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Come devono essere fatti i bagni mobili chimici?

Per  evitare  la  diffusione degli enteropatogeni, grande cura deve essere rivolta alla progettazione e realizzazione dei bagni mobili  chimici.  In  particolare  e’  necessario  che  questi  bagni presentino  caratteristiche  tali da minimizzare il rischio sanitario per gli utenti.
Esistono   innumerevoli  modelli  di  bagni  mobili,  per  lo  piu’ costruiti  interamente  in  polietilene  (raramente in vetroresina) e aventi le dimensioni simili a quelle di una cabina telefonica.

Linee-guida relative alle caratteristiche igieniche minime costruttive e gestionali dei bagni mobili chimici.

1.  Il  bagno  deve  essere costituito o rivestito internamente con materiali  non  porosi  che  presentino superfici lisce, senza angoli vivi, che permettano una rapida decontaminazione;

2. le dimensioni interne non devono essere inferiori a 100 x 100 cm per  la  base e a 200 cm per l’altezza; il bagno destinato a disabili non  dovra’  presentare barriere che impediscono l’uso dello stesso a disabili in sedia a rotelle (presenza di scalini, assenza di maniglie di  appoggio);  inoltre in questo caso il bagno deve essere provvisto di  un  piano  di calpestio che assicuri la rotazione completa di una sedia a rotelle;

3. nella  struttura  del bagno devono essere presenti delle griglie di  aerazione poste nel terzo inferiore della porta che assicurino un continuo ricambio d’aria;

4. il  tetto  deve  essere  preferibilmente costituito da materiale semitrasparente  realizzato  in modo tale da favorire l’illuminazione dall’esterno e limitando il surriscaldamento da irradiazioni solari;

5. la  porta  deve  aprirsi  verso l’esterno ed essere dotata di un sistema  di  chiusura  a  molla  e  di un sistema di segnalazione che indichi  quando  il  bagno e’ libero od occupato; deve essere inoltre presente  un  chiavistello  azionabile  dall’interno  e,  in  caso di necessita’, dall’esterno con apposita chiave;

6. deve  essere  assicurata nel bagno la presenza di carta igienica in apposito contenitore e di un gancio appendiabiti;

7. deve  essere  assicurata all’interno del bagno o nelle immediate vicinanze  (e in questo caso nel rapporto di circa 1:8) una struttura per  il  lavaggio e, se possibile, disinfezione delle mani; all’acqua destinata   al   lavaggio   delle   mani   deve  essere  aggiunto  un disinfettante  che  assicura la non proliferazione di microrganismi o muffe  nell’acqua  stessa; deve inoltre essere assicurata la presenza di asciugamani monouso;

8.  e’  opportuna  la  disponibilita’ di bagni chimici corredati di lavamano  interno  o esterno con acqua additivata di disinfettanti ad uso   esclusivo   degli  addetti  alla  preparazione,  manipolazione, distribuzione  e  vendita  di alimenti e bevande, ove sia prevista la presenza di tale personale;

9. il  vaso  deve  essere  dotato  di  un  meccanismo  che  prevede l’innalzamento  della  seggetta affinche’ questa, dopo ogni utilizzo, si  disponga  in posizione verticale; e’ necessaria la presenza di un distributore  di  copriseggetta  in carta con congrua dotazione della stessa;

10. il  bagno  deve  essere  dotato  di un sistema di ventilazione, mediante  un  tubo che metta in comunicazione il serbatoio dei reflui con  l’esterno  del  tetto,  che  impedisca l’esalazione di eventuali odori molesti all’interno della cabina WC;

11. la  vasca  reflui  deve  essere  preferibilmente  dotata  di un sistema  di  schermatura  in  grado  di impedire eventuali schizzi di materiale  fecale  e/o urine che possano contaminare l’utilizzatore e la  seggetta; la schermatura dovra’ essere provvista di un sistema di pulizia  e  di  decontaminazione;  per  la  pulizia della schermatura devono    essere    utilizzati   liquidi   contenenti   tensioattivi, disinfettanti o applicato altro idoneo sistema;

12. e’  fatto  divieto  assoluto  di  riutilizzare reflui, anche se trattati, per la pulizia della schermatura;

13. la  svuotatura  della  vasca di raccolta dei reflui deve essere effettuata,   tenendo   conto   in   particolare   della   situazione meteorologica  e  della  numerosita’ delle utenze definita e indicata dalle aziende, almeno una volta a settimana;

14. deve  essere  impedito  l’accesso  al  bagno nel caso in cui la vasca di raccolta sia colma o satura;

15. dopo   ogni  svuotatura  deve  essere  effettuato  un  lavaggio dell’intero bagno mediante uso di acqua sotto pressione a temperatura elevata  (100  0C) e ne sara’ ripristinata la completa funzionalita’; gli  operatori,  in questo caso, dovranno comunque adottare opportune misure di sicurezza al fine di evitare l’esposizione ai contaminanti;

16. e’  opportuno  che  il  bagno  sia  fornito  di  specchietto di opportune dimensioni;

17. appositi  segnalatori esterni al bagno devono indicare il sesso a  cui  sono  destinate  le  varie  strutture,  il  divieto di fumare all’interno  del  bagno  ed  il  divieto  di  sosta  nelle  immediate  vicinanze.

Tratto dalla CIRCOLARE 31 Ottobre 2007 Linee guida relative alle caratteristiche igieniche minime costruttive e gestionali dei bagni mobili chimici. (GU n. 269 del 19-11-2007 )