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Responsabilità sociale d’impresa: cosa è la CSR

Da diversi anni, ormai, nella valutazione di un’azienda l’opinione pubblica è sempre più attenta ad aspetti che vanno al di là della semplice soddisfazione del bisogno correlato al prodotto da essa collocato sul mercato.

I consumatori sono sempre più attenti ad altri fattori legati principalmente ad aspetti sociali ed etici; tra questi, citiamo sicuramente la sostenibilità ambientale, i diritti dei dipendenti, la trasparenza dell’impresa e la qualità dei processi produttivi.

Si va sempre più diffondendo, quindi, non solo tra le aziende ma anche tra i loro portatori d’interesse, il tema della “responsabilità sociale d’impresa”, che prende origine dal “Libro Verde” pubblicato nel 2001 ed è definito dalla Comunicazione UE n.681 del 2011 come “la responsabilità delle imprese per gli impatti che hanno sulla società”.

Un modello fondamentale per una gestione sostenibile dell’ambiente e per rafforzare la reputazione

Nota anche come CSR (acronimo di “corporate social responsability”), la responsabilità sociale d’impresa rappresenta, ad oggi, una guida per il management di ogni azienda operante in qualsiasi settore di business, indipendentemente dai prodotti o servizi che la riguardano.

Si tratta di un approccio che va al di là delle disposizioni di legge ma è abbracciato spontaneamente dalle imprese, siano esse medio-grandi o piccole.

È chiaro, tuttavia, che problemi di etica emergono con più evidenza per quelle imprese la cui attività è strettamente collegata ai temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile e quindi, di riflesso, al benessere e alla salute dell’uomo.

Non basta soddisfare le richieste dei clienti diretti, ma bisogna anche rispondere alle istanze di tutti gli altri stakeholder, per mantenere relazioni basate sulla fiducia. La responsabilità dell’impresa non è più solo economica ma diventa anche sociale: ci sono obiettivi da perseguire che vanno al di là della redditività d’impresa ma che, alla stessa maniera, creano valore economico. I progetti implementati dalle imprese socialmente responsabili si basano su azioni volontarie, non richieste espressamente da leggi specifiche, ma che sono considerate molto importanti dal pubblico di riferimento.

Cosa fa un’impresa sulla base della corporate social responsability

Le politiche e le strategie di un’organizzazione socialmente responsabile presentano, quindi, molteplici e articolate sfaccettature.

Tanti associano la responsabilità sociale solo ad aspetti ambientali ed ecologici: basti pensare a quelle imprese che durante il proprio ciclo di vita ottengono delle certificazioni, che abbattono le emissioni di gas serra, che adottano il principio dell’economia circolare.

È evidente che, per poter migliorare l’immagine aziendale sul mercato, anche verso quelli che in un certo momento non sono clienti dell’azienda ma presentano un qualche tipo di interesse nei suoi confronti, si dovranno intraprendere delle iniziative e delle buone pratiche per dimostrare di essere un’impresa responsabile e attenta a ogni discorso di tipo etico.

Tra queste, vi sono sicuramente i processi di innovazione che l’impresa deve adottare per restare competitive sul mercato, le azioni volte a distinguere il marchio all’interno del settore in cui opera, il confronto con la concorrenza nella ricerca delle risorse umane migliori e che abbiano fatto propri gli stessi principi che caratterizzano l’impresa.

Responsabilità sociale d’impresa vuol dire anche assicurare le migliori condizioni di lavoro possibili ai propri dipendenti, sulla base delle relative leggi in vigore e degli standard internazionali, garantendo ad esempio alti livelli di sicurezza e il rispetto della privacy.

Un altro elemento considerato sempre in questo contesto è il contrasto alla corruzione. Per quanto siano i governi ad adottare un piano per la lotta a questo fenomeno, non sono da trascurare i contributi delle imprese a questo proposito.
Una strategia adottata da diverse organizzazioni imprenditoriali è rappresentata dai meccanismi interni di controllo per prevenire ed eventualmente smascherare comportamenti volti all’illegalità.

Da non trascurare, infine, l’importanza che le imprese danno alle pari opportunità tra uomini e donne, anche in termini salariali. Dati alla mano, negli anni c’è stata una crescita della percentuale di donne occupate in azienda, ma vi sono ancora disparità con gli uomini per quanto riguarda gli stipendi percepiti.

Responsabilità sociale d’impresa nel sistema nazionale

Nato all’interno della Comunità Europea, questo approccio è stato recepito in Italia attraverso il Protocollo d’Intesa firmato il 27 novembre 2003 e che coinvolge il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Unioncamere.

Attraverso questo Protocollo si punta a diffondere sul territorio italiano (così come a livello di regione e a livello locale) la cultura della corporate social responsability presso tutti gli attori del contesto produttivo (imprese, associazioni, enti pubblici, istituzioni), anche attraverso l’organizzazione di eventi di formazione sulle tematiche sociali e ambientali e la costituzione di uno sportello che possa svolgere servizi di consulenza ai soggetti interessati.

Un esempio pratico di responsabilità sociale d’impresa: il bilancio sociale

Uno dei documenti utilizzati da molte aziende in maniera volontaria a questo proposito è il bilancio sociale, conosciuto anche come rendiconto della responsabilità sociale d’impresa.

Mentre il bilancio d’esercizio fornisce un quadro degli aspetti finanziari e patrimoniali di un’impresa, il bilancio sociale è uno strumento che comunica sinteticamente a tutti gli stakeholder informazioni e contenuti socialmente ed eticamente rilevanti.

Per esempio, potrebbero essere descritti i motivi per i quali sono state svolte certe attività o sono stati sostenuti determinati costi.

Attraverso la pubblicazione di strumenti trasparenti come il bilancio sociale si consolida il rapporto tra l’organizzazione e i portatori d’interesse.

Il bilancio sociale è obbligatorio solo per tre tipologie di organizzazioni:

  • le fondazioni bancarie,
  • le imprese sociali
  • le cooperative sociali.

Le altre, invece, lo adottano su base volontaria.

Può essere utilizzato anche dalla Pubblica Amministrazione: è chiaro che, in questo caso, lo stakeholder principale sarà la società civile.

Un altro esempio di CSR: il codice etico

Un altro strumento che abbraccia la politica di responsabilità sociale, sempre più avvertita dalle imprese, è il cosiddetto codice etico.

Si tratta di un documento ufficiale, una sorta di “carta costituzionale” dell’azienda che lo adotta, anch’esso redatto su base volontaria, che contiene il complesso di norme e principi sociali a cui si rifa l’organizzazione, nonché la specificazione delle responsabilità della stessa nei confronti del gruppo di stakeholder.

Per quanto non obbligatorio, il consiglio di tanti esperti è quello di dotare l’azienda di un codice etico nel proprio progetto di responsabilità sociale.