protezione dell’ambiente e della salute, alla diversificazione delle fonti e allo sviluppo delle risorse naturali.
Il Bilancio Energetico rappresenta uno strumento avanzato per progettare e condividere le politiche ambientali relative a tre elementi:
1. la domanda energetica con un’analisi dei consumi finali principali ed una stima della domanda futura;
2. l’offerta energetica;
3. le esternalità ambientali collegate all’uso e alla produzione d’energia, per le quali viene calcolato un vero e proprio bilancio delle emissioni.
L’analisi della domanda d’energia consente di quantificare i flussi d’energia e ricostruirli storicamente, esaminarne la distribuzione intersettoriale, disaggregarli a livello territoriale, analizzarne l’evoluzione temporale, ricostruire il fabbisogno energetico teorico di ogni settore.
Su questa base potranno essere costruiti degli indici sintetici (ad esempio l’energia consumata pro capite o per unità di superficie, ecc.) e degli indici di efficienza (quali fabbisogno energetico teorico/attuale, consumo effettivo, prestazione delle tecnologie energetiche) che consentiranno di leggere meglio la domanda energetica.
Questo strumento consente agli Enti Locali una pianificazione energetica territoriale, incentivando l’efficienza energetica, la riduzione degli sprechi e l’utilizzo delle energie rinnovabili.
Le Imprese possono trovare in questo strumento di pianificazione energetica un sistema di certezze e di incentivi da utilizzare per riconvertire i propri sistemi di autoproduzione o di uso dell’energia.