“Coronapass Alto Adige”: il Garante privacy apre un’istruttoria
Dopo il monito sull’adozione dei pass vaccinali che non garantirebbero i diritti e le libertà delle persone, il Garante Privacy interviene nuovamente in merito all’iniziativa della Provincia Autonoma di Bolzano. I possessori del cosi detto “Corona Pass Alto Adige” potranno accedere a luoghi pubblici e ricreativi, spettacoli ed eventi sportivi solo se in possesso del Pass verde, rilasciato solamente a conclusione del ciclo di vaccinazione, ai guariti dal Covid o alle persone in possesso di un tampone con risultato negativo nei giorni precedenti.
Quando si parla delle tematiche privacy molto spesso ci si limita a pensare alla riservatezza dei dati, un diritto che è percepito in maniera differente in relazione a quanto siamo disposti a rinunciare per ottenere ad esempio un servizio gratuito.
In questo caso il trattamento di dati personali (vaccinazione, guarigione da Covid, negatività) comporterebbe una limitazione dei diritti e delle libertà degli interessati, discriminando chi non ha i requisiti per ottenere il pass verde. Lo scopo del Regolamento Europeo risiede proprio nel poter tutelare i diritti e le libertà degli interessati attraverso la possibilità disporre dei dati che riguardano la sfera privata, ivi inclusi i dati riguardanti lo stato di salute.
Pertanto inziative come il Pass Verde possono essere intraprese esclusivamente a seguito di una idonea base giuridica che legittima il trattamento dei dati personali, oltre che a un’adeguata valutazione dei rischi e degli impatti che questi trattamenti comporterebbero e delle conseguenti misure di sicurezza da adottare.
A seguito dell’Istruttoria il Garante valuterà se autorizzare, limitare in parte o vietare il progetto della Provincia Autonoma di Bolzano.
Per maggiori dettagli
https://www.provincia.bz.it/sicurezza-protezione-civile/protezione-civile/corona-pass.asp
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9581333