Invecchiare in salute si può
Siamo il paese in cui la vita media è più lunga in Europa.
La tendenza alla longevità dipende sostanzialmente da due fattori:
– fattore genetico (influenza del 30%)
– fattore comportamentale (influenza del 70%)
La maggiore componente dipende quindi da un corretto stile di vita e dalla qualità dell’ambiente in cui si vive, perciò la modalità di invecchiamento è nelle nostre mani.
Uno studio del Harvard Department of Psychiatry è condotto in modo da analizzare nel lungo periodo una popolazione, in particolare basandosi su 4 storie sociali, questionari biennali, colloqui frontali ogni 15 anni ed esami fisici completi ogni 5 anni, al fine di comprendere quanto “la storia” possa influenzare la modalità di invecchiamento.
La ricerca in particolare riguarda:
– l’adattamento allo stress, la salute mentale e i meccanismi di difesa;
– gli effetti delle abitudini, in particolare dell’abuso di alcool, e delle vicende affettive tumultuose sulla salute fisica e la mortalità;
– l’effetto dei fattori di rischio infantili sullo sviluppo dell’adulto;
– il consumo naturale di alcool e l’abuso di sostanze.
Altri studi considerano gli effetti legati alla Seconda Guerra Mondiale sullo sviluppo delle persone e come le esperienze dell’infanzia influenzano i comportamenti degli adulti.
Adottare quindi uno stile di vita sano ci può aiutare a invecchiare in salute. Per esempio in riferimento ai parametri analizzati, contribuiscono allo scopo i seguenti fattori:
– buone capacità di adattamento o nel superare le difficoltà
– mantenere relazioni sociali durature;
– evitare il fumo e qualunque abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti;
– intraprendere percorsi di istruzione;
– fare esercizio fisico con regolarità e mantenere un peso adeguato.
Questi fattori di influenza del nostro cammino di invecchiamento trovano riscontro anche nell’attività lavorativa:
– mantenere un ambiente sereno evitando conflitti personali;
– approfittare delle pause pranzo per uscire dal luogo di lavoro rinfrescando così la mente godendosi un pasto sano. L’allontanamento permette anche il movimento che evita l’insorgere di problemi all’apparato muscolo-scheletrico;
– se il tuo lavoro è impegnativo sul piano fisico e per esempio richiede frequentemente di sollevare, spingere o trasportare pesi, il beneficio che trarrai dall’attività fisica nel tempo libero sarà il medesimo di quello delle persone che svolgono un lavoro sedentario.
– se devi stare seduto a una scrivania per molte ore al giorno, prova ad alzarti ogni 20 minuti e camminare un po’. Ciò migliorerà il tuo sistema immunitario, ridurrà il rischio di sovrappeso e ti permetterà di gestire meglio lo stress.
Il Datore di Lavoro nella Valutazione dei Rischi deve tenere conto anche dell’invecchiamento del personale in particolare considerando i fattori ergonomici, il lavoro su turni e le caratteristiche degli ambienti (microclima, rumore e vibrazione).
Da questa analisi può rendersi necessario un adattamento del luogo di lavoro, per esempio:
– adattare le attrezzature esistenti o fornirne di nuove al fine di eliminare o ridurre i processi manuali, i movimenti ripetitivi, gli sforzi e le posizioni scorrette;
– fornire postazioni di lavoro regolabili affinché si adattino a tutti coloro che vi operano e a tutte le età di questi;
– disporre la turnazione nell’assegnazione dei compiti;
– cambiare i compiti con regolarità (turnazione dei compiti);
– automatizzare i compiti rutinari o ripetitivi;
– differenziare l’organizzazione dei turni;
– regolare l’illuminazione.
Ma il Datore di Lavoro può fare qualcosa in più, promuovendo uno stile di vita sano fornendo un ambiente che promuova sia la salute sia condizioni di lavoro salutari, per esempio:
– fornire istruzione e formazione sui temi legati alla salute;
– offrire controlli sullo stato di salute;
– assicurare buona conciliazione fra lavoro e vita privata, per esempio consentendo misure di lavoro flessibile quali il lavoro da casa (telelavoro);
– promuovere una dieta sana, per esempio dando la possibilità di mangiare cibi sani nelle mense aziendali;
– promuovere l’attività fisica, per esempio installando docce, cosicché tu puoi andare a correre durante la pausa pranzo, od offrendo assistenza economica per le attività ricreative;
– promuovere la crescita professionale;
– organizzare corsi di formazione sulla gestione del tempo