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Stress lavoro-correlato: la Regione Lombardia approva le nuove linee di indirizzo per la sorveglianza sanitaria

Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 51 del 15 dicembre 2025, entra ufficialmente in vigore la Delibera di Giunta Regionale n. XII/5428 del 1 dicembre 2025, che approva le Linee di indirizzo per la gestione dell’impatto sulla salute del rischio stress lavoro-correlato.
Il documento rappresenta un passaggio rilevante nell’evoluzione delle politiche regionali di prevenzione, ponendo al centro la qualità e l’efficacia della sorveglianza sanitaria svolta dai Medici Competenti, in coerenza con il quadro normativo nazionale ed europeo

 

Le nuove linee di indirizzo si inseriscono in un contesto lavorativo profondamente cambiato, caratterizzato da digitalizzazione, intensificazione dei ritmi, nuove forme organizzative e crescente attenzione al benessere psicologico dei lavoratori.

Stress lavoro-correlato e rischi psicosociali: un fenomeno complesso

Lo stress lavoro-correlato è definito come una condizione accompagnata da sofferenza o disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali che si manifestano quando le richieste lavorative non risultano adeguate alle capacità o alle risorse del lavoratore.
La Regione Lombardia richiama esplicitamente l’Accordo quadro europeo del 2004 e l’articolo 28 del D.Lgs. 81/08, che impongono l’obbligo di valutare tale rischio all’interno del Documento di Valutazione dei Rischi.

Accanto allo stress lavoro-correlato, il documento regionale amplia l’analisi includendo:

  • incongruenze e costrittività organizzative;
  • tecnostress e impatto della digitalizzazione;
  • molestie e violenza sul lavoro;
  • fenomeni di mobbing, stalking e bullismo.

Questi fattori, se non adeguatamente gestiti, possono compromettere non solo la salute dei lavoratori, ma anche l’efficienza organizzativa e la qualità dei servizi erogati.

 

I quadri clinici associati allo stress lavoro-correlato

Le linee di indirizzo dedicano ampio spazio agli effetti sanitari riconducibili a una esposizione prolungata a fattori stressogeni.
Tra i principali quadri clinici vengono analizzati:

  • disturbi da stress lavoro-correlato;
  • disturbo dell’adattamento cronico;
  • disturbo da stress post-traumatico;
  • sindrome da burnout.

Il documento sottolinea come il burnout, pur non essendo classificato come malattia professionale in senso stretto, rappresenti una manifestazione estrema di stress occupazionale e debba essere considerato nella valutazione complessiva del rischio.

 

Dati epidemiologici e impatto economico

Secondo i dati richiamati dalla Regione Lombardia, lo stress lavoro-correlato è oggi uno dei principali problemi di salute legati al lavoro in Europa.
Le indagini EU-OSHA evidenziano che quasi la metà dei lavoratori europei riferisce un aumento del carico di lavoro e della pressione temporale, mentre una quota significativa segnala problemi di comunicazione, mancanza di autonomia e isolamento sociale.

Dal punto di vista economico, lo stress lavoro-correlato incide in modo rilevante sui costi aziendali e sociali, contribuendo all’aumento di assenze, infortuni, errori operativi e riduzione della produttività.

 

Valutazione del rischio e prevenzione: il ruolo centrale del Medico Competente

Uno degli elementi qualificanti della Delibera XII/5428 è il rafforzamento del ruolo del Medico Competente all’interno del sistema di prevenzione aziendale.
La Regione chiarisce che la sorveglianza sanitaria non deve limitarsi a un adempimento formale, ma diventare uno strumento attivo di monitoraggio e prevenzione del disagio lavorativo.

In particolare, il Medico Competente è chiamato a:

  • collaborare alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato;
  • individuare segnali precoci di disagio;
  • utilizzare strumenti di screening validati;
  • contribuire alla definizione di misure preventive e correttive;
  • partecipare ai programmi di promozione della salute in ottica Total Worker Health.

 

Strumenti di screening e monitoraggio

Le linee di indirizzo regionali mettono a disposizione una serie di strumenti operativi per supportare il lavoro del Medico Competente, tra cui questionari e schede di valutazione validati scientificamente.
Tra questi rientrano strumenti per l’analisi del benessere psicologico, della qualità del sonno, dello stress percepito e della capacità lavorativa.

L’utilizzo sistematico di tali strumenti consente di integrare la sorveglianza sanitaria con una lettura più ampia dei fattori organizzativi e relazionali che incidono sulla salute dei lavoratori.

 

Gestione dei casi di disagio lavorativo e rete UOOML

Un ulteriore elemento innovativo del documento riguarda il rafforzamento della rete delle Unità Operative Ospedaliere di Medicina del Lavoro (UOOML).
Le linee di indirizzo definiscono modalità chiare di invio, accesso e presa in carico dei lavoratori che presentano condizioni di disadattamento lavorativo, prevedendo valutazioni multidisciplinari medico-psicologiche.

Questo approccio consente una gestione strutturata dei casi più complessi, favorendo percorsi di tutela sanitaria e di rientro lavorativo sostenibile.

 

Integrazione con la promozione della salute

La Delibera XII/5428 valorizza l’integrazione tra prevenzione dei rischi e promozione della salute, richiamando esplicitamente i programmi di Workplace Health Promotion e l’approccio Total Worker Health.
L’obiettivo è superare una visione puramente difensiva della sicurezza, per promuovere ambienti di lavoro capaci di sostenere il benessere complessivo delle persone.

 

Un passo avanti nella gestione dei rischi psicosociali

Con l’approvazione delle nuove linee di indirizzo, la Regione Lombardia rafforza il proprio ruolo di guida nella prevenzione dei rischi psicosociali, offrendo uno strumento tecnico-operativo aggiornato e coerente con le evidenze scientifiche più recenti.

Per datori di lavoro, Medici Competenti e professionisti della sicurezza, la Delibera XII/5428 rappresenta un riferimento fondamentale per migliorare la qualità della valutazione del rischio stress lavoro-correlato, rendere più efficace la sorveglianza sanitaria e contribuire alla costruzione di contesti lavorativi più sani, sostenibili e produttivi.

 

Gestire correttamente il rischio stress lavoro-correlato richiede competenze tecniche, sanitarie e organizzative.

Frareg affianca aziende e organizzazioni nella valutazione dei rischi psicosociali, nel supporto al Medico Competente e nell’integrazione della sorveglianza sanitaria con i programmi di prevenzione e promozione della salute.
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