Come possiamo risparmiare la carta?
La produzione di carta comporta uno spreco di risorse, materie prime ed energie molto elevato, pertanto occorre diminuirla. Il processo di fabbricazione per una tonnellata di carta – dalla trasformazione della cellulosa (estratta da cotone, lino, canapa ma soprattutto dal legno) in pasta per carta alla raffinazione e asciugatura di quest’ultima, seguita da trattamenti speciali – prevede infatti un consumo di 10 m3 di acqua e 1 500 kWh di energia.
Il risparmio della carta può essere messo in pratica con semplici accorgimenti, come fare fotocopie fronte-retro, privilegiare la posta elettronica, utilizzare fogli già stampati per brutta copia e soprattutto promuovere l’uso di carta riciclata. Contrariamente a ciò che si pensa, essa può essere utilizzata nella stampa in maniera altrettanto efficiente, come dimostrano le diverse pubblicazioni di libri su carta riciclata (vedi Harry Potter in Canada).
Il consumo mondiale di carta e cartone ammonta a 339 milioni di tonnellate all’anno ed ha un tasso di crescita annuo del 3%. I principali consumatori di carta sono i paesi industrializzati, tra cui la Francia, che consuma il 3,2% del totale mondiale.
E’ però sbagliato pensare che la produzione di carta sia causa di distruzione delle foreste. La carta fabbricata dalla Francia, ad esempio, deriva per il 60% da carta riciclata, per il 16% da scarti di segheria e per il resto da legno proveniente dal mantenimento delle foreste. Le aree forestali sono raddoppiate rispetto all’800, la Francia espande infatti ogni anno la propria superficie forestale di 20 000 ettari. Esistono inoltre le cosiddette “etichette ecologiche”, come Nordic-Swan, che vigila su tutto il processo di fabbricazione, e FSC (Forest Stewardship Council), che garantisce un utilizzo sostenibile delle foreste, secondo criteri ecologici e sociali ma anche economicamente realizzabili.