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Attività Scolastica: chiarimenti in vista del 7 Gennaio

ll Ministero dell’Istruzione fornisce a tutti i dirigenti scolastici dei chiarimenti relativi al DPCM 4 Dicembre 2020, con riferimento all’organizzazione didattica e organico covid.

È stata infatti emanata la nota n. 2164 del 9 dicembre 2020 a firma del Capo di Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Marco Bruschi, avente ad oggetto il nuovo DPCM 4 dicembre 2020, con la quale si integrano le precedenti note con le novità previste, che riguardano esclusivamente il secondo ciclo di istruzione.

A far data dal 7 gennaio 2021, le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione collocate nelle cosiddette zone gialle e arancioni organizzeranno la presenza a scuola del 75 per cento degli studenti, garantendo comunque le attività di laboratorio e di inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali, per i quali faccio riferimento alle indicazioni previste nelle precedenti note.

Occorre pertanto modulare il piano di lavoro del personale ATA, gli orari delle attività didattiche per docenti e studenti, nonché degli uffici amministrativi, tenendo conto della frequenza a scuola del 75 per cento della popolazione scolastica. Resta inteso che il predetto limite può essere variamente modulato (anche per classi, classi parallele, indirizzi), in considerazione delle esigenze delle istituzioni scolastiche finalizzate a garantire un ottimale svolgimento del servizio e con riferimento alle necessità di garantire le condizioni di sicurezza, fermo restando quanto disciplinato Decreto del Ministro dell’istruzione 26 giugno 2020, n. 39, recante “Adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021” e dal Decreto del Ministro dell’istruzione 7 agosto 2020, n. 89, recante “Adozione delle Linee guida sulla Didattica digitale integrata”.

Con la medesima circolare viene segnalata la necessità di un utilizzo ottimale del “organico Covid”. Come più volte specificato, non si tratta di un peraltro inesistente “organico di potenziamento”, ma di risorse di personale destinate, per quanto riguarda i docenti, a garantire una migliore gestione dei gruppi classe, al fine di ottimizzarne la numerosità e, per quanto riguarda il personale ATA, volta ad attuare le attività necessarie alla garanzia del diritto allo studio nonché alla sicurezza e all’igiene degli ambienti. Il continuo mutamento della situazione ha richiesto alla dirigenza scolastica di operare con la necessaria flessibilità.