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Introduzione alla RSI Etica imprenditoriale Luogo di lavoro Ambiente Mercato Comunità

 


Gruppi target specifici
Professionisti interessati alla RSI, senza particolari conoscenze in questo ambito

 


Profilo specifico del docente

Per questo modulo non sono richieste competenze o esperienze specifiche, se non i requisiti del profilo generale del docente.


Obbiettivo generale
Al termine del modulo i partecipanti saranno in grado di: meglio comprendere il concetto di RSI e le principali categorie ad esso relative; comprendere l’importanza di integrare le questioni della RSI nelle strategie e operazioni aziendali.



Obbiettivi specifici

Al termine del modulo i partecipanti saranno in grado di:

Comprendere il concetto di RSI e il suo carattere volontario
Riconoscere i legami fra sviluppo sostenibile, successo commerciale e responsabilità sociale
Fare la mappa dei propri stakholders
Individuare i motivi per essere attivi nell’ambito della RSI
Riconoscere i vantaggi commerciali e i vantaggi di agire in maniera socialmente responsabile
Riconoscere gli ostacoli all’impegno in attività socialmente responsabili
Identificare lo “stato dell’arte” della RSI e le tendenze previste, a livello nazionale ed europeo
Riconoscere l’importanza di integrare le questioni di RSI nella gestione e nelle operazioni di aziende e organizzazioni
Identificare le principali categorie e questioni relative alla RSI
Identificare le questioni relative alla RSI che interessano maggiormente  la propria azienda e i modi  possibili per coinvolgere i propri stakeholders
Scegliere fra le 5 categorie RSI quella o quelle che si è interessati ad approfondire

 



Contenuti teorici / Contenuti dell’insegnamento

Vi sono molte prospettive da cui osservare la RSI.

Nel progetto abbiamo adottato la definizione fornita nella relazione preliminare della Commissione Europea “Promuovere una struttura europea per la Responsabilità Sociale d’Impresa”. Qui la RSI è definita  “come un concetto secondo cui le aziende integrano volontariamente preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei rapporti con gli stakeholders” (Commissione Europea, 2001).

E’ fondamentale sottolineare il carattere volontario della RSI. Essere socialmente responsabile non significa solo rispondere ad aspettative legali. Significa anche andare oltre la conformità alle norme, ed investire “maggiormente” in capitale umano, ambiente e rapporti con gli stakeholders.

E’ altrettanto importante rafforzare il contesto europeo e internazionale in cui questo concetto è nato. L’obiettivo strategico europeo stabilito a Lisbona – “divenire l’economia consapevole più competitiva e dinamica del mondo, capace di crescita economica sostenibile con più lavoro, e migliore, e una maggiore coesione sociale” (Consiglio Europeo di Lisbona, Marzo 2000) – integrare, negli obiettivi e nelle priorità europee, i tre pilastri dello sviluppo sostenibile: crescita economica, coesione sociale e tutela ambientale.

Questo è in linea con il messaggio di fondo della Strategia di Sviluppo Sostenibile per l’Europa, concordata nel Consiglio Europeo di Göteborg del giugno 2001, secondo cui, nel lungo termine, crescita economica, coesione sociale e tutela ambientale vanno di pari passo.

Inoltre, il concetto di RSI è fortemente legato all’approccio della “Linea Inferiore Triplice, che si basa sull’idea che un’azienda, per essere sostenibile, debba essere finanziariamente sicura, minimizzare il proprio impatto ambientale negativo e agire conformemente alle aspettative societarie. La RSI può anche essere considerata il contributo aziendale allo sviluppo sostenibile, e ciò ha fatto acquisire importanza al dibattito mondiale sul ruolo del dell’imprenditoria nel raggiungimento di uno sviluppo sostenibile.

La RSI riconosce il ruolo aziendale nel raggiungimento di uno sviluppo sostenibile e che le aziende possano gestire le proprie operazioni in modo tale da aumentare la crescita economica e la competitività, assicurando allo stesso tempo la tutela ambientale e promuovendo la responsabilità sociale.

Ciò significa che, oggigiorno, il ruolo aziendale nella società non consiste più solo in un successo economico a breve termine, bensì prevede un successo economico e una sostenibilità nel lungo termine, con l’integrazione degli interessi ambientali e sociali nel business plan e nelle operazioni giornaliere dell’azienda.

Sebbene la responsabilità primaria di un’azienda sia generare profitti, le aziende possono allo stesso tempo contribuire agli obiettivi sociali e ambientali, integrando la RSI come investimento strategico nella propria strategia di core business, negli strumenti di gestione e nelle operazioni.

Domande:  

1. Perché è così importante essere socialmente responsabili?
2. Quali sono le principali ragioni e motivazioni  per cui le aziende, in particolar modo le PMI, dovrebbero essere attive nell’ambito della RSI?
3. Quali sono, dal punto di vista delle PMI,  gli effettivi vantaggi commerciali della RSI?
4.
E quali sono i principali ostacoli ad un impegno socialmente responsabile?

Si tratta di quesiti fondamentali, a cui diversi studi, indagini e pubblicazioni hanno cercato di rispondere, e che devono essere sottolineati e discussi in questo modulo.

A questo punto vorremmo concentrarci su due studi fondamentali:

Uno incentrato sul punto di vista del consumatore – Sondaggio “Il primo sondaggio europeo sull’atteggiamento dei consumatori riguardo alla Responsabilità Sociale d’Impresa” (condotto da MORI per conto di CSR Europe, Novembre 2000) e disponibile sul sito internet di CSR Europe

Un altro incentrato sul punto di vista delle PMI riguardo alla responsabilità verso gli stakeholders ‘esterni’ (comunità più vasta e ambiente naturale, non riguardo gli stakeholders ‘interni’) – Report “PMI Europee e Responsabilità Sociale e Ambientale” (Osservatorio delle PMI Europee, Commissione Europea, 2002) e disponibile su
http://europa.eu.int/comm/enterprise/enterprise_policy/analysis/doc/smes_observatory_2002_report4_en.pdf

Questa relazione fornisce un quadro esauriente dell’impegno, degli atteggiamenti, dei costi/vantaggi e degli ostacoli per le PMI, relativamente alla responsabilità verso gli stakeholders ‘esterni’ in generale. Questo grazie alla moltitudine di dati qualitativi e quantitativi che possono essere di supporto durante la presentazione e la discussione delle domande precedenti. A questo proposito si rimanda al Capitolo 3, per le domande riguardanti “la responsabilità sociale delle PMI verso la comunità esterna”, e al Capitolo 4 per le domande sulla “Responsabilità ambientale delle PMI”. Per una rapida visione d’insieme dei principali risultati di studi vedere anche il “Riassunto”.

Di fatto le ragioni e motivazioni per essere socialmente responsabili sono molto semplici: si tratta della crescente domanda da parte dell’ambiente in cui le aziende operano.

Quando la responsabilità sociale d’impresa è un processo per cui le aziende gestiscono i rapporti con diversi stakeholders che possono davvero influenzarne la licenza di operare, il business case della RSI diventa ovvio. In questo caso dovrebbe essere considerato un investimento, non un costo, come la gestione della qualità. Le aziende possono in tal  modo adottare un approccio inclusivo finanziario, commerciale e sociale, che condurrà ad una strategia a lungo termine, minimizzando i rischi legati all’incertezza.

Esiste un mondo di opportunità nello spazio fra successo commerciale, responsabilità sociale e interesse per l’ambiente, di cui le PMI possono approfittare. Gli studi di casi sviluppati per il programma formativo sono esempi di come esistano buone ragioni e motivazioni e vantaggi commerciali per agire secondo la RSI. Ovviamente vi sono anche difficoltà e ostacoli da considerare, e anche in questo caso gli studi di casi possono servire come buoni esempi.

Integrando la responsabilità sociale d’impresa nelle loro strategie, le aziende possono mandare un segnale ai vari stakeholders con cui interagiscono: dipendenti, azionisti, investitori, consumatori, autorità pubbliche e organizzazioni non governative (ONG). Così facendo le aziende investono nel proprio futuro, aspettandosi che il proprio impegno volontario aiuti ad aumentare la redditività.

Non dobbiamo dimenticare che, secondo le conclusioni del sondaggio MORI precedentemente menzionato, i clienti ammettono che l’impegno di un’azienda nella responsabilità sociale potrebbe influenzare la loro scelta di acquisto e sono disposti a pagare maggiormente per un prodotto responsabile dal punto di vista dell’ambiente e della società”.

A questo punto della discussione è fondamentale assicurarsi che i partecipanti capiscano quanto sia importante fare la mappa dei propri stakeholders, per poter individuare modi efficaci di lavorare insieme per un vantaggio comune. L’impegno degli stakeholders é sempre stato cruciale per la prestazione di un’azienda.[1] Forme tradizionali di impegno, come reclutamento membri, voto del cittadino, dialogo e trattative con i dipendenti, sono state istituzionalizzate da tempo attraverso politiche, norme e leggi. E’ grazie a questi approcci che le aziende hanno fatto si che gli stakeholders si impegnassero a contribuire al loro successo.

Le sfide aziendali di oggi e la necessità di raggiungere uno sviluppo sostenibile conferiscono maggiore importanza all’impegno di stakeholders nuovi e precedentemente ignorati, in nuove questioni e con metodi nuovi. Questo vale per le imprese commerciali che fanno il loro ingresso in nuovi mercati o che affrontano le aspettative mutevoli della società. Questo vale anche per organismi pubblici, organizzazioni sociali, civili e lavorative che intendono crearsi nuovi elettori e sviluppano nuovi approcci ai servizi e ai gruppi di pressione.

Inoltre, gli imperativi per uno sviluppo sostenibile aumentano la necessità di impegnarsi con gli stakeholders per realizzare obiettivi aziendali specifici e di affrontare sfide sociali, ambientali ed economiche più ampie.

Altri punti importanti da sottolineare nel corso del modulo “Introduzione alla RSI” riguardano lo “Stato dell’arte della RSI” e le “tendenze di RSI previste”.  Con ciò si intende fornire ai partecipanti un quadro generale dello “stato dell’arte” in questo campo (a livello nazionale ed europeo) e le tendenze che si prospettano.

Quindi, oltre alle fonti di informazione precedentemente menzionate, vogliamo sottolineare il report “Responsabilità Sociale d’Impresa: Stato dell’Arte, 2004”, sviluppato nell’ambito del Progetto Pilota Leonardo da Vinci “CSR/SME - Promoting Social Responsibility in Small and Medium Size Enterprises” e disponibile nei sei paesi coinvolti, che raccoglie informazioni importanti a livello nazionale riguardanti lo “stato dell’arte” nel campo della RSI, ragioni e motivazioni, vantaggi commerciali e ostacoli all’impegno aziendale in attività socialmente responsabili, e le tendenze previste in materia di RSI. 

Per questo punto in particolare si consiglia anche il report “Responsabilità Sociale d’Impresa: Report sullo Stato dell’Arte – Highlights Report, 2004”, che deriva dai precedenti report. Esso evidenzia  gli aspetti più importanti emersi durante la ricerca e dedica un capitolo speciale alle tendenze che si prospettano nel campo della RSI e ai dati più importanti inerenti alle opportunità e agli ostacoli per lo sviluppo di attività socialmente responsabili nei paesi rappresentati nella partnership.

Mentre le questioni riguardanti la responsabilità sociale d’impresa sono sempre più parte integrante delle strategie aziendali e delle prestazioni operative di routine, si richiede a dirigenti e dipendenti di prendere decisioni aziendali basandosi su criteri nuovi rispetto a quelli che erano abituati a considerare. I modelli tradizionali di comportamento aziendale, gestione strategica e etica imprenditoriale, non danno sempre una preparazione sufficiente per una gestione aziendale in questo contesto.

Ecco perché é fondamentale integrare la RSI nella formazione di dirigenti e dipendenti, sviluppando in anticipo le abilità che verranno richieste ai dirigenti e ai dipendenti del futuro. Questo programma formativo è un contributo alla soddisfazione di tali esigenze future.

Per la struttura concettuale della Relazione Preliminare “Promuovere una Struttura Europea per la Responsabilità Sociale d’Impresa”, abbiamo adottato e adattato quella sviluppata dal gruppo di esperti creato dalla Direzione Generale per le Imprese della Commissione Europea, nel corso del programma pluriennale per imprese e imprenditorialità (“Imprenditorialità Responsabile – Una raccolta di casi di buone pratiche fra piccole e medie imprese europee”, Commissione Europea, 2003). La struttura concettuale presuppone l’esistenza di 4 parti costituenti della RSI (Mercato, Luogo di Lavoro, Comunità e Ambiente) corrispondenti ai pilastri economico, sociale e ambientale che stanno alla base del concetto di sviluppo sostenibile. Il pilastro sociale si divide in 2 dimensioni: interna (luogo di lavoro) ed esterna (comunità).

Oltre a queste 4 categorie di RSI, la partnership del progetto ha individuato una quinta categoria – Etica Imprenditoriale – presupponendo che dietro ogni azione intrapresa dalle aziende, nelle 4 aree precedenti, ci debba essere un comportamento etico da parte di aziende, dirigenti, proprietari e dipendenti.

L’etica imprenditoriale è considerata all’interno del progetto il “collante” tra tutti i pezzi. Essa li rende coerenti, congruenti, sostenibili, responsabili ed efficaci dal punto di vista commerciale.

Quindi, in questo modulo verranno presentate, con un approccio conciso, sistematico ed olistico, le 5 categorie di RSI e le loro interazioni:

1. Etica imprenditoriale
2. Luogo di lavoro
3. Ambiente
4. Mercato
5. Comunità

Per presentare le 5 categorie e le loro posizioni all’interno della questione della RSI, verrà utilizzata una “Mappa della conoscenza sulla RSI”.

 

Etica imprenditoriale


Come detto in precedenza, in un approccio socialmente responsabile l’Etica Imprenditoriale deve essere dietro ad ogni azione intrapresa da dirigenti, proprietari e dipendenti di una azienda. Per questo motivo la troviamo al primo posto nella struttura del modulo. Senza la comprensione e l’integrazione di questa nozione fondamentale all’interno dell’azienda, le azioni intraprese nelle altre 4 categorie non potranno essere sostenibili ed efficaci.

Tecnicamente l’Etica Imprenditoriale é la branca dell’etica che studia le regole  e i principi etici all’interno di un contesto commerciale, trattando i vari problemi che possono sorgere in un ambiente imprenditoriale  e gli obblighi e doveri particolari che spettano alle persone impegnate nel commercio. Chi é interessato all’etica Imprenditoriale domanda: “La mia condotta è eticamente corretta?”. In relazione alla RSI, questa domanda dovrebbe prendere in considerazione (dialogo Responsabile) tutti gli stakeholders condizionati dalle decisioni e dalle azioni di un’azienda.

 

Luogo di lavoro

Politiche del luogo di lavoro coerenti giocano solitamente un ruolo significativo nel successo di un’azienda, poiché sono i dipendenti di un’azienda a fornire produttività, assistenza ai clienti e idee innovative. Senza dipendenti un’azienda rimane solo un’idea.
Per ottenere livelli elevati di prestazione, la direzione deve tenere conto di molti dettagli inerenti ai propri dipendenti. La questione è piuttosto complessa, poiché gli argomenti connessi coprono una vasta gamma di ambiti, dalla gestione risorse umane alla salute e sicurezza sul lavoro all’ adeguamento ai cambiamenti.


Ambiente

Il concetto di sviluppo sostenibile, al quale si dedica totalmente l’Unione Europea (Strategia Europea per uno Sviluppo Sostenibile, Consiglio Europeo di Göteborg, Giugno 2001), sottolinea l’idea di equilibrare crescita economica e inclusione sociale con la preservazione di un ambiente sano per le generazioni future. I decenni scorsi hanno visto un mercato sempre più consapevole e un crescente interesse pubblico per le sorti dell’Ambiente.
Oggigiorno la tutela ambientale non è solo una moda. Ambiente significa molto più che produrre in maniera ecologica o ottenere una etichetta “verde”. Implica infatti anche un determinato modo di pensare e agire nel corso di tutto il ciclo vitale dei processi aziendali (dal momento in cui si acquistano le materie prime al momento in cui prodotti e servizi vengono venduti, consumati e reimmessi in natura).
Le principali domande sono: a cosa pensiamo quando parliamo di “Ambiente”? Quale potrebbe essere il maggiore impatto ambientale della nostra attività aziendale? Cosa dobbiamo considerare se vogliamo gestire l’impatto ambientale della nostra azienda?


Mercato


Il Mercato è una delle aree più importanti della responsabilità sociale d’impresa (sebbene non fra le più conosciute e meglio capite) poiché è l’area che più si avvicina al core business dell’azienda.
Il modo in cui le aziende operano nel mercato è un indicatore cruciale di come esse abbiano integrato interessi sociali, etici e ambientali nelle operazioni aziendali e nel processo decisionale.

La valutazione dei principali aspetti sociali e ambientali delle diverse fasi del ciclo vitale del prodotto/servizio (ricerca di mercato, progettazione, sviluppo, produzione, distribuzione, consumo ed eliminazione), instaurando rapporti a lungo termine con clienti, fornitori e soci in affari, svolgendo attività commerciali e di marketing responsabili (pubblicità, politica dei prezzi, vendita, etc) e individuando le opportunità commerciali per i prodotti/servizi responsabili verso società e ambiente, specialmente per mercati non serviti (esempio: gruppi di consumatori con esigenze particolari) rispecchia l’impegno dell’azienda in materia di RSI.


Comunità


Oggigiorno nessuna azienda può permettersi di ignorare le questioni che riguardano la comunità locale all’interno della quale si opera, specialmente le PMI, gran parte delle quali dipendono fortemente dai mercati locali.
La comunità locale in cui opera una PMI può  includere tutti i gruppi di stakeholders legittimamente interessati sia ai risultati finanziari che all’impatto sociale e ambientale dell’impresa. Nei casi in cui le PMI operano a livello locale, il personale, gli azionisti, i clienti, i fornitori e le autorità, ma anche i possibili gruppi di pressione, possono essere situati nelle immediate vicinanze dell’azienda. Le PMI sono direttamente condizionate dallo stato attuale e dagli sviluppi dell’ambiente in cui si trovano, ad esempio in termini di infrastrutture locali, potere di spesa dei consumatori, appetibilità dello spazio vitale per i dipendenti e le loro famiglie, etc.
Essere una azienda Responsabile sta diventando sempre più una questione di sopravvivenza, assieme ai vantaggi e alle opportunità commerciali che derivano dalle partnership strategiche fra la comunità e il settore aziendale.
Oltre che dal riconoscimento pubblico e dal rispetto per le attività socialmente responsabili, le PMI e la comunità possono trarre vantaggio anche dalle strategie di volontariato aziendale e da strategie attive in materia di RSI, legate direttamente all’area in cui l’azienda ha sede. Queste attività, portate avanti sia in gruppo che individualmente, permettono ai dipendenti di ampliare le proprie competenze a nuovi ambiti.
Per i partecipanti che volessero approfondire la questione abbiamo sviluppato un modulo formativo per ogni categoria di RSI, in cui presenteremo la categoria/area in modo più specifico.

 



Struttura del modulo
Apertura, fare conoscenza con gli altri
Presentazione di obiettivi e contenuti del modulo formativo
Argomenti del modulo:
Cos’è la Responsabilità Sociale d’Impresa?
Definizione
Carattere Volontario della RSI
RSI vs Sviluppo sostenibile – 2 facce della stessa moneta?
Ruolo dell’azienda nel raggiungere uno sviluppo sostenibile
Profitto vs responsabilità sociale e ambientale. Contributo per una strategia aziendale sostenibile a lungo termine
Mappa e impegno degli stakeholders
Perché é importante essere socialmente responsabili?
Ragioni e motivazioni per essere attivi nell’ambito della RSI
Vantaggi commerciali di un’attività socialmente responsabile
Principali ostacoli all’impegno in attività socialmente responsabili
“stato dell’arte” della RSI e tendenze previste
Categorie della RSI
Etica Imprenditoriale
Luogo di lavoro
Ambiente
Comunità
Mercato
Mettere in pratica: rispondendo ad un questionario di autoconsapevolezza sulla RSI, i partecipanti devono cercare di impegnarsi ad agire, all’interno della propria azienda, secondo la RSI (utilizzando il questionario di DG Enterprise per acquisire consapevolezza sulla RSI, o qualunque altro disponibile)
Valutazione del modulo formativo e offerta di aiuto per l’implementazione
 


Metodi e attività formative pratiche
Definizione dei Metodi pedagogici da impiegare

Il docente si servirà dei seguenti metodi pedagogici:

Esposizione teorica
Svolgimento e discussione degli studi di casi (gruppi di lavoro)
Svolgimento e discussione degli esercizi relativi alla propria professione (lavoro individuale e di gruppo)
Nel programma esteso il docente avrà la possibilità di utilizzare un metodo di “discovery and finding out”: una visita presso una PMI attiva nella RSI

 

Definizione delle Attività formative pratiche da svolgere

Per il Programma Standard (4h) si consiglia di svolgere le seguenti attività pratiche:

Presentazione, sviluppo e discussione dell’Esercizio 1.1.
Presentazione, sviluppo e discussione dell’Esercizio 1.2.
Presentazione, sviluppo e discussione dell’Esercizio 1.3.
Presentazione, sviluppo e discussione dello Studio di Caso nº 7
Mettere in pratica (i partecipanti devono rispondere ad un questionario per acquisire consapevolezza sulla RSI, e cercare di impegnarsi ad agire in modo socialmente responsabile nella propria azienda)

Per il Programma Esteso (4h-8h) si consiglia di aggiungere al Programma Standard una o più fra le seguenti attività:

Preparazione di una lista di domande per la visita didattica presso una PMI del posto che attui buone pratiche di RSI
Visita didattica presso una PMI del posto attiva nella RSI
Presentazione, svolgimento e discussione dell’Esercizio1.4.

 



Risorse / materiale didattico-pedagogic
i
Lavagna nera / lavagna bianca
Lavagna a fogli mobili
Videoproiettore
Computer
Mappa della conoscenza sulla RSI
Esercizio 1.1., 1.2. e 1.3.
Studio di Caso nº 7
“Questionario per acquisire consapevolezza sulla RSI” Commissione Europea – D.G. Enterprise, 2004
“Come organizzare una Visita Didattica presso una Azienda Socialmente Responsabile – Guida Pratica”,  sviluppata nell’ambito del Progetto Pilota Leonardo da Vinci “CSR/SME - Promoting Social Responsibility in Small and Medium Size Enterprises” (programma esteso)
Esercizio 1.4. (programma esteso)
Questionario di Feedback dei Partecipanti


Ulteriore Materiale Didattico da consegnare ai partecipanti


Responsabilità Sociale d’Impresa: Stato dell’Arte, 2004 (sviluppato nell’ambito del Progetto Pilota Leonardo da Vinci “CSR/SME - Promoting Social Responsibility in Small and Medium Size Enterprises” e disponibile nei sei paesi coinvolti: Austria, Estonia, Ungheria, Italia, Olanda, Portogallo)
Glossario sulla RSI, 2005 (sviluppato nell’ambito del Progetto Pilota Leonardo da Vinci “CSR/SME - Promoting Social Responsibility in Small and Medium Size Enterprises”), Argomenti: Tutti
“Questionario per acquisire consapevolezza sulla RSI”, Commissione Europea – D.G. Enterprise, 2004 (sviluppato nell’ambito della “Campagna Paneuropea di acquisizione consapevolezza sulla RSI”)

http://europa.eu.int/comm/enterprise/csr/campaign/documentation/download/questionaire_en.pdf

 

Organizzazioni / Initiaziative / Linee Guida

Links

Agenda 21, United Nations Division for Sustainable Development

http://www.un.org/esa/sustdev/documents/agenda21/index.htm

Amnesty Internationals’ Human Rights Guidelines for companies

http://web.amnesty.org/library/index/engPOL340062004?open&of=eng-398

Business in the Community

www.bitc.org.uk

Copenhagen Centre

Corruption Perception Index, Transparency International

CSR Europe

Eco-label (EU)

http://www.eco-label.com/

European Environment Agency

http://www.eea.eu.int/

European Multistakeholders Forum

http://forum.europa.eu.int/irc/empl/csr_eu_multi_stakeholder_forum/info/data/en/
csr%20ems%20forum.htm

Fair Trade Initiative http://www.fairtrade.org
Global Compact
Global Reporting Initiative http://www.globalreporting.org/
Global Sullivan Principles
Green Paper “Promoting a European Framework for Corporate Social Responsibility”, European Commission, 2001 http://europa.eu.int/comm/employment_social/soc-dial/csr/greenpaper.htm
Instituto Ethos (Brasil) http://www.ethos.org.br/DesktopDefault.aspx?
TabID=3504&alias=ethos&Lang=pt-BR
International Labour Organisation

www.fieldsofhope.org/resources/glossary.asp
http://www.ilo.org/

Kyoto Protocol

http://glossary.eea.eu.int/EEAGlossary/
http://unfccc.int/2860.php

Observatory of European SMEs http://europa.eu.int/comm/enterprise/enterprise_policy/
analysis/observatory_en.htm
Occupational Safety and Health Administration www.ccohs.ca/oshanswers/chemicals/glossary/
OECD Guidelines for Multinational Enterprises http://www.oecd.org/department/0,2688,en_2649_34889_1_1_1_1_1,00.html
Sigma Project http://www.projectsigma.com/
Social Accountability International http://www.sa-intl.org/
UN Convention on the Rights of the Child

www.fieldsofhope.org/resources/glossary.asp

United Nations

http://highered.mcgraw-hill.com/sites/0809222299/
student_view0/glossary.html

http://www.un.org

World Business Council for Sustainable Development http://www.wbcsd.ch/templates/TemplateWBCSD5/layout.asp?MenuID=1




Durata
Programma standard (4h)

 

Struttura del Modulo

Durata

Tempo Accumulato

Note

Inizio

Fine

Apertura, fare conoscenza con gli altri

15 m.

0:00

0:15

Adattabile in base alla situazione del gruppo, cioé: profilo dei partecipanti, modulo integrato o isolato, etc.

Presentazione di obiettivi e contenuti del modulo

05 m.

0:15

0:20

 

Introduzione teorica al modulo – cos’è la responsabilità sociale d’impresa?

10 m.

0:20

0:30

Usando la “Mappa della conoscenza sulla RSI”.

Esercizio 1.1.- ”Iniziamo con la RSI”

15 m.

0:30

0:45

 

Introduzione teorica al modulo formativo  - Categorie della RSI

10 m.

0:45

0.55

Usando la “Mappa della conoscenza sulla RSI”.

Esercizio 1.2. – “Giocando con la RSI”

50 m.

0:55

1:45

 

 

 

 

 

 

PAUSA

15 m.

1.45

2:00

 

 

 

 

 

 

Esercizio 1.3.- ”Mappa degli Stakeholders”

30 m.

2:00

2:30

 

Studio di Caso nº 7

25 m.

2:30

2:55

 

Questionario per acquisire consapevolezza

45 m.

2:55

3.40

Utilizzando il questionario di DG Enterprise per acquisire consapevolezza sulla RSI, o qualunque altro questionario disponibile, chiedete ai partecipanti se sono disponibili a cambiare il loro modo di lavorare, adesso che ne sanno di più sulla RSI.

Presentate gli altri moduli formativi e offrite aiuto per l’implementazione.

Valutazione

20 m.

3:40

4:00

Utilizzando il “Questionario di Feedback dei Partecipanti” o qualunque altro strumento già in uso nell’organizzazione VET.

FINE

 

 

 

 

 

Programma Esteso (4h – 8h)

Se intendete offrire un modulo “Introduzione alla RSI” che abbia una durata superiore alle 4 ore, suggeriamo di aggiungere al programma standard una o più attività fra le seguenti:

 

Attività Extra

Durata

Note

Preparare una lista di domande per la visita didattica presso una PMI del posto attiva nella RSI

30 m.

 

Visita didattica presso una PMI del posto attiva nella RSI

2h to 3h

Meglio se questo modulo costituisse un corso di formazione a sé.

La durata della visita andrebbe adattata in base al profilo dei partecipanti e dell’azienda, alla distanza e al tempo a disposizione.

Esercizio 1.4. – Processo Risolutivo orientato alla RSI”

60 m.

 

 

 
Copyright © 2004-2006
Questi documenti sono il frutto del Progetto Pilota "CSR/PMI - Promozione della Responsabilità Sociale d'Impresa nelle Piccole Medie Imprese" co-finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma Leonardo Da Vinci. Questi documenti riflettono soltanto il punto di vista degli autori e la Commissione non può in nessun casso essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso venga fatto delle informazioni in essi contenute.