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Modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese

Monkey-management2E’ stato pubblicato il decreto ministeriale 13 febbraio 2014 (Gazzetta ufficiale del 24 Febbraio – Serie Generale n. 45), contenente le procedure semplificate per l’adozione e l’efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese di cui all’art. 30, comma 5-bis, del Testo unico di Sicurezza (D.lgs. 81/2008).

Il Modello, che è adottato volontariamente, può essere utilizzato da ogni Organizzazione per prevenire le conseguenze dei reati previsti dall’art. 25-septies (Omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro) del decreto legislativo n. 231/2001. Nel modello, in particolare, sono definite le indicazioni organizzative semplificate, di natura operativa, utili alla predisposizione e alla efficace attuazione di un sistema aziendale di gestione.

Il Modello approfondisce in sostanza quanto previsto dall’art. 30 comma 5-bis, del Testo unico di Sicurezza (D.Lgs. 81/2008), delineando una serie di scelte organizzative e descrivendone le modalità attuative che possono essere applicate da un’Organizzazione.

Il Modello, qualora applicato, diventa un utile strumento a favore dell’Azienda e migliora la gestione della salute e sicurezza sul lavoro . Pertanto, anche se non obbligatorio, vale la pena che la Direzione, in riferimento alla propria complessità aziendale, valuti la possibilità di applicarlo.

Il Decreto contiene diverse tabelle (moduli di registrazione), che devono essere utilizzati se si deciderà di applicare il Modello.

Per concludere, i temi affrontati nel documento ed approvati dalla Commissione Consultiva del 27 Novembre 2013, (pressoché uguali ai requisiti definiti in uno standard internazionale di gestione- es. OHSAS 18001), sono i seguenti:

– politica aziendale di salute e sicurezza, obiettivi e piano di miglioramento;
– rispetto degli standard tecnico strutturali di legge relativi ai vari aspetti aziendali (attrezzature, impianti, agenti chimici e biologici, agenti fisici, ecc…);
– attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti;
– attività di natura organizzativa, quali gestione delle emergenze e primo soccorso;
– gestione appalti;
– riunioni periodiche di sicurezza e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
– attività di sorveglianza sanitaria;
– attività di informazione e formazione dei lavoratori;
– attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori;
– acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie per legge;
– periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate;
– moduli di registrazione ove formalizzare le attività effettuate;
– disponibilità di risorse umane formate e competenti, adeguate per la gestione del Sistema;
– sistema sanzionatorio;
– sistema di monitoraggio del Sistema stesso (Audit e riesame da parte della Direzione).

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