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Introduzione alla RSI Etica imprenditoriale Luogo di lavoro Ambiente Mercato Comuni

 



Gruppi target specifici
Figure centrali di PMI nelle aree: produzione, sviluppo commerciale, salute e sicurezza sul lavoro, vendite e assistenza clienti
Autorità locali
“opinion makers”




Profilo specifico del docente

Le competenze e esperienze richieste per questo modulo sono:

Conoscenza generale delle questioni ambientali
Conoscenza generale di leggi e norme ambientali



Obbiettivo generale
Al termine del modulo formativo i partecipanti saranno in grado di meglio comprendere l’importanza delle questioni ambientali e di implementare misure e politiche ambientali all’interno dei propri luoghi di lavoro e nei propri processi produttivi aziendali.



Obbiettivi specifici

Al termine del modulo i partecipanti saranno in grado di:

Identificare le principali questioni ambientale inerenti alla propria azienda o situazione lavorativa
Identificare fonti di informazione riguardanti leggi ambientale, norme e restrizioni ambientali
Calcolare i costi e vantaggi di produrre in maniera rispettosa nei confronti dell’ambiente
Prendere decisioni più consapevoli riguardo a questioni ambientali
Implementare misure ambientali nella propria azienda o situazione lavorativa

 



Contenuti teorici / Contenuti dell'insegnamento

In questo modulo presenteremo in maniera chiara i principali argomenti relativi all’approccio ambientale di una azienda.

Protezione ambientale

La Protezione ambientale non è semplicemente una moda. Ambiente significa molto più che produrre in maniera ecologica o ottenere una etichetta “verde”. Implica infatti anche un determinato modo di pensare e agire nel corso di tutto il ciclo vitale dei processi aziendali (dal momento in cui si acquistano le materie prime al momento in cui prodotti e servizi vengono venduti, consumati e reimmessi in natura).

Le principali domande sono: A cosa pensiamo quando parliamo di ”Ambiente”? Quale potrebbe essere il principale impatto ambientale della nostra attività aziendale? Cosa dobbiamo considerare se vogliamo gestire l’impatto ambientale della nostra azienda?

 

Minimizzazione dei rifiuti che hanno un impatto ambientale

Uno dei principali argomenti quando si parla di ambiente, in un contesto aziendale, è la minimizzazione dei rifiuti che hanno un impatto ambientale.[1]

Il miglior modo per produrre meno rifiuti è agire secondo le tre R:
Ridurre la quantità e la tossicità dei propri rifiuti;
Riutilizzare contenitori e prodotti; riparare ciò che è rotto o regalarlo a qualcuno che è in grado di farlo;
il più possibile, comprando anche prodotti il cui contenuto è riciclato.

 

Ridurre


Prevenzione dello spreco, o "riduzione delle risorse”, significa consumare e gettare il meno possibile.


Modi per ridurre:


Acquistare merce duratura e resistente;
Cercare prodotti e confezioni che siano meno tossici possibile;
Riprogettare i prodotti per impiegare meno materie prime nella produzione, consumare meno energia e renderli più durevoli.
La riduzione delle risorse previene in primo luogo la generazione di sprechi ed è per questo il metodo favorito di gestione degli sprechi, efficace nella protezione dell’ambiente.


Riutilizzare

 

Anche riutilizzare i prodotti – riparandoli, donandoli a persone non abbienti e a gruppi di comunità, o vendendoli – contribuisce a ridurre gli sprechi. E’ persino meglio del riciclo  in quanto il prodotto non deve essere nuovamente trattato prima di poter essere riutilizzato.

Modi per riutilizzare:

Usare tazze resistenti;
Usare tovaglioli o asciugamani di stoffa;
Riempire nuovamente le bottiglie (anziché comprarne di nuove);
Regalare vecchie riviste o attrezzature in eccedenza;
Riutilizzare scatole;
Usare barattoli vuoti come contenitori per gli avanzi di cibo;
Acquistare penne e matite ricaricabili;
Prendere parte a programmi di raccolta e riutilizzo di vernice.


Reciclare
 

Il riciclo permette di trasformare in preziose risorse materiali che altrimenti andrebbero sprecati. E’ inoltre fonte di molti vantaggi ambientali, finanziari e sociali. Materiali come vetro, metallo, plastica e carta vengono raccolti, smistati e mandati presso strutture che sono in grado di lavorarli e trasformarli in nuovi materiali o prodotti.

Vantaggi del riciclo:

Preserva risorse per il futuro dei nostri figli;
Evita l’emissione di molti gas a effetto serra e sostanze inquinanti per le acque;
Risparmia energia;
Fornisce all’industria preziose materie prime;
Crea lavoro;
Stimola lo sviluppo di tecnologie sempre più ecologiche;
Riduce la necessità di nuove discariche e inceneritori.

 


Acquistare prodotti riciclati


La realtà del riciclaggio va ben oltre l’atto dell’esporre i propri rifiuti sul marciapiede. Per rendere il riciclaggio economicamente possibile, dobbiamo acquistare prodotti e confezioni riciclate. (Acquistando prodotti riciclati creiamo un incentivo economico affinché i materiali vengano raccolti, fabbricati e commercializzati come prodotti nuovi). Acquistare prodotti riciclati porta vantaggi sia economici che ambientali e permette di risparmiare risorse per le generazioni future.


 

Prevenzione dell'inquinamento

 

Un altro argomento fondamentale riguardante l’Ambiente in un contesto imprenditoriale è sicuramente la Prevenzione dell’Inquinamento. Esso può assumere forme diverse ma di uguale portata: inquinamento atmosferico (cambiamenti climatici, svuotamento dell’ozono, acidificazione, smog, salute); inquinamento delle acque (eutrofizzazione, alterazione degli habitat); contaminazione del suolo (accumulo degli inquinanti nell’ecosistema) e riduzione della biodiversità.

 

 

Inquinamento atmosferico
 

Come sappiamo l’aria fornisce l’ossigeno essenziale per la vita dei nostri corpi. Le attività umane possono provocare l’emissione di sostanze nell’aria, alcune delle quali sono causa di problemi per uomini, piante e animali. 

Esistono diversi tipi di inquinamento atmosferico,  i cui effetti sono ben noti e di cui si discute spesso. Tra questi effetti vi sono smog, piogge acide, effetto serra e buchi nell’ozono. Si tratta di problemi che hanno implicazioni molto serie per la nostra salute e per il nostro benessere, ma anche per l’ambiente.

Un tipo di inquinamento atmosferico è il rilascio di particelle nell’aria, derivante dal combustibile bruciato per produrre energia. Il fumo diesel è un buon esempio di questo (problema dei particolati). Una delle principali fonti di inquinamento atmosferico è il carburante bruciato per automobili, abitazioni e industrie. Alcune autorità credono che anche il legname  e il carbone che alimentano caminetti e barbecue possano liberare nell’aria quantità elevate di fuliggine.

Un altro tipo di inquinamento è il rilascio di gas nocivi, come anidride solforosa, monossido di carbonio, ossido di azoto e vapori chimici. Questi possono scatenare ulteriori reazioni chimiche una volta nell’atmosfera, causando la formazione di smog e piogge acide.

Anche l’inquinamento all’interno di abitazioni, uffici e scuole va seriamente considerato. Alcuni degli inquinanti sopra menzionati derivano da attività, come fumare e cucinare, svolte in ambienti confinati. Ecco perché bisogna considerare sia l’inquinamento interno (indoor) che quello esterno (outdoor) quando si parla di inquinamento atmosferico.

 

 

Inuquinamento delle acque
 

L’acqua fresca e pulita è essenziale per ogni forma di vita. Purtroppo però, con la Rivoluzione Industriale si iniziarono ad utilizzare gran parte dei fiumi europei come comodi mezzi per trasportare i rifiuti nel mare, mutando così gli habitat naturali e distruggendo la biodiversità di migliaia di chilometri di corsi d’acqua, danneggiando la salute umana e inquinando le acque costiere nel corso del trasporto.

Negli ultimi decenni vi sono stati progressi importanti nel trattamento delle acque reflue e dei rifiuti industriali che vengono immessi nei sistemi fluviali europei, portando così ad una minore presenza di sostanze inquinanti e ad un miglioramento della qualità dell’acqua. Il settore agricolo invece non ha registrato altrettanti progressi. I livelli di nitrato nei fiumi europei sono ancora gli stessi di quindici anni fa.

Non solo la qualità ma anche la quantità dell’acqua disponibile per l’uso umano è importante. Sempre più spesso ci sono problemi di scarsità d’acqua nelle zone circostanti le grandi città e nel sud Europa.


Con il termine
eutrofizzazione si intende un’eccessiva ricchezza delle acque in sostanze nutritive e le fasi successive del processo biologico conseguente a tale arricchimento, ovvero l’abnorme sviluppo di alghe con conseguenze spesso deleterie per l’ambiente. Si tratta di uno dei principali problemi ambientali in Europa. Tutte le acque europee – dalle acque interne quali acque sotterranee, fiumi e laghi, alle acque transitorie e costiere e gli ecosistemi del mare aperto – sono colpite da questo fenomeno. L’eutrofizzazione è causata da eccessive immissioni antropogeniche di azoto e fosforo nelle acque, determinate da fattori di versi, fra cui la rapida industrializzazione e l’incremento della popolazione.

 

 

Contaminazione del suolo
 

Nonostante la terra sia essenziale alla società umana tanto quanto l’aria e l’acqua, il degrado del suolo non riceve ancora l’attenzione che invece la minaccia agli altri due elementi desta. La terra rappresenta comunque la base per il 90% del nutrimento umano, del bestiame, per le fibre e il combustibile. E’ un sostegno per gli insediamenti umani e fornisce materie prime e acque sotterranee. Tra i principali problemi in Europa vi sono: perdita degli strati coltivabili del terreno, a causa dell’erosione e dell’attività edilizia; contaminazione e acidificazione. 

La poca attenzione nei confronti del degrado del suolo traspare non solo dalla mancanza di direttive europee e obiettivi di protezione del suolo, ma anche dalla penuria di dati. In Europa vengono identificati, ad esempio, 300 000 siti sicuramente o potenzialmente contaminati, quando invece, nella migliore delle ipotesi, si stima che esistano 1,5 milioni di aree contaminate.


Riduzione della biodiversità
 

L’ambiente naturale d’Europa è variegate, caratterizzato da una vasta gamma di geni, specie, ecosistemi e habitat. Questa biodiversità è la “polizza di assicurazione” dell’ambiente, poiché ne garantisce la capacità di adattarsi ai cambiamenti che possono essere provocati da qualsiasi cosa, dall’attività vulcanica alla distruzione del paesaggio da parte dell’uomo. 

Il declino della biodiversità è un campanello d’allarme, poiché indica che l’impatto complessivo della società sull’ambiente è troppo pesante. Nonostante alcuni livelli di inquinamento si stiano abbassando e la tutela della natura sia sempre più integrata nella pianificazione urbana, nell’agricoltura e in altre politiche, la biodiversità in Europa è ancora fortemente minacciata da un gran numero di fattori.

 

 

Risparmio sul Consumo delle Risorse Naturali

 

Le risorse naturali della Terra sono di vitale importanza per la sopravvivenza e lo sviluppo della popolazione umana. Tuttavia queste risorse sono limitate dalla capacità della Terra di rinnovarle. Acqua fresca, foreste e prodotti agricoli sono rinnovabili, purché lo sfruttamento non superi la rigenerazione. Combustibili fossili e minerali metallici sono non rinnovabili. Nonostante molti effetti dell’ipersfruttamento siano avvertiti a livello locale, la crescente interdipendenza fra nazioni e il commercio internazionale di risorse naturali fanno della domanda e della gestione sostenibile delle stesse una questione mondiale.

Risparmiare il consumo di risorse naturali riducendo i tassi di impoverimento delle risorse rinnovabili della Terra, così come trovare fonti alternative di risorse rinnovabili per sostituire quelle non rinnovabili, riguarda tutti noi, come individui e come aziende. Per le aziende, identificare che tipo di risorse rinnovabili occorrono per i processi aziendali ed elaborare strategie per risparmiare sul consumo di queste risorse può essere vitale, secondo un approccio a lungo termine.

 

Strumenti e tipi di approccio per sostenere la gestione dell’impatto ambientale

 

Sono disponibili sul mercato diversi strumenti e tipi di approccio per sostenere la gestione dell’impatto ambientale.
Noi parleremo di “approccio basato sul ciclo vitale del prodotto”, Sistema di Ecogestione e Audit (EMAS), Standard ISO 14000 e Etichetta Ecologica Europea, come possibili approcci per affrontare, in maniera integrata e conformemente a degli standard fissati, le questioni ambientali all’interno di una strategia aziendale.

 

Approccio basato sul ciclo vitale del prodotto
 

Il fine di una politica ambientale di prodotto orientate al ciclo vitale, anche detta Politica Integrata dei Prodotti (IPP), è di affrontare le questioni ambientali in maniera integrata, seguendo tutte le fasi del ciclo vitale del prodotto: progettazione, materie prime utilizzate, produzione, trasporto/distribuzione, fase di uso ed eliminazione degli scarti. Questo per minimizzare gli effetti negativi complessivi dei prodotti sull’ambiente. Le aziende dovrebbero, ad esempio, considerare la fase dell’uso ed eliminazione già durante la progettazione di un prodotto, per minimizzare l’inquinamento complessivo. Tuttavia è chiaro che i problemi ambientali non possono essere considerati isolatamente. Devono infatti essere integrati ad altri aspetti dei prodotti, come prestazione, qualità e sicurezza.

Un approccio integrato dovrebbe essere adottato anche nel policy making. Bisognerebbe valutare in quali fasi del ciclo si verificano i più importanti problemi ambientali, e dove andrebbero distribuite le risorse per poter essere utilizzate nel modo più efficiente possibile. Strumenti come la valutazione del ciclo vitale, l’analisi dei difetti dei materiali e gli indicatori ambientali possono essere utili in questo senso. Inoltre andrebbero considerati gli effetti delle misure di questo tipo di politica riguardo ad una particolare fase del ciclo vitale del prodotto, anche su altre fasi del processo.

 

 

EMAS – Sistema di Ecogestione e Audit
 

Il Sistema di Ecogestione e Audit (EMAS) è lo standard europeo di gestione ambientale, introdotto nell’aprile del 1995 dall’Unione Europea. Si tratta di uno strumento di carattere volontario, che registra continuamente le organizzazioni che migliorano le proprie prestazioni ambientali. Le organizzazioni registrate EMAS sono conformi alle normative, hanno sviluppato un sistema di gestione ambientale e riferiscono la loro prestazione ambientale tramite la pubblicazione di una dichiarazione, verificata poi da un organismo indipendente. Si distinguono grazie al logo di EMAS, che è garanzia dell’attendibilità delle informazioni fornite.

 

Per ulteriori informazioni: http://europa.eu.int/comm/environment/emas/index_en.htm

 

ISO 14001
 

ISO 14001 è uno standard internazionale di gestione ambientale, elaborato dalla Organizzazione Internazionale per le Standardizzazioni (ISO). La famiglia ISO 14000 riguarda principalmente la “gestione ambientale”, ovvero tutto ciò che un’azienda fa per minimizzare gli effetti dannosi sull’ambiente causati dalle proprie attività, e per migliorare continuamente le proprie prestazioni ambientali.

 

Per ulteriori informazioni: http://www.iso.org/iso/en/ISOOnline.frontpage

 

 

Etichetta ecologica europea (Eco-label)

 

“Flower”, etichetta ecologica dell’Unione Europea, è nata nel 1992. Si tratta di un sistema di certificazione che ha lo scopo di distinguere i prodotti e i servizi più ecologici e amici dell’ambiente. Negli ultimi dieci anni il “Fiore” è divenuto un simbolo europeo per i prodotti, guida semplice e precisa per i consumatori.

Tutti i prodotti che presentano questo “Fiore” sono stati controllati da organismi indipendenti per accertarsi che siano conformi a rigidi criteri ecologici e di prestazione.

Attualmente esistono ventitre diversi gruppi di prodotti e più di 250 licenze sono state concesse a diverse centinaia di prodotti.
L’etichetta ecologica europea è controllata dall’EUEB (Comitato Unione Europea per il Marchio Ecologico) ed è sostenuta dalla Commissione Europea, da tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea e dell’Area Economica Europea (EEA). L’EUEB include rappresentanti quali industrie, gruppi di protezione ambientale e organizzazioni di consumatori.

 

Per ulteriori informazioni: http://www.eco-label.com/default.htm
 

 



Struttura del modulo
Apertura, fare conoscenza con gli altri
Presentazione di obiettivi e contenuti del modulo formativo
Informazioni generali sulla RSI e collocazione del modulo all’interno dell’ampia questione della RSI (“Mappa della Conoscenza RSI”)
Argomenti del modulo:
Minimizzazione dei rifiuti che hanno un impatto ambientale
Ridurre, riutilizzare e riciclare: di che cosa si tratta? come si può mettere in pratica ? perché farlo?
Prevenzione dell’inquinamento
Inquinamento atmosferico
Inquinamento delle acque
Contaminazione del suolo
Riduzione della biodiversità
Risparmio sul consumo delle risorse naturali
Risorse rinnovabili vs risorse non rinnovabili
Strumenti e approcci per supportare la gestione dell’impatto ambientale
Approccio basato sul ciclo vitale del prodotto
Standard “EMAS – Sistema di Ecogestione e Audit”
Standard “ISO 14001”
Certificazione “European Eco-label”
Contesto globale della legislazione e della regolamentazione europea in materia di Ambiente
Opinione pubblica riguardo alle questioni ambientali
Analizzare le questioni ambientali relative alla situazione particolare dei partecipanti
Analizzare le fasi necessarie per avere una rapida visione d’insieme della propria situazione
Elencare le questioni ambientali importanti per la situazione dei partecipanti
Valutazione del modulo formativo e offerta di supporto per l’implementazione
 


Metodi e attività formative pratiche
Definizione dei metodi pedagogici da utilizzare

Il docente utilizzerà i seguenti metodi pedagogici:

Esposizione teorica
Sviluppo e discussione della situazione dei partecipanti e degli Studi di Casi (gruppi di lavoro)
Sviluppo e presentazione degli esercizi (lavoro individuale e di gruppo)
Nel programma esteso, il docente ha la possibilità di utilizzare un metodo “discovery and finding out”: effettuare una visita presso una PMI del posto che attui buone pratiche ambientali, oppure utilizzare video/film o DVD che contengano presentazioni di buone pratiche riguardanti i contenuti del corso, per “trovare” e discutere gli argomenti pertinenti

Definizione delle attività formative pratiche da sviluppare

Per il Programma Standard (4h) si consiglia di svolgere le seguenti attività formative pratiche:

Presentazione, sviluppo e discussione dell’Esercizio n° 4.1.
Presentazione, sviluppo e discussione degli Studi di Casi nº 6 e nº 7
Presentazione, sviluppo e discussione dell’Esercizio nº 4.2.
Mettere in pratica (Preparazione dell’implementazione delle pratiche ambientali nelle situazioni aziendali dei partecipanti)

Per il Programma Esteso (4h-8h) si consiglia di aggiungere al Programma Standard una o più attività fra le seguenti:

Presentazione, sviluppo e discussione dello Studio di Caso nº 8
Presentazione, sviluppo e discussione del Dilemma Etico nº 7
Visita didattica presso una PMI del posto che attui buone pratiche ambientali
Presentazione e discussione dei video/film o DVD (in base alla disponibilità)

 



Risorse / materiale didattico-pedagogico
Lavagna a fogli mobili
Lavagna bianca o nera
Videoproiettore
Computer
TV e Video/DVD (programma esteso)
Mappa della conoscenza RSI
Esercizio 4.1 e 4.2.
Video/film o DVD sulle questioni ambientali (se disponibili)
Studi di Casi nº 6 e nº 7
“Come organizzare una visita didattica presso una Azienda Socialmente Responsabile  –Guida Pratica”,  sviluppata all’interno del Progetto Pilota Leonardo da Vinci “CSR/SME - Promoting Social Responsibility in Small and Medium Size Enterprises” (programma esteso)
Studio di Caso nº 8 (programma esteso)
Dilemma Etico nº 7 (programma esteso)
Questionario di feedback dei Partecipanti

Ulteriore Materiale Didattico da distribuire ai partecipanti


Responsabilità Sociale d’Impresa: Stato dell’Arte, 2004 (sviluppato all’interno del Progetto Pilota Leonardo da Vinci “CSR/SME - Promoting Social Responsibility in Small and Medium Size Enterprises” e disponibile nei sei paesi impegnati: Austria, Estonia, Ungheria, Italia, Olanda, Portogallo)
Glossario sulla RSI, 2005 (sviluppato nell’ambito del Progetto Pilota Leonardo da Vinci “CSR/SME - Promoting Social Responsibility in Small and Medium Size Enterprises”). Argomenti: ambiente, etica imprenditoriale, produzione/consume sostenibile, investimenti socialmente responsabili; standard, verifiche e relazioni



Organizzazioni / Inztiative / Linee guida

Links

Environment Management System - EMAS

http://europa.eu.int/comm/environment/emas/

Environmental Impact Study

http://glossary.eea.eu.int/EEAGlossary/

Eco-label (EU)

http://www.eco-label.com/default.htm

European Environment Agency

http://www.eea.eu.int

Green Paper “Promoting a European Framework for Corporate Social Responsibility”, European Commission, 2001

http://europa.eu.int/comm/employment_social/soc-dial/csr/greenpaper.htm

ISO Standards

http://www.iso.org/iso/en/ISOOnline.frontpage

Ridurre, Riutilizzare, Riciclare

Sviluppo sostenibile

http://www.brundtlandnet.com/brundtlandreport.htm

United Nations

Agenda 21

http://www.un.org/esa/sustdev/documents/agenda21/index.htm

 



Durata
Programma standard (4h)

 

Struttura del Modulo

Durata

Tempo Accumulato

Note

Inizio

Fine

Apertura, fare conoscenza con gli altri

20 m.

0:00

0:20

Adattabile in base alla situazione del gruppo, cioè: profilo dei partecipanti, modulo integrato isolato, presenza di nuovi arrivati, etc.

Chiedere quali sono le aspettative dei partecipanti.

Presentazione di obiettivi e contenuti del modulo formativo

05 m.

0:20

0:25

 

Informazioni generali sulla RSI e collocazione del modulo all’interno dell’ampia questione della RSI

10 m.

0:25

0:35

Utilizzare la “Mappa della Conoscenza RSI”.

Introduzione teorica al modulo formativo

20 m.

0:35

0:55

 

Esercizio 4.1. - “Discutere le proprie opinioni riguardo alle questioni ambientali”

20 m.

0:55

1:15

 

Studio di Caso nº 7

40 m.

1:15

1:55

 

Studio di Caso nº 6

35 m.

1:55

2.30

 

 

 

 

 

 

PAUSA

15 m.

2:30

2:45

 

 

 

 

 

 

Esercizio 4.2. - “Linee guida per l’implementazione“

60 m.

2.45

3.45

 

Valutazione

15 m.

3:45

4:00

Utilizzare il “Questionario di Feedback dei Partecipanti” o qualunque altro strumento già in uso presso l’organizzazione VET.

FINE

 

 

 

 

 

Programma esteso (4h – 8h)

Se volete organizzare un modulo formativo che abbia una durata superiore alle quattro ore, vi consigliamo di aggiungere al programma standard una o più attività fra le seguenti:

 

Attività Extra

Durata

Note

Studio di Caso nº 8

30 m.

 

Video/film o DVD didattici su uno o più argomenti presentati precedentemente + dibattito

variabile

In base disponibilità, profile del gruppo e volontà del docente. Se i video/film o DVD riguardano un argomento specifico, suggeriamo di presentarne assieme I contenuti teorici.

Presentazione e discussione del Dilemma Etico nº 7

30 m.

 

Visita Didattica a una PMI del posto che attui buone pratiche, meglio se con etichetta verde o certificazione ISO 14001

Da 2 a 3h

Meglio se utilizzato come attività extra isolata.

La durata della visita deve essere adattata al profilo dei partecipanti e dell’azienda, alla distanza e al tempo disponibile.

 

 
Copyright © 2004-2006
Questi documenti sono il frutto del Progetto Pilota "CSR/PMI - Promozione della Responsabilità Sociale d'Impresa nelle Piccole Medie Imprese" co-finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma Leonardo Da Vinci. Questi documenti riflettono soltanto il punto di vista degli autori e la Commissione non può in nessun casso essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso venga fatto delle informazioni in essi contenute.