Bonus TARI 2025: Cos’è, chi ne ha diritto e le novità dell’anno
La TARI (Tassa sui Rifiuti) è l’imposta comunale che ogni cittadino e impresa deve versare per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Si tratta di una voce di spesa spesso consistente nelle bollette, che può gravare soprattutto sulle famiglie a basso reddito o sulle attività produttive in difficoltà.
Per rispondere a queste esigenze e sostenere le fasce più fragili della popolazione, è stato introdotto il cosiddetto Bonus TARI, una misura agevolativa che consente a determinate categorie di utenti di ottenere una riduzione, parziale o totale, della tassa sui rifiuti.
Cos’è il Bonus TARI
Il Bonus TARI è uno sconto o un’esenzione (totale o parziale) dal pagamento della tassa sui rifiuti. Non si tratta di un bonus automatico o nazionale, bensì di una misura che ogni Comune può stabilire autonomamente, anche se deve rispettare alcuni criteri generali definiti a livello statale.
In pratica, il Comune decide se erogare il bonus e con quali modalità: può trattarsi di una riduzione in bolletta oppure di un rimborso parziale, a posteriori, per coloro che dimostrano di avere i requisiti richiesti. In alcuni casi, viene previsto anche un bonus sociale TARI, legato all’ISEE e accostabile al modello già in uso per luce, acqua e gas.
Chi ha diritto al Bonus TARI
Il bonus è pensato principalmente per le famiglie a basso reddito, ma anche per alcune categorie di imprese e attività economiche che si trovano in condizioni particolari. In linea generale, possono accedere all’agevolazione:
- I nuclei familiari con ISEE basso, spesso inferiore a 8.000 euro annui (ma il limite può variare da Comune a Comune);
- I pensionati a basso reddito, anche se non più conviventi con figli;
- I disoccupati o soggetti in difficoltà economica certificata da servizi sociali;
- Le famiglie numerose (ad esempio con 3 o più figli a carico), se in presenza di redditi contenuti;
- Alcuni esercenti attività produttive che hanno subito cali di fatturato, ad esempio durante il periodo COVID-19 o in contesti emergenziali;
- Le utenze non domestiche che avviano autonomamente al recupero o riciclo dei rifiuti, ottenendo così esenzioni parziali o totali dalla componente variabile della TARI (come stabilito dalla Legge sulla concorrenza 2023).
Per sapere se si ha diritto al bonus TARI, è indispensabile consultare il regolamento TARI del proprio Comune, che può prevedere criteri aggiuntivi o diversi. In alcuni casi, il bonus viene concesso su domanda, presentando l’ISEE o altra documentazione; in altri può essere erogato automaticamente, se il Comune dispone già dei dati aggiornati.
Le novità 2025 sul Bonus TARI
Per il 2025, sono previste alcune novità significative a livello normativo e applicativo del Bonus TARI.
Maggiore coordinamento con il Bonus Sociale
A partire dal 2025, si rafforza il coordinamento tra il bonus TARI e i bonus sociali su luce, gas e acqua. L’ARERA (Autorità per l’Energia) ha raccomandato una migliore integrazione tra le misure, per semplificare l’accesso automatico alle agevolazioni e ridurre il numero di domande manuali da parte degli utenti. Alcuni Comuni pilota stanno già applicando il riconoscimento automatico del bonus TARI per chi ha già diritto ai bonus energetici.
Introduzione di criteri ambientali premianti
Con l’obiettivo di incentivare comportamenti virtuosi, alcuni Comuni stanno introducendo bonus TARI aggiuntivi per le famiglie e le aziende che dimostrano di ridurre la produzione di rifiuti o di avviare al riciclo in modo autonomo. In questo senso, l’esenzione parziale per il riciclo introdotta dalla Legge 193/2023 viene rafforzata con misure più capillari, anche per chi ricorre a compostaggio domestico o conferimento differenziato presso centri comunali.
Digitalizzazione delle domande
Nel 2025, molti enti locali stanno adottando piattaforme online per la gestione delle domande di bonus TARI, con moduli digitali integrati al portale dell’ISEE o SPID. Questo semplifica le procedure, velocizza le verifiche e garantisce maggiore trasparenza.
Fondi statali per i Comuni
Il Governo ha previsto per il 2025 un fondo di solidarietà comunale rafforzato, volto a compensare le mancate entrate derivanti dalle agevolazioni TARI. Questo permetterà a più Comuni di attivare o potenziare il bonus, senza impattare sui bilanci comunali.
Come fare domanda per il Bonus TARI
Per accedere al Bonus TARI 2025 è necessario:
- Verificare il regolamento TARI del proprio Comune (disponibile sul sito dell’ente);
- Controllare i requisiti richiesti, in particolare il valore dell’ISEE aggiornato;
- Compilare e inviare la domanda, se richiesta, entro i termini previsti (spesso entro la fine del primo semestre dell’anno);
- Allegare la documentazione necessaria, come ISEE, stato di famiglia, eventuali attestazioni di disoccupazione o invalidità.
Il Bonus TARI 2025 rappresenta una misura concreta di sostegno per famiglie e imprese in difficoltà, ma anche un incentivo verso pratiche più sostenibili e responsabili nella gestione dei rifiuti. Con le nuove regole e il rafforzamento degli strumenti digitali, accedere all’agevolazione sarà più semplice. È importante monitorare il sito del proprio Comune per conoscere le modalità e le scadenze specifiche.
Per scoprire se puoi accedere al Bonus TARI e sfruttare tutte le agevolazioni disponibili, consulta il regolamento del tuo Comune e prepara la documentazione necessaria. Vuoi sapere se puoi beneficiare dell’esclusione TARI per attività di riciclo e recupero rifiuti? Oppure restare aggiornato su le ultime news sull’ambiente? Visita il nostro sito e trova tutte le informazioni utili per trasformare un obbligo fiscale in un’opportunità di risparmio e sostenibilità.